Giovanni Dolino

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«Se vogliamo investire nelle coscienze, se vogliamo formare dei cittadini migliori di noi, allora non possiamo scaricare responsabilità di questa portata solo sulla scuola. Dobbiamo trasformare la città in una grande scuola.»

Giovanni Dolino

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1992 –
1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
PRC
CircoscrizionePiemonte
CollegioTorino
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano (fino al 1991), Partito della Rifondazione Comunista (1991-1998), Partito dei Comunisti Italiani (dal 1998)
Titolo di studioLicenza media superiore
Professionefunzionario pubblico

Giovanni Dolino detto Gianni (Susa, 19 febbraio 1923Torino, 28 gennaio 2002) è stato un partigiano, politico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'impegno antifascista, iniziato nel 1942 e coronato dalla nomina a commissario della 2 Divisione Garibaldi "Piemonte", fu responsabile locale e nazionale dell'ANPI e fu tra gli organizzatori della rivolta contro il governo Tambroni nel 1960.

Insegnante e direttore didattico, fu anche consigliere comunale a Torino nelle liste del PCI dagli anni sessanta al 1985, nonché assessore all'Istruzione dal 1975 al 1980 e poi al Lavoro dal 1980 al 1985 nelle giunte guidate da Diego Novelli. A lui si deve lo sviluppo e l'aggiornamento delle scuole torinesi e l'istituzione del tempo pieno in molte scuole oltre all'introduzione dell'animazione didattica.

Tra i fondatori di Rifondazione comunista, nel 1992 fu eletto alla Camera, dove rimase come deputato fino al 1994 (XI legislatura).

Nel 1998, dopo la scissione interna a Rifondazione a seguito della caduta del primo governo Prodi, aderì al Partito dei Comunisti Italiani.

Morì il 28 gennaio 2002, poche settimane prima di compiere 79 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Partigiani in Val di Lanzo, Milano, Franco Angeli, 1989
  • Anche i boia muoiono. Diciannovesima Garibaldi tre volte brigata partigiana, Torino, AGIT, 1992

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]