Massimo Ranieri
Massimo Ranieri | |
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Massimo Ranieri in concerto nel 2009 | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Musica leggera Canzone napoletana Pop Piano rock Jazz |
Periodo di attività musicale | 1964 – in attività |
Etichetta | Zeus, CGD, WEA Italiana, Edel Music, Nar International e Sony Music |
Album pubblicati | 31 |
Studio | 23 |
Live | 4 |
Raccolte | 4 |
Sito ufficiale | |

Cantagiro 1969 Girone A
Canzonissima 1970
Canzonissima 1972

Massimo Ranieri, pseudonimo di Giovanni Calone (Napoli, 3 maggio 1951), è un cantante, attore, conduttore televisivo, regista teatrale, showman, doppiatore e ballerino italiano.
Principalmente è attore di teatro e cantante di musica leggera, ma si è prodotto per un certo periodo anche nel cinema, come attore protagonista con pochi ruoli, e occasionalmente nel doppiaggio e anche ballerino.[1] Con più di quattordici milioni di dischi venduti, è tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi nel mondo[2]. Durante la sua carriera ha pubblicato 31 album (di cui 23 in studio, 4 live e 4 raccolte) e 36 singoli.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Quinto di otto figli, Gianni, come lo chiamavano in famiglia, cresce nel Pallonetto di Santa Lucia, zona popolare dell'elegante quartiere napoletano di San Ferdinando, vivendo in una casa poverissima composta da un solo vano al quinto piano di un vecchio stabile, e già da piccolo si guadagna da vivere facendo svariati lavori (garzone di panettiere, fattorino, ragazzo di bottega, commesso, barista e intrattenitore nelle cerimonie). Da bambino viene costretto dai più grandi a cantare per i turisti, ma siccome non vuole i compagni lo portano a forza su uno scoglio e lui è costretto a esibirsi perché non sa nuotare e deve aspettare che lo riportino sulla terraferma. Al riguardo racconta poi: "La mia voce piaceva, raggranellavano tanti spiccioli e a me ne toccava una parte. Poi finii in un bar e anche lì cantavo per i clienti".
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Gli inizi: anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]
Proprio in un bar nel 1964 viene notato da Gianni Aterrano, il quale comprende le possibilità della voce calda e intonata del ragazzo. In riguardo Ranieri ha detto: "Un discografico mi notò, mi propose di incidere un disco e mi offrì un anticipo di 200 mila lire. Nessuno in famiglia aveva mai visto una cifra simile".[3] Aterrano lo fa diventare spalla di Sergio Bruni facendolo partire, tredicenne, per gli Stati Uniti con il nome d'arte di "Gianni Rock". Con quel nome si esibirà per la prima volta in palcoscenico all'Academy di Brooklyn, e con lo stesso pseudonimo incide i primi 45 giri per la Zeus, l'etichetta di proprietà di Espedito Barrucci e che ha, come direttore artistico, lo stesso Aterrano; partecipa inoltre al Festival di Pesaro nel 1964.
Con i primi piccoli compensi Massimo Ranieri decide di aiutare la sorella che voleva sposarsi e metter su famiglia. Nel 1966 avviene la svolta: il pianista Enrico Polito, dopo averlo ascoltato, gli propone un contratto discografico con la CGD, che lo fa esordire a 15 anni, dapprima con lo pseudonimo Ranieri (nome scelto in quanto già noto alla memoria della gente per il richiamo al principe Ranieri III di Monaco) a cui, dopo le prime incisioni, viene aggiunto Massimo.
Quell'anno Canzonissima si chiama Scala reale e il quindicenne Massimo ottiene un buon successo con una versione del classico L'amore è una cosa meravigliosa. Nel 1967 vince il Cantagiro nel girone B dedicato alle giovani promesse con Pietà per chi ti ama. L'anno successivo, a 17 anni, partecipa al Festival di Sanremo con il brano Da bambino in coppia con i Giganti, e ritorna al Cantagiro con Preghiera per lei; sempre nel 1968 incide Rose rosse, canzone che passa inosservata al momento della sua uscita per poi esplodere l'anno successivo.
Nel 1969 si ripresenta a Sanremo con Quando l'amore diventa poesia in coppia con Orietta Berti e di nuovo al Cantagiro con Rose rosse, canzone che viene riciclata dalla CGD come lato B di Il mio amore resta sempre Teresa e che rimane per 13 settimane in classifica giungendo al secondo posto e al sesto fra i dischi più venduti del 1969: al Festival di Sanremo ritornerà solo diciannove anni dopo. Incomincia a questo punto il suo lungo sodalizio artistico col compositore napoletano Totò Savio. Della canzone viene fatta una versione spagnola non solo per la Spagna e l'America del Sud, ma anche per il Giappone. Nell'edizione di Canzonissima 1969 canta Rose rosse, 'O sole mio e arriva al terzo posto con Se bruciasse la città. A gennaio del 1970 esce il suo primo album Massimo Ranieri.
