Giuseppe Pauri

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Autoritratto

Giuseppe Pauri (San Benedetto del Tronto, 1º novembre 1882Ascoli Piceno, 9 luglio 1949) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In giovane età inizia la pratica del disegno sotto la guida di maestri locali. Decisiva in questo periodo iniziale della sua formazione è la conoscenza della pittura di Adolfo De Carolis. Almeno dal 1897, infatti, assiste in qualità di aiutante l’artista montefiorano durante la decorazione della villa dei conti Brancadoro a San Benedetto del Tronto[1][2][3].

Oltre allo stile liberty del De Carolis, negli stessi anni il giovane Pauri conosce anche la chiarezza della pittura tardo-neoclassica di Luigi Fontana. Si pone, infatti, sotto la guida del marchigiano Nicola Achilli, uno dei maggiori allievi del Fontana specializzato nella pittura di decorazione e ornamentazione, attivo nell’ultimo decennio dell’Ottocento a Montefiore dell’Aso, nella chiesa di Santa Lucia. A Montefiore Pauri decora la nicchia absidale della chiesa di San Filippo. Grazie ai consigli dell’Achilli, i parenti manderanno il giovane a studiare e perfezionarsi a Roma.

Nel 1899, a diciassette anni, Pauri si trasferisce nella capitale dove frequenta corsi alla Scuola preparatoria di Belle Arti, alla Scuola libera del nudo dell’Accademia delle Belle Arti e dell’Accademia di Francia, al Regio Museo Artistico Industriale. La partecipazione ai corsi tenuti da quest’ultima scuola spiega in buona parte la molteplicità degli aspetti della sua creatività.

A Roma, Pauri ha contatti con l’atelier del pittore spagnolo Ramon Tusquets y Maignon. Viene poi introdotto dallo scultore ascolano Nicola Cantalamessa Papotti nell’entourage del pittore di origini tedesche Ludovico Seitz, dove assimila il suo stile limpido e ricercato, molto vicino all’accademismo. Inoltre, durante la frequentazione dell'atelier del Seitz, entra in contatto con i pittori marchigiani Luigi Sciocchetti e Biagio Biagetti[4].

Non si sa con sicurezza la data precisa del rientro del Pauri nelle Marche. È accertato che nel 1908 partecipa con Biagio Biagetti alla decorazione della cappella del Santissimo Crocifisso nella chiesa di San Biagio a Pollenza. Tra il 1908 e il 1909, tuttavia, lavora anche a Capranica, dove dipinge la cappella cimiteriale della famiglia Porta. Il rientro nelle Marche è comunque legato a impegni lavorativi svolti insieme al Biagetti con il quale, sempre a partire dal 1909, decora vasti ambienti del palazzo dei conti Lucangeli a Porto Recanati. Altra opera giovanile è la decorazione del catino absidale della originaria chiesa dell’Annunziata di Porto d’Ascoli. Segue, tra il 1910 e il 1913, il più impegnativo ciclo nella chiesa di San Giovanni Battista a Grottammare[5]. L’apprezzata esecuzione di questi primi lavori è il trampolino di lancio per l’artista, che sarà chiamato a dipingere e ornare numerose chiese sia nelle Marche che nel vicino Abruzzo. Tra le imprese più significative si annoverano la decorazione della chiesa di San Michele Arcangelo ad Appignano del Tronto (1915-1920)[6], del Santuario di Santa Maria dei Lumi a Civitella del Tronto (1923)[7], della chiesa di San Basso a Cupra Marittima (1927)[8], della Cappella Messicana nella Basilica della Santa Casa di Loreto (conclusa nel 1933) [9].

Nell’ambito della committenza religiosa l’attività del Pauri non si limita soltanto alla decorazione pittorica degli interni, egli spesso si occupa anche di altri aspetti, quali la progettazione di elementi architettonici, il disegno degli arredi liturgici, la preparazione dei cartoni per le vetrate. Alcuni esempi di questa multiforme attività sono costituiti dagli arredi liturgici per la chiesa di San Giuseppe a San Benedetto del Tronto, oltre che dal fonte battesimale e dalle pale di maiolica per la chiesa di Sant’Egidio a Ripaberarda (1926)[10].

L’artista realizzò nel corso della sua vita anche molti quadri da cavalletto, specializzandosi nella produzione di ritratti e paesaggi[11].

