Gondofare IV Sases

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Moneta rappresentante Gondofare IV Sases

Sases (noto anche come Gondofare IV Sases; Kharoshthi: 𐨒𐨂𐨡𐨂𐨥𐨪 𐨯𐨯 Gu-du-pha-ra Sa-sa, Guduphara Sasa; ... – ...; fl. I secolo) è stato un re indo-parto che regnò nelle zone nord-occidentali dell'India, nell'odierno Pakistan. È noto solo dalle monete e governò per almeno 26 anni durante la metà del I secolo d.C.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sembra che Sases sia succeduto ad Abdagase I nel Sindh e nel Gandhara e che a un certo punto del suo regno abbia assunto il nome/titolo di Gondofare, che era detenuto dai supremi governanti indo-partici. Le sue monete mostrano la divinità greca Zeus, che forma un segno di benedizione, incorporando il simbolo buddista della triratna.

Con le moderne datazioni fornite da Robert Senior, Gondofare IV è un probabile candidato per diversi possibili riferimenti storici ai re indo-partici del I secolo d.C. Tradizionalmente si ritiene che questi riferimenti riguardino Gondofare I, in quanto gli studiosi precedenti non si erano resi conto che "Gondofare" era diventato un titolo dopo la morte di questo re, proprio come il nome del primo imperatore, Augusto, nell'Impero Romano, era stato usato da tutti gli imperatori successivi come titolo. [1]

Identificazione con Fraorte[modifica | modifica wikitesto]

È stato anche suggerito che un Gondofare potrebbe essere identico a Fraote, un re indo-parto di lingua greca della città di Taxila, incontrato dal filosofo greco Apollonio di Tiana intorno al 46 d.C., secondo la Vita di Apollonio Tiana scritta da Filostrato. Il Gondofare che corrisponde a questa data è Gondofare IV Sases.

«Dimmi, o re, come hai acquisito una tale padronanza della lingua greca e da dove hai tratto tutte le tue conquiste filosofiche in questo luogo?" [...]- "Mio padre, dopo aver ricevuto un'educazione greca, mi portò dai saggi a un'età forse un po' troppo precoce, poiché all'epoca avevo solo dodici anni, ma essi mi allevarono come un loro figlio; infatti, a chiunque ammettano di conoscere la lingua greca sono particolarmente affezionati, perché ritengono che, in virtù della somiglianza della sua indole, appartenga già a loro stessi»

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Come per gli Atti di Tommaso, che documenterebbero la visita del santo alla corte di Gondofare I, si dubita che il racconto di Filostrato sia veritiero e la maggior parte degli studiosi vede in Froate un nome di fantasia utilizzato da Filostrato in quella che è un'occasione per mettere in pratica la sua formazione di sofista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robert Senior, "Indo-Scythian Coins and History IV" , CNG 2006