Giovanni Francesco II Pico della Mirandola
Giovanni Francesco II Pico della Mirandola, signore di Mirandola (1469 – Mirandola, 1533), è stato un filosofo e letterato italiano, nipote di Giovanni Pico della Mirandola.
Biografia
Era figlio di Galeotto I Pico e di Bianca Maria d'Este, figlia di Niccolò III d'Este.
Contrastò la cultura classica a favore del Cristianesimo. Scrisse nel 1496 una biografia dello zio, intitolata Vita, anteposta a un volume che ne raccoglieva l'opera omnia, e riprese alcune sue dottrine, come la lotta contro l'astrologia. Seguace di Gerolamo Savonarola, si batté inutilmente per la sua assoluzione, e ne scrisse dopo la morte una biografia.
Sostenne da un lato la necessità di un rinnovamento della disciplina ecclesiastica e dall'altro l'incompatibiltà della filosofia antica col cattolicesimo. Scrisse il De reformandis moribus, che inviò a Papa Leone X, l'Examen vanitatis doctrinae gentium et veritatis christianae disciplinae, nel quale attaccò la filosofia arcaica; e, non ultimo, La strega (1527), sulle possessioni demoniache.
L'Examen non attacca soltanto la filosofia arcaica, ma si scaglia ugualmente contro Aristotele, San Tommaso d'Aquino e il pensiero tomista. Dei due pensatori, Pico contesta la fiducia nella conoscenza e nella ragione, che permetterebbero con la forza dell'intelletto di intuire le verità ultime. Al contrario, al pari della dottrina esposta da Nicolò Cusano nel De docta ignorantia (1440), Pico nutre una profonda sfiducia nelle capacità umane, riconoscendo alla ragione solo la possibilità di giungere a conclusioni arbitrarie.[1]
Riprendendo alcune tesi tipiche dello scetticismo di Pirrone e Sesto Empirico, il filosofo nega la validità dei sillogismi e dell'induttivismo, svaluta l'idea della causalità. Nulla è conoscibile, mentre la fede può fondarsi solo su una rivelazione.[2]
Morì assassinato dal nipote Galeotto nel 1533 assieme all'ultimogenito Alberto, di 14 anni.
Opere (selezione)
- De imaginatione (1501)
- De providentia Dei (1508)
- De rerum praenotione (1506-1507)
- De studio divinae et humanae philosophiae (1496)
- Examen vanitatis doctrinae gentium, et ueritatis Christianae disciplinae (1520)
- Ioannis Pici Mirandulae Vita (1496)
- Libro detto strega o delle illusioni del demonio (1524)
- Opera Omnia (1573) (riedite nel 1969, 1972)
- Quaestio de falsitate astrologiae (ca. 1510)
Discendenza
Giovanni Francesco sposò Giovanna Carafa di Maddaloni ed ebbero otto figli:
- Giulia
- Paolo (?-1567)
- Beatrice
- Maria
- Giantommaso (?-1567), ambasciatore del Papa Clemente VII
- Anna
- Cornelia
- Alberto (?-1533)
Note
Bibliografia
- Burke, Peter. (1977). "Witchcraft and Magic in Renaissance Italy: Gianfrancesco Pico and His Strix," in Sydney Anglod, ed. The Damned Art: Essays in the Literature of Witchcraft, pp. 32-48. London.
- Herzig, T. (2003). "The Demons' Reaction to Sodomy: Witchcraft and Homosexuality in Gianfrancesco Pico della Mirandola's Strix." The Sixteenth Century Journal, 34, 1, 53.
- Kors, Alan Charles and Edward Peters. (2001) Witchcraft in Europe, 400-1700: A Documentary History. Philadelphia: University of Pennsylvania Press (Excerpts from the Pico's Strix, pp. 239-44)
- Schmitt, C. B. (1967). Gianfrancesco Pico della Mirandola (1469-1533) and his critique of Aristotle. The Hague: Martinus Nijhoff.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri di Italia. Pico della Mirandola, Torino, 1835. ISBN non esistente.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Giovan Francesco Pico: schizzo biografico a cura de Il Centro Internazionale di Cultura Giovanni Pico della Mirandola
- «Pico della Mirandola, Giovanni Francesco II», la voce in Enciclopedie on line, sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana".
- «Pico della Mirandola, Giovanni Francesco II», la voce nel Dizionario di filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17253695 · ISNI (EN) 0000 0001 2122 3092 · SBN CFIV083660 · BAV 495/6400 · CERL cnp01302096 · LCCN (EN) n50070256 · GND (DE) 119299690 · BNE (ES) XX875352 (data) · BNF (FR) cb12109151z (data) · J9U (EN, HE) 987007266555105171 · NSK (HR) 000446973 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50070256 |
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