A partire dalla metà degli Anni Trenta, la sua attività di frescante subisce un rallentamento, ma l’artista continua a disegnare e a dipingere. Sono di questo periodo il ciclo nella cappella del Santissimo Sacramento per la chiesa di San Lorenzo in Campo, iniziato nel 1932, e la decorazione dell’abside della chiesa di Martinsicuro [12], iniziata nel 1941, e della chiesa di San Michele al Fiume, frazione di Mondavio, terminata dopo la guerra, nel 1945. Nel 1948 firma e data il bozzetto per l’Annunciazione destinata all’arco trionfale del Santuario di Santa Maria dei Lumi di Civitella del Tronto, dove aveva lavorato più di venti anni prima. Nel 1949, dopo la realizzazione di quest'ultimo lavoro, Giuseppe Pauri muore all’età di sessantasette anni nell’ospedale di Ascoli Piceno.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Donna alla finestra, olio su tela, 1895, collezione privata
Pescatori, collezione privata

Affreschi e decorazioni pittoriche[modifica | modifica wikitesto]

  • Decorazioni pittoriche nella chiesa della SS.Annunziata di Porto d'Ascoli (1910)
  • Affreschi nella cappella maggiore della chiesa-ospedale in Montefiore dell'Aso (1898)
  • Decorazioni pittoriche nel palazzo dei conti Lucangeli insieme a Biagio Biagetti (1909-1910)
  • Decorazioni pittoriche nella cappella funeraria della famiglia Porta a Capranica
  • Affreschi nella cappella mortuaria della famiglia Casali in Pollenza
  • Decorazioni pittoriche nella chiesa di San Giovanni Battista in Grottammare (1911/13)
  • Decorazioni pittoriche nella chiesa parrocchiale S. Angelo in Appignano del Tronto (1914)
  • Pitture e decorazioni nell'abside della chiesa del buon Gesù a Carassai ad Ascoli Piceno (1922)
  • Decorazioni pittoriche nell'abside e cupola di S. Maria dei lumi in Civitella del Tronto (1923)
  • Decorazioni pittoriche nella chiesa dell'Assunta a Spinetoli (1926)
  • Decorazioni pittoriche nella chiesa di Ripaberarda; cartoni a colori per le vetrate eseguite a fuoco; cartoni per le due pale d'altare "S. Egidio ispirato dall'Angelo" e per la SS. Vergine ai piedi della Croce, eseguiti a maiolica nella cripta della chiesa (1926)
  • Decorazioni pittoriche nella chiesa basilicale di San Basso in Cupra marittima (1927)
  • Affreschi nella cappella del SS. Sacramento in S. Lorenzo in Campo (1932)
  • Pitture nella cappella messicana della basilica di Loreto (1930/33)
  • Decorazioni pittoriche nel santuario Regina Pacis in San Michele al Fiume (1945)
  • Decorazioni pittoriche nell'abside della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù di Martinsicuro (1941/42)
  • Pala di altare: Gesù nell'orto nella cripta della chiesa dell'Assunta in Ripaberarda (1936)
  • Tre quadri ad olio (Annunciazione, Immacolata e S.Silvio in carcere) nella chiesa parrocchiale dell'Assunta in Spinetoli (1926)


L'amico del pittore, ritratto con natura morta, olio su tela, collezione privata


Progetti architettonici[modifica | modifica wikitesto]

  • Per il battistero in marmo ed in ferro battuto in Ripaberarda
  • Famedio Giorgini e famedio Micucci nel cimitero di San Benedetto del Tronto
  • Tomba Nozzi-Meschieri in Pollenza di Macerata

Quadri e composizioni pittoriche[modifica | modifica wikitesto]

  • L'amico del pittore: grande quadro. Ritratto con natura morta
  • Ave Maris Stella: processione annuale a San Benedetto del Tronto, ispirata a quella della Madonna della Marina
  • Cristo morto: processione del cristo morto ad Appignano del Tronto
  • Cumetto: il muratore
  • La Metana: grande ritratto di popolana di San Benedetto del Tronto
  • Primavera morente
  • Ritratto della moglie Chiara



Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Pauri, Cenni Biografici, San Benedetto del Tronto, Inedito, 1946, Archivio Storico Diocesano San Benedetto del Tronto.
  2. ^ Truentum, il vescovo Vitale e i suoi Santi (PDF), su archiviostoricodiocesanosbt.it, p. 124. URL consultato il 16 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2016).
  3. ^ Giuseppe Pauri. L'uomo giusto al momento giusto (PDF), su comunesbt.it, p. 54. URL consultato il 16 aprile 2020.
  4. ^ Massimo Papetti, Arte sacra rinnovata. Decorazione pittoriche delle chiese marchigiane nell'età dell'Eclettismo, in Fabio Mariano (a cura di), L'età dell'Eclettismo. Arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento, Firenze, Nerbini – Banca delle Marche, 2004, pp. 306-307, OCLC 962507918, SBN IT\ICCU\UMC\1004215.
  5. ^ Stefano Papetti, Giuseppe Pauri e la decorazione della chiesa di San Giovanni a Grottammare, in Paola Di Girolami, Massimo Papetti, Benedetta Montevecchi (a cura di), Il Museo sistino di Grottammare. Guida alle opere, Firenze, Nardini, 2003, pp. 27-31.
  6. ^ Antonio Lazzari (a cura di), Paùri Pictor Picenus Fecit. I dipinti di Giuseppe Pauri nella chiesa di San Michele Arcangelo ad Appignano del Tronto, Ascoli Piceno, Tipografia Falco, 2018, SBN IT\ICCU\SIP\0411277.
  7. ^ Antonio Trojani, Il santuario-convento di S. Maria dei Lumi presso Civitella del Tronto, Cava de' Tirreni, Tipografia editrice Ernesto Coda, 1949, pp. 11-13, OCLC 915799349, SBN IT\ICCU\PBE\0039401.
  8. ^ Antonio Lazzari, La gloria di San Basso. Il ciclo decorativo di Giuseppe Pauri nella chiesa parrocchiale di Cupra Marittima, a cura di Comitato Festeggiamenti San Basso di Cupra Marittima, Quaderno n. 6, Centobuchi di Monteprandone, Linea Grafica, 2010, SBN IT\ICCU\SIP\0377072.
  9. ^ Giuseppe Santarelli, La cappella messicana nella basilica di Loreto, in “Il messaggio della Santa Casa", giugno 1997, Loreto, congregazione universale della Santa Casa, 1997, pp. 176-179.
  10. ^ Giannino Gagliardi, Ripaberarda: un castello del comitato ascolano, in Ripaberarda Castello: uno sguardo nella nostra storia, Atti del convegno, Ripaberarda dicembre 1995, Ascoli Piceno, Editori Gagliardi, 1996, pp. 84-86.
  11. ^ Massimo Papetti, Le amate sponde. I pittori marchigiani e le vedute adriatiche, in Fabio Mariano (a cura di), L'età dell'Eclettismo. Arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento, Firenze, Nerbini – Banca delle Marche, 2004, pp. 371-372, OCLC 962507918, SBN IT\ICCU\UMC\1004215.
  12. ^ Elio Di Mizio e Pasquale Tucci, Il dipinto absidale di Giuseppe Pauri (1882-1949) nella chiesa parrocchiale di Martinsicuro, in “Archeopiceno”, anno V, n. 19/20, luglio-dicembre 1997, Ascoli Piceno, Fotochrom, 1997, pp. 43-47.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonietta Maria Bessone-Aurelj, Giuseppe Pauri, in Dizionario dei pittori italiani, Milano, Società editrice Dante Alighieri, 1928, p. 492, OCLC 67746008, SBN IT\ICCU\LO1\0368069.
  • Agostino Mario Comanducci, Giuseppe Pauri, in I pittori italiani dell'Ottocento. Dizionario critico e documentario, vol. 2, Milano, Casa editrice artisti d'Italia, 1934, p. 144, OCLC 797390000, SBN IT\ICCU\RAV\0075785.
  • Cesare Caselli, Giuseppe Pauri, in Gabriele Nepi (a cura di), San Benedetto del Tronto. Storia, arte, folclore, 1ª ed., Ascoli Piceno, Grafiche D'Auria – Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, 1989, pp. 410-415, OCLC 887021380, SBN IT\ICCU\RAV\0108311.
  • Cesare Caselli, Giuseppe Pauri. L'avverso destino di un artista autorevole, in Riviera delle Palme, Anno 10, n. 2, San Benedetto del Tronto, Circolo Riviera delle Palme, marzo-aprile 1995, OCLC 954832713, SBN IT\ICCU\BVE\0217346.
  • Silvia Cuppini, La pittura dell'Ottocento nelle Marche, in Enrico Castelnuovo (a cura di), La pittura in Italia. L'Ottocento, vol. 1, Milano, Mondadori Electa, 1991, pp. 398-399, OCLC 833133708, SBN IT\ICCU\UFI\0084450.
  • Walter Ferri, Giuseppe Pauri. L'uomo giusto al momento giusto, in Mario Bucci (a cura di), Pittori di Mare, Firenze, Alinea editrice, 1998, pp. 54-55, OCLC 313153492, SBN IT\ICCU\UMC\0092586.
  • Norberto Mancini, Artisti piceni. Giuseppe Pauri, in Il bel Paese de li dolci colli (Il Piceno), Montalto, Stab. Tip. Sisto V, 1936, pp. 231-235.
  • Enrico Liburdi, Artisti nostri. Giuseppe Pauri, in All’ombra del Torrione, n. 4-5, San Benedetto del Tronto, Tipografia Moderna, gennaio-febbraio 1952.
  • Cesare Caselli, Un sambenedettese tra Adolfo De Carolis e Ludovico Seytz, Giuseppe Pauri 1882-1949, in Riviera delle Palme, n. 3-4, San Benedetto del Tronto, Edizioni Circolo Culturale Riviera delle Palme, marzo-aprile 1989.

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