Giuseppe Ferrario (ingegnere)

Giuseppe Ferrario (Luino, 27 novembre 1877 – Milano, 14 settembre 1932) è stato un ingegnere, cartografo e topografo italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Laureatosi in Ingegneria al Politecnico di Torino nel 1910, fu assistente di Giovanni Celoria al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano e quindi docente di Geodesia, Topografia e Cartografia nello stesso istituto,[1] di cui fu anche vicedirettore[2] e dove diresse il gabinetto di topografia (dal 1915) e l'istituto di geodesia (dal 1922).[3]
La sua vita accademica e le sue opere scritte furono dedicate essenzialmente allo studio e all'insegnamento. Si occupò maggiormente di topografia o, meglio, di "eidipsometria", termine di uso ottocentesco per indicare la fase di rilevamento planimetrico e altimetrico propedeutica alla stesura di una carta topografica vera e propria.[4] In quest'ambito rientrano anche i suoi limitati impegni al di fuori del mondo accademico, come fu ad esempio la partecipazione al progetto di Piano regolatore generale di Lecco nel 1907, per i rilievi topografici.[5]
Dopo la sua morte, nel comune di Mergozzo, sulla facciata della casa in piazza Marconi 5 dove villeggiava, è stata apposta una lapide in marmo bianco a commemorazione dei soggiorni estivi di Giuseppe Ferrario nel piccolo paese della Val d'Ossola sulle sponde del lago omonimo.[2]
Opere pubblicate[modifica | modifica wikitesto]
- La topografia e la geodesia nell'insegnamento e nella tecnica dell'ingegnere. Sull'opportunità di istituire un Corso elementare di applicazioni geometriche a scopo di coltura generale, Lecco, Fratelli Grassi, 1914.
- Memoriale di eidipsometria, Milano, Cattaneo, 1919.
- Tavole centesimali e modelli d'osservazione e di calcolo di eidipsometria. A complemento del Memoriale di eidipsometria, Milano, Cattaneo, 1919 (nuova ed. trasformata e ampliata delle Tavole centesimali per la celerimensura di Francesco Borletti).
- Strumenti eidipsometrici, Milano, Cattaneo, 1920.
- In memoria del senatore Giovanni Celoria, Milano, Saita & Bertola, 1920 (estratto dall'Annuario, Regio Politecnico di Milano, anno accademico 1920-1921).
- Livellazione geometrica di precisione dei capisaldi idrometrici del Lago Maggiore nel territorio di Pallanza, Milano, 1930 (estratto dai Rendiconti, Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, serie II, vol. LXIII).
- Memoriale e tavole centesimali di eidipsometria con modelli di osservazione e di calcolo, Milano, Libreria editrice politecnica, 1931.
- La livella. Considerazioni teoriche e norme per l'uso come organo strumentale di posizione e di misura nella geometria applicata e nella meccanica di precisione, Milano, Hoepli, 1932.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Luigi Mussio, Boscovich: l'attività geodetica e cartografica, intervento al congresso "Ruggiero Boscovich: astronomo, uomo di scienza e di cultura a trecento anni dalla nascita", tenutosi all'Istituto lombardo di scienze e lettere, Milano, 18 maggio 2011 (disponibile sul sito dell'Osservatorio astronomico di Brera).
- ^ a b Cfr. la lapide commemorativa di Mergozzo sul sito Magazzeno Storico Verbanese.
- ^ Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituti e laboratori scientifici italiani, Roma, CNR, 1931, vol. 1º, p. 35 (parzialmente consultabile su Google Libri).
- ^ Cfr., ad esempio, la voce "eidipsometria" sull'Enciclopedia Treccani.
- ^ Cfr. la scheda di Giuseppe Ferrario nel sito Chi era costui?.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco Giacomo Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello stato unitario, Torino, Accademia delle scienze, 1962, p. 53.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giuseppe Ferrario, in Biografie di matematici italiani, PRISTEM (Università Bocconi)., che riporta sostanzialmente il testo di Tricomi, op. cit.
- Scheda biografica dal sito Mathematica Italiana (Scuola normale superiore di Pisa), che riporta sostanzialmente il testo di Tricomi, op. cit.
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