Glory hole

Con l'espressione glory hole ("il foro della gloria") ci si riferisce a un buco praticato in una parete o in un qualsiasi divisorio, ad esempio in bagni pubblici maschili o in altri luoghi particolari, attraverso il quale è possibile infilare il proprio genitale e compiere atti di origine sessuale o osservare altri impegnati in esse, mantenendo tuttavia l'anonimato.[1]
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
Un tipico utilizzo del glory hole è quello che prevede l'inserimento del pene all'interno dello stesso, in modo che la persona che si trova dall'altra parte, uomo o donna, possa masturbare o praticare sesso orale o ricevere una penetrazione sessuale, senza che i due partner possano vedersi in volto.
I glory hole sono spesso presenti all'interno di sex club, dark room, club privé o altri luoghi d'incontro per adulti.[2]
Riferimenti nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
- La rock band Steel Panther ha realizzato una canzone con relativo video dedicato al "glory hole".
- Nel video del brano "Uhn Tiss Uhn Tiss Uhn Tiss" dei Bloodhound Gang il cantante si imbatte in un "glory hole."
- La rock band francese Indochine ha realizzato un brano con questo titolo come B-side del singolo "J'ai demandé à la lune".
- Willie Peyote ha pubblicato nel 2014 una canzone intitolata "Glory Hole"
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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