Giovanni Targioni Tozzetti

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Giovanni Targioni Tozzetti (Firenze, 11 settembre 1712 - Firenze, 7 gennaio 1783) fu medico e naturalista, capostipite di una famiglia di studiosi la cui opera sarà intimamente legata allo sviluppo scientifico ed economico della Toscana

Figlio di Benedetto Targioni e di Cecilia Tozzetti studiò e si laureò in medicina a Pisa nel 1734, ma avendo ereditato dal padre l’amore per la botanica decise successivamante, sotto la guida dell'eminente studioso fiorentino Pier Antonio Micheli di dedicarsi allo studio di quest'ultima. I risultati ottenuti furono così rilevanti che Giovanni Targioni Tozzetti gli succederà alla guida del Giardino botanico e come professore nel suo studio fiorentino.

Compì ricerche fondamentali per la scoperta dei parassiti vegetali, con una forte attenzione Anche aggli aspetti pratici.

Nel 1739 venne nominato prefetto della Biblioteca Magliabechiana e si occupò per vari anni dell'ordinamento del vastissimo materiale librario. Ciò gli dette inoltre l'occasione di dedicarsi anche ad un altro dei sui interessi, lo studio della storia.

In questo campo si interessò in particolare della storia della Toscana: dai suoi studi nacque l'opera Viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa, di cui esistono due edizioni: la prima in sei volumi (Firenze 1751-54), e la seconda in dodici volumi (1768-79). Questa opera costituisce una fondamentale descrizione della Toscana dal punto di vista sia storico che scientifico. Le notizie contenute nell'opera spaziano dalla botanica (in special modo per quanto riguarda la patologia vegetale ante litteram) alla medicina, dalla zoologia alla mineralogia per arrivare all'architettura. Sicuramente però uno degli aspetti più interessanti dei Viaggi fatti in diverse parti della Toscana è quello geografico: Targioni Tozzetti infatti perseguiva il proposito di definire una mappa "letteraria" della sua regione, intento conseguito con grande precisione e cura.

Si dedicò inoltre alla cartografia iniziando a redigere una corografia e topografia fisica della Toscana, di cui, però, pubblicò solo il prodromo nel 1754.

Nel 1763 pubblica Catalogo delle Produzioni Naturali presenti nella Real Galleria in cui tra l'altro propone la costituzione di un apposito museo scientifico, poi realizzato nel 1775 grazie alla fondazione dell' I.R. Museo di Fisica e Storia Naturale da parte del granduca Pietro Leopoldo.

Nel 1767 pubblica l'Alimurgia o sia modo di rendere meno gravi le carestie.

Fu inoltre il fondatore della Collezione lito-mineralogica di Giovanni Targioni Tozzetti, una collezione di circa 9000 campioni tra rocce e minerali. L'interesse è prevalentemente storico in quanto gli esemplari sono catalogati secondo una vecchia nomenclatura latina. Degno di particolare nota è invece il catalogo della collezione, una raccolta di circa 5000 carte raccolte in 12 volumi che illustrano i diversi campioni, corredati da 9000 illustrazioni eseguite dal figlio Ottaviano. La collezione, per motivi di spazio, è visibile al pubblico solo online grazie a una collaborazione tra il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze – Sezione di Mineralogia e l' Istituto e l'Museo di Storia della Scienza.

Fu anche uno dei primi membri dell'Accademia dei Georgofili e della Società Colombaria.

Da lui iniziò una vera dinastia di naturalisti, col figlio Ottaviano (1755 - 1826) botanico, il nipote Antonio (1785 - 1856) sempre botanico, il pronipote Adolfo (1823 - 1902) zoologo.

Bibliografia

  • Antonio Saltini, Storia delle Scienze Agrarie, vol II, Edizioni Edagricole.

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