Giulio Santagata

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Disambiguazione – Se stai cercando l'ex ministro degli esteri del governo Monti, vedi Giulio Terzi di Sant'Agata.
Giulio Santagata

Ministro per l'attuazione del programma di governo
Durata mandato17 maggio 2006 –
8 maggio 2008
PresidenteRomano Prodi
PredecessoreStefano Caldoro
SuccessoreGianfranco Rotondi

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
14 marzo 2013
LegislaturaXIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
XIV: La Margherita-L'Ulivo
XV: PD-L'Ulivo
XVI: Partito Democratico
CoalizioneXIV: L'Ulivo
XV: L'Unione
XVI: PD-IdV
CircoscrizioneXIV: Emilia Romagna
XV: Lazio 1
XVI: Campania 1
CollegioXIV: Modena Centro
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDEM (1999-2002)
DL (2002-2007)
PD (2007-2017)
Area Civica (2017-2018)
Titolo di studioLaurea in economia e commercio
UniversitàUniversità di Bologna
ProfessioneEconomista; Politico

Giulio Santagata (Zocca, 1º ottobre 1949) è un politico ed economista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Zocca, in provincia di Modena, cresce nella famiglia di un esponente modenese della Democrazia Cristiana, insieme al fratello, nonché studioso di letteratura italiana Marco[1]. Laureato in economia e commercio presso l'Università di Bologna, ha lavorato per vari anni come coordinatore dell'area bilancio e programmazione della regione Emilia-Romagna, per poi passare alla libera professione negli anni ottanta.

Primo dirigente della società Promo, e presidente di vari istituti di consulenza, dal 1995 collabora con Romano Prodi. Nel 1996 approda a Palazzo Chigi come Consigliere economico di Prodi, diventato Presidente del Consiglio, e nel 1999 approda a Bruxelles presso la Commissione europea con Prodi Presidente della Commissione.

Alle elezioni politiche 2001 viene candidato, e successivamente eletto, alla Camera dei deputati per la prima volta, tra le file de La Margherita nel collegio uninominale di Modena Centro[2]. Al termine delle politiche del 2006, ha confermato il suo seggio alla Camera, nella circoscrizione Lazio 1 però, ed ha successivamente aderito al gruppo parlamentare de L'Ulivo.

Nel febbraio 2005 ha fondato e diretto a Bologna la Fabbrica del Programma, un esperimento innovativo di comunicazione politica che ha avuto una certa influenza nella stesura del programma de L'Unione. Nel settembre dello stesso anno ha curato le più importanti campagne elettorali affrontate da Prodi: le primarie de L'Unione del 18 ottobre e la campagna per le elezioni politiche del 2006, che Prodi ha vinto tutte e due.

Il 17 maggio 2006 presta giuramento come Ministro senza portafoglio per l'attuazione del programma di governo nel secondo esecutivo guidato da Prodi, carica che mantiene fino alla fine dell'esecutivo, l'8 maggio 2008.

Rieletto per l'ultima volta alle politiche del 2008, il 2 febbraio 2012 è l'unico ad astenersi sull'emendamento Pini alla Legge Comunitaria 2011 che introduce la responsabilità civile dei magistrati nonostante la forte ostilità del suo partito, il PD, che ha votato contro. Il testo è approvato con 264 sì, 211 no e un astenuto.

In vista delle imminenti elezioni politiche 2018, dopo il ritiro di Giuliano Pisapia e del suo progetto "Campo Progressista", di ispirazione ulivista, il 14 dicembre 2017, nasce la lista elettorale Italia Europa Insieme, nota semplicemente come Insieme, lista che federa il Partito Socialista Italiano di Riccardo Nencini, i Verdi di Angelo Bonelli e i prodiani orfani di Pisapia, raccolti in Area Civica guidati da Santagata, a sostegno e che si colloca nella coalizione di centro-sinistra.[3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Di Stefano, Santagata, rigore e sorriso. Il critico col gusto del racconto, in Corriere della Sera, 10 novembre 2020, p. 45.
  2. ^ Giulio Santagata / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  3. ^ "Insieme" con il Pd: ecco il simbolo della lista Psi-Verdi-Prodiani
  4. ^ "Insieme", Psi con Verdi e prodiani alleati di Renzi: "Non siamo civette o mosche cocchiere". E c'è chi azzarda: "7-8%", su Il Fatto Quotidiano, 14 dicembre 2017. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  5. ^ Ritorna, in piccolo, L'Ulivo e l'avversario è sempre lo stesso: "Siamo gli unici che hanno battuto due volte Berlusconi", su L'HuffPost, 14 dicembre 2017. URL consultato il 12 gennaio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro per l'attuazione del programma di governo Successore
Stefano Caldoro 17 maggio 2006 - 7 maggio 2008 Gianfranco Rotondi