Giuseppe Palmieri Nuti

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Giuseppe Palmieri Nuti

Sindaco di Siena
Durata mandato15 aprile 1878 –
21 dicembre 1879
PredecessoreLuciano Banchi
SuccessoreLuciano Banchi

Dati generali
Partito politicoUnione Liberale Monarchica
Professionepossidente

Giuseppe Palmieri Nuti (Siena, 26 settembre 1843Siena, 19 agosto 1893) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Siena nel 1843 da Bernardino Palmieri Nuti e Giulia de' Vecchi, ricca famiglia senese di possidenti terrieri, fece studi umanistici al collegio Tolomei e rivestì importanti cariche cittadine nell'ambito culturale quali soprintendente all'Istituto di belle arti, presidente della Biblioteca popolare, presidente del Circolo artistico senese, presidente delle società di mutuo soccorso di Siena e di Sovicille, nonché incarichi di vertice presso l'Accademia dei Rozzi e l'Accademia dei Fisiocritici; dal gennaio 1882 al dicembre 1890 fu presidente della Società operaia senese, mentre nel biennio 1891-1892 ricoprì la carica di commissario provinciale per la Scuola d'arte e mestieri di Siena.[1][2]

Esponente clerico-moderato della lista liberale monarchica senese, fu eletto più volte consigliere comunale (1874-1879, 1882-1885, 1888-1892), e fu anche sindaco di Siena nominato nel 1878 per regio decreto; ricoprì l'incarico di primo cittadino anche ad Asciano e a Sovicille.[1][3]

Venne eletto per tre volte consigliere provinciale alla Provincia di Siena (1882-1887, 1887-1888, 1889-1893) e fu anche deputato provinciale dal 1884 al 1888.[1][2]

Morì a Siena il 19 agosto 1893.[1][2]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Un cavaliere di Malta del secolo XVI. Storia di famiglie, lettere (del capitano Giovanni Palmieri) e documenti, Siena, Tip. Lazzeri, 1869
  • Discorso sulla vita e le opere di Domenico Beccafumi detto Mecarino, artista senese del secolo XVI, Siena, Tip. Lazzeri, 1882.
  • Relazione letta nell'adunanza del 30 aprile 1882 alla Società operaia senese, Siena, Pucci, 1882.
  • Cola di Rienzo. Dramma storico in cinque atti, Piacenza, Marchesotti, 1873.
  • Compendio di storia senese. Dalle origini al 1559, Siena, Cantagalli, 1949.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine Equestre della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gerardo Nicolosi, La Provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923 (PDF), Siena, DIGIPS, 2003, pp. 288–290.
  2. ^ a b c Emilio Gianni (a cura di), PALMIERI-NUTI Giuseppe, in Liberali e democratici alle origini del movimento operaio italiano. I congressi delle società operaie italiane. 1853-1893, Milano, Edizioni Pantarei, 2006. URL consultato il 23 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  3. ^ Gonfalonieri, podestà e sindaci di Siena dal 1787, su ilpalio.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliano Catoni e Stefano Moscadelli (a cura di), L'archivio comunale di Siena. Inventario della sezione storica, Siena, 1998.
  • Elio Conti, Le origini del socialismo a Firenze (1860-1880), Roma, Edizioni Rinascita, 1950.
  • Emilio Gianni (a cura di), PALMIERI-NUTI Giuseppe, in Liberali e democratici alle origini del movimento operaio italiano. I congressi delle società operaie italiane. 1853-1893, Milano, Edizioni Pantarei, 2006. URL consultato il 23 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  • Gerardo Nicolosi, La Provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923 (PDF), Siena, DIGIPS, 2003.
  • Achille Mirizio, I buoni senesi. Cattolici e società in provincia di Siena dall'unità al fascismo, Brescia, Morcelliana, 1993.
  • Vittorio Spreti, Palmieri Nuti, in Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1930.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Siena Successore
Luciano Banchi 15 aprile 1878 - 21 dicembre 1879 Luciano Banchi