Gonzalo Téllez

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Gonzalo Téllez
Conte di Castiglia
In carica901 - 904
PredecessoreNuño Muñoz
SuccessoreNuño Muñoz
Nome completoGonzalo Téllez
Altri titoliconte di Lantarón e Cerezo
Nascitanella seconda metà del IX secolo
Mortedopo il 915 e prima del 929
PadreTello Arronchez
ConsorteFlamula Fernandez
FigliGutierre Gonzales
Ansur Gonzales e
Munio Gonzalez

Gonzalo Téllez Gonzalo anche in spagnolo e in galiziano, Gonçalo, in portoghese e Gonçal, in catalano (nella seconda metà del IX secolo – dopo il 915 e prima del 929), è stato conte di Castiglia dal 901 circa al 904 circa e fu conte di Lantarón e Cerezo (ca.897-ca.915).

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Nobile castigliano, figlio di Tello Arronchez, che, tra l'870 e l'880, fondò, assieme al padre Arroncio, il monastero di San Vicente de Acosta, mentre della madre non si conoscono né il nome né gli ascendenti[1].
Secondo la Gran Enciclopèdia Catalana era discendente dei Sandoval, signori di Sandoval de la Reina[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di Diego Rodriguez Porcelos, nell'885, la contea di Castiglia si era frantumata in tante piccole contee, e Gonzalo aveva ottenuto, nell'897, dal re delle Asturie, Alfonso III Magno le contee di Lantarón e Cerezo (che si estendevano dal fiume Nervión alla Sierra de la Demanda, a nord della Rioja), e nella zona di Valpuesta, nella Comarca di Merindades[1], con le fortificazioni di Lantarón, Cerezo e Pancorbo, assicurando la difesa della frontiera orientale del regno delle Asturie contro i Mori, soprattutto la famiglia dei Banu Qasi; anche il religioso, che fu anche storico, Fray Justo Pérez de Urbel, nel suo Historia del Condado de Castilla (non consultato) sostiene che Gonzalo costruì il castello di Lara e compare per l'ultima volta presente in Castiglia, come conte, nel 916[1].

Contea di Castiglia
Castiglia

Rodrigo
Figli
Diego
Figli
  • Rodrigo
  • Gonzalo
  • Marello
  • Diego
  • Fernando
  • Gutina
  • Asura
  • Gomez
Nuño Muñoz
Figli
Gonzalo Téllez
Figli
  • Munio Gonzales
Nuño Nuñez
Gonzalo Fernández
Figli
Fernando Ansúrez
Figli
Nuño Fernández
Figli
  • Diego Nuñez
Gutier Núñez
Ferdinando Gonzales
Figli
Ansur Fernández
Figli
  • Fernando
  • Teresa
  • Oveco
  • Munio
  • Gutierre
  • Gonzalo
García Fernández
Figli
  • Sancho
  • Gonzalo
  • Mayor
  • Urraca
  • Elvira
  • Toda
  • Oneca
Sancho
Figli
García
Munia con Sancho III Garcés di Navarra
Ferdinando
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Sempre da Alfonso III, nel 901, Gonzalo ottenne il titolo di conte di Castiglia, in contrapposizione a Nuño Muñoz, come risulta da un documento della Colección documental del monasterio de San Pedro de Cardeña datato 902 (non consultato)[1].

La penisola iberica, nel 910 circa.
Resti del monastero di San Pedro de Arlanza

Nel gennaio del 912, il suo nome compare, unitamente a quello della moglie, Flámula, ed al nuovo conte di Castiglia, Gonzalo Fernández, nel documento n° III del cartulario de san pedro de arlanza, inerente la fondazione del monastero di San Pedro de Arlanza, Hortigüela, Burgos[3].

Fu tra i protagonisti, assieme a Gonzalo Fernández ed a Nuño Nuñez (che fu il ripopolatore di Roa de Duero, Burgos), dell'espansione, completata nel 912, del regno di León, sino al fiume Duero, come riporta La web de las biografias[4].
Gonzalo Téllez fu considerato il ripopolatore di Osma, sempre nel 912, come riportano gli Annales Complutense[5].

Nel documento n° 9 del Cartulario de Valpuesta, datato 913, Gonzalo viene citato come conte in Castiglia[6].

Il re di León, García I, nel 913, raggiunse la frontiera orientale del suo regno (Regno di León), con le sue truppe e, partendo dai domini di Gonzalo Téllez, avanzò nella Rioja, conquistando Nájera e Calahorra e ponendo l'assedio ad Arnedo, che resistette. Poi, senza apparente motivo, le truppe leonesi si ritirarono, molto probabilmente per una grave infermità di García, che morì nell'anno successivo (914)[7].

Risulta che, nel 915, Gonzalo e la moglie fecero un'altra donazione al Monastero di San Pedro de Cardeña, come risulta dal documento n° 8 della Colección documental del monasterio de San Pedro de Cardeña (non consultato)[1].

Non si sa con esattezza quando Gonzalo sia morto: dopo il 915, per la citazione sopra riportata, e prima del 929, data in cui la moglie fece una donazione, sempre al monastero di Cardenas, in suffragio dell'anima del marito, come risulta dal documento n° 18 della Colección documental del monasterio de San Pedro de Cardeña (non consultato)[1].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Gonzalo aveva sposato, prima del 902[8], Flamula Fernandez, figlia di Fernando Muñoz e di Gutina Diaz e sorella di Gonzalo Fernández de Burgos, come riporta Fray Justo Pérez de Urbel, nel suo Historia del Condado de Castilla (non consultato)[1].
Gonzalo dalla moglie Flamula ebbe tre figli[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in L’espansione islamica e la nascita dell’Europa feudale, collana «Storia del mondo medievale», II volume, Milano, Garzanti, 1999 [1979], pp. 477–515, SBN IT\ICCU\RAV\0065639.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Castiglia Successore
Nuño Muñoz 901-904 Nuño Muñoz