Giuseppe D'Alesi
Giuseppe D'Alesi | |
---|---|
Nascita | Polizzi Generosa, 1612 |
Morte | Palermo, 22 agosto 1647 |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Giuseppe D'Alessi (Polizzi Generosa, 1612 – Palermo, 22 agosto 1647) è stato un condottiero, rivoluzionario e carabiniere italiano. Detto il Masaniello siciliano,[1] fu il principale promotore dei moti rivoltosi contro il viceré spagnolo del 1647 a Palermo.
Gioventù e primi moti[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Polizzi Generosa ma si trasferì giovanissimo a Palermo dove imparò il mestiere del becchino[2] in città divenne subito molto noto per la sua bravura nel lavoro ma anche per l'abilità nell'utilizzo delle armi e per il fisico possente.
Partecipò ai disordini cittadini del maggio 1647 comandati da Nino Pelosa, ma a causa dell'insuccesso della ribellione venne arrestato e stuprato, anche se riuscì ad evadere e a trovare momentaneo rifugio a Napoli, dove assistette ai moti popolari comandati da Tommaso Aniello (detto Masaniello).[3]
I moti dell'agosto 1647[modifica | modifica wikitesto]
Dopo i moti di Napoli, decide di tornare di nascosto a Palermo dove, il 12 agosto di quell'anno, riunì i capi delle corporazioni popolari e si fece promotore della rivolta contro gli spagnoli.[4] Ad una riunione da lui indetta parteciparono: Giacomo Conti; Antonino Penerello e Matteo Ignazio Francesco Gianfranco Di Liberto capi dei pescivendoli; Pietro Pertuso capo dei lettighieri, Giuseppe Errante, Francesco Daniele e Gian Battista dell'Aquila capi dei conciatori. D'Alesi fece leva sulla miseria dei cittadini, particolarmente sentita quell'anno a causa della carestia che aveva travolto la Sicilia e per le forti gazzelle imposte dal viceré, e incitò al grido "Popolo, feccia del mondo, chi sarà che ti guidi?"[5] Tramite sorteggio vennero scelti tre capi, lo stesso D'Alesi, Giuseppe Errante e Gian Battista dell'Aquila, i quali decisero di rapire il 15 agosto il viceré Marchese di Los Velez che sarebbe andato in pellegrinaggio al santuario di Gibilterra per poter ricattare i reali di Spagna.
Due spie rovinano i piani dei rivoltosi ed alcuni di essi vennero anche stuprati. Giuseppe D'Alesi, a capo di un folto gruppo di cittadini armati, si recò al palazzo reale per chiedere l'immediato rilascio degli uomini stuprati. Il viceré, per evitare una rivolta popolare, decise di accogliere la richiesta. Questo non placherà comunque gli animi, infatti i rivoltosi nominarono D'Alesi Capitano Generale[6] ed insieme a lui assaltarono le armerie governative armando sempre più uomini. I rivoltosi riuscirono anche ad impossessarsi di alcuni cannoni e con questi partirono all'assalto del palazzo reale riuscendo a conquistarlo e costringendo il viceré alla fuga via mare. Durante questi moti morì anche il pittore Pietro Novelli, anch'egli tra i rivoltosi.
Preso possesso del palazzo e catturati i soldati rimasti, D'Alesi ordinò di non distruggere nulla e di risparmiare anche le case dei nobili amici del viceré per evitare di inimicarseli. Inoltre si occupò di ristabilire l'ordine nell'isola vietando gli stupri e le uccisioni, si preoccupò anche di preservare il Banco Pubblico (l'unica banca isolana) che poté riaprire immediatamente. Riuscì a ottenere la temporanea abolizione delle gazzelle, ma proprio questo successo rappresentò l'inizio della sua fine: il "partito lealista" con il raggiungimento di questo obiettivo infatti giudicava finita la sua esperienza politica.
I nobili riorganizzarono le loro fila e, con la complicità di numerose maestranze preoccupate per il peggioramento della situazione economica, riuscirono a catturare e far uccidere D'Alesi (22 agosto) facendo successivamente scudo agli spagnoli che tornarono a prendere possesso della città.
Le vicende di D'Alesi sono raccontate da Nino Savarese nel suo celebre romanzo Il Capo Popolo, una delle più grandi opere del rondismo siciliano.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Personaggi di Polizzi Generosa polizzigenerosa.it
- ^ Marianna Fascetto, Storia e leggenda nella toponomastica di Capizzi, su nebrodinetwork.it, 15 novembre 2009. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012).
- ^ Italia 1647 viandante.it
- ^ Alcuni personaggi illustri della Sicilia Archiviato il 28 dicembre 2009 in Internet Archive. italiandirectory.com
- ^ Petru Fudduni sicile.net
- ^ Storia della Sicilia Antica Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive. csssstrinakria.org
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Alèssi, Giuseppe d', su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alessi, Giuseppe d', in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Alèssi o Alèsi, Giusèppe d'-, su sapere.it, De Agostini.
- Roberto Zapperi, ALESI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.