Giovanni Battista Ghersi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Giovanni Ghersi)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Battista Ghersi
NascitaForlì, 9 settembre 1861
MorteReggio Emilia, 27 novembre 1944
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio esercito
Guardia di finanza
Anni di servizio1881 - 1927
GradoGenerale di corpo d'armata
Guerre
Comandante di
  • 76º reggimento fanteria
  • brigata Aosta
  • 55ª divisione
  • VII corpo d'armata
  • V corpo d'armata
  • XXVIII corpo d'armata
  • comandante della zona militare di Trento
  • comandante del corpo d'armata di Verona
  • Iispettore centrale per la alienazione dei materiali residuati dalla guerra.
  • Guardia di finanza
Studi militariAccademia militare di Modena
gdf.it/Comandante generale
FASCICOLO PERSONALE SENATORE
voci di militari presenti su Wikipedia
Giovanni Battista Ghersi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato19 dicembre 1933 –
LegislaturaXXVIII
Sito istituzionale

Giovanni Battista Ghersi (Forlì, 9 settembre 1861Reggio Emilia, 27 novembre 1944) è stato un militare e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Ghersi, 6º Comandante Generale del Corpo, frequentò l'Accademia militare di Modena e nel 1881 ne uscì col grado di sottotenente.

Fu successivamente presso i reggimenti di fanteria 25°, 81°, 92°, 26°, 71° e 60°. Dopo aver preso parte, con il grado di capitano, alla campagna d'Africa nel 1895-1896, da tenente colonnello partecipò al conflitto italo-turco nel 1911-1912 nel 50º reggimento fanteria. Iniziò la prima guerra mondiale come colonnello alla testa del 76º reggimento fanteria e comandò la brigata Aosta, la 55ª divisione, il VII e il V corpo d'armata.

Fu anche comandante del XXVIII Corpo d'Armata, della Zona militare di Trento e del Corpo d'Armata di Verona e ricoprì la carica di Ispettore Centrale per la alienazione dei materiali residuati dalla guerra.

Il 2 febbraio 1923 assunse il Comando della Regia Guardia di Finanza, che tenne fino all'8 settembre 1927, dedicandosi al completamento e alla sistemazione degli Istituti d'Istruzione: in questo periodo infatti furono istituite la Scuola di Applicazione per Polizia Tributaria Investigativa, la Scuola Allievi Sottufficiali di Caserta e la Scuola Nautica di Pola e fu trasferita a Roma la Scuola Allievi Ufficiali.

Fu collocato a riposo nel settembre 1927 per raggiungimento di età. Nel 1933 fu nominato Senatore del Regno. Poco prima di morire fu deferito alla Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo per aver contribuito al mantenimento del fascismo e resa possibile la guerra.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne d'Africa - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia al merito dell'Ordine di Michele il Coraggioso (Regno di Romania) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Senatori d'Italia.
  2. ^ Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.250 del 2 novembre 1938, pag.10.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Comandante generale della Guardia di finanza Successore
Salvatore La Ferla 2 febbraio 1923 - 8 settembre 1927 Vincenzo Di Benedetto