Anni settanta[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1970 partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Sogno d'amore, al Cantagiro 1970 con Le braccia dell'amore e a Canzonissima con Sogno d'amore, Aranjuez Mon Amour e Vent'anni, con cui si classifica al primo posto e che diventa (con l'aggiunta dei puntini di sospensione) il titolo del suo nuovo album. Il brano raggiunge anche il primo posto nella classifica dei 45 giri per 8 settimane.
A 18 anni, nel 1970, gira Metello diretto da Mauro Bolognini, con cui esordisce nel cinema, su proposta del produttore Fausto Saraceni, che diede inizio alla sua carriera di attore. Interpreta poi il film "Incontro" con la regia di Piero Schivazappa accanto a Florinda Bolkan; "Cerca di capirmi" per la regia di Mariano Laurenti con Beba Loncar, "Il faro in capo al mondo" per la regia di Kevin Billington, accanto a star come Kirk Douglas, Yul Brynner, Samantha Eggar. Vince il "David di Donatello" e il "Premio Internazionale della Critica" per il film "Metello", e riceve il premio "La Maschera d'Argento".
Nel film per la tv La sciantosa per la regia di Alfredo Giannetti è accanto ad Anna Magnani. Nel 1971 ritorna a Canzonissima dove presenta prima Adagio veneziano (sulla musica del film Anonimo veneziano), poi Io e te (tema d'amore del film Metello) infine Via del Conservatorio, brano con cui arriva in finale e si posiziona al secondo posto. Partecipa anche all'Eurovision Song Contest con L'amore è un attimo; del brano vengono fatte versioni in francese, spagnolo e tedesco.
Viene pubblicato l'album Via del conservatorio. L'anno dopo, reduce dall'incontro con Anna Magnani che risvegliò in lui l'anima partenopea, incide il suo primo album dal vivo 'O surdato 'nnammurato con canzoni del repertorio classico napoletano, registrato dal vivo al Teatro Sistina di Roma per la regia teatrale di Vittorio De Sica e ripreso dalle telecamere della Rai. Partecipa di nuovo all'edizione '72 di Canzonissima con le canzoni Ti Ruberei, 'O Surdato 'nnammurato e bissando la vittoria con Erba di casa mia da cui l'omonimo album. Nel 1973 partecipa nuovamente all'Eurofestival con Chi sarà con te che verrà incisa anche in spagnolo. Parte per una tournée negli Stati Uniti e incide una cover di Frank Sinatra Amo ancora lei. Incide un nuovo album, Album di famiglia (1900-1960), raccolta di brani dal 1900 al 1960 che contiene la canzone di Umberto Bindi Il nostro concerto.
Nel 1974 per la regia teatrale di Mauro Bolognini registra al Teatro Valle di Roma uno spettacolo ripreso dalla televisione e da cui incide dal vivo l'album Napulammore. Prende parte all'ultima edizione di Canzonissima cantando i brani Immagina e Te voglio bene assaie e piazzandosi al secondo posto con Per una donna, che darà titolo al suo nuovo album. Nel 1975 è protagonista del film Salvo D'Acquisto per la regia di Romolo Guerrieri accanto a Enrico Maria Salerno e Lina Polito.
È protagonista del telefilm Una città in fondo alla strada per la regia di Mario Severino, con Marisa Merlini e Scilla Gabel. Nel 1976 incide l'album Meditazione con gli arrangiamenti di Eumir Deodato che contiene brani del repertorio classico. Realizza al Teatro Valle di Roma per la regia di Mauro Bolognini, da una poesia di Raffaele Viviani, Macchie 'e culore, da cui viene tratto un disco dal vivo e uno spettacolo televisivo. Nel 1977 realizza la prosa Il Valzer dei cani di L. N. Andreev, per la regia di Giuseppe Patroni Griffi con Romolo Valli. Nel 1978 registra l'album dedicato all'Odissea, La faccia del mare (arrangiamenti di Victor Bach). Nel 1979 è la volta del film La patata bollente con Renato Pozzetto ed Edwige Fenech. Ne La dodicesima notte... o quel che volete di William Shakespeare è con Monica Guerritore, regia di Giorgio De Lullo.
Anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1980 incontra il "Grande Maestro" Giorgio Strehler, al quale seguirà una tournée europea, lo spettacolo "L'anima buona di Sezuan" di Bertold Brecht per la regia di Strehler con Andrea Johansson, Renato De Carmine. Nel 1981 incide un'altra antologia di classici napoletani Passa lu tempo e lo munno s'avota. Nel 1982 costruisce per la regia di Gianfranco Mingozzi il film in due puntate La vela incantata con Monica Guerritore. Nel 1983 esordisce come funambolo e giocoliere nel musical Barnum scritto da Mark Bramble per la regia di Buddy Schwab ed Ennio Coltorti, con musiche di Cy Coleman e i testi italiani delle canzoni di Carla Vistarini, al fianco di Ottavia Piccolo.
Esce l'album Barnum tratto dallo spettacolo teatrale. Interpreta la prima serie de "I ragazzi di celluloide", la seconda nel 1985, per la regia di Sergio Sollima con Leo Gullotta. Nel 1984 è la volta di ...vanità dove interpreta brani del repertorio napoletano ripresi durante l'omonima trasmissione televisiva. Nel 1985 ancora cinema con Atto d'amore e Nata d'amore. Nel 1986 incontra il grande regista Maurizio Scaparro e realizza lo spettacolo teatrale "Varietà". Nel 1987 ne Lo scialo, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, è diretto da Franco Rossi con Eleonora Giorgi e Marisa Berenson.
È tra gli attori di L'ombra nera del Vesuvio, film in sei puntate, per la regia di Steno con Carlo Giuffré. Sempre per la regia di Maurizio Scaparro interpreta Pulcinella di Manlio Santanelli, tratto da un copione cinematografico di Roberto Rossellini. Vince il Premio Taormina Arte. Nel 1988 ritorna a Sanremo, dove vince con il brano Perdere l'amore; esce l'album che prende il nome dal successo sanremese e un altro tratto dalla commedia musicale Rinaldo in campo. Nel 1989 invece, dopo la vittoria a Sanremo incide l'album Un giorno bellissimo dove interpreta la canzone omonima, sigla di "Fantastico", che lo vede in veste di conduttore. Da quest'anno fino al 1991 darà vita alla miniserie tv Il Ricatto (1 e 2).
Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1992 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo con il brano Ti penso che sarà inserito nell'omonimo album, classificandosi al quinto posto. Nel 1993 Interpreta con la regia di Maurizio Scaparro lo spettacolo teatrale Teatro Excelsior con musiche originali di Antonio Sinagra. Nel 1995 è nuovamente al Festival con una canzone fuori dal suo repertorio tradizionale, La vestaglia, che precede di poco l'uscita dell'album Ranieri. Nel 1996 e nel 2002 doppia Quasimodo per i film d'animazione Disney Il gobbo di Notre Dame e Il gobbo di Notre Dame II. Nel 1997 ritorna nuovamente alla manifestazione con una canzone scritta da Gianni Togni, Ti parlerò d'amore, che anticipa la realizzazione dell'album Canzoni in corso che raccoglie brani di famosi cantautori italiani. Nel 1999 porta in scena il musical Hollywood - Ritratto di un divo con le musiche scritte da Gianni Togni e i testi di Guido Morrada di cui viene pubblicato un doppio album omonimo.
Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2001 Oggi o dimane, nel 2003 Nun è acqua (riproposte nel 2004 nel doppio cd Ranieri canta Napoli) e nel 2005 Accussì grande, una trilogia dei grandi classici napoletani che lo consacreranno definitivamente nella storia della canzone italiana. Il 16 ottobre 2002, Massimo Ranieri è stato nominato Ambasciatore di buona volontà dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO)[4].
Nel 2006 Canto perché non so nuotare...da 40 anni, il doppio album che festeggia i 40 anni di carriera, in uno sono raccolti i brani che lo hanno reso famoso e nell'altro le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Nel febbraio del 2007 esce il suo primo libro "Mia madre non voleva (autobiografia di Giovanni Calone, che sarei io)" per le edizioni Rizzoli.
Nel 2008 è regista del remake teatrale del film Poveri ma belli, prodotto dal teatro Sistina e Titanus con Bianca Guaccero, Michele Carfora, Antonello Angiolillo, Emy Bergamo, Francesca Colapietro, Maurizio Semeraro, Rhuna Barduagni, Daniele Arceri, Roberto D'urso, Nello Torlo, Davide Marrone, Matteo Pastore, Samuele Cavallo, Daniela Rapisarda, Azzurra Tassa, Eliana Tumminelli, Mara Mazzei, con le coreografie di Franco Miseria e con le musiche di Gianni Togni. Nel novembre 2009 riceve il premio De Sica per il teatro. A febbraio torna dopo 28 anni al festival di Sanremo con il brano “Che ne sai di me” di Giancarlo Bigazzi e Sirio Martelli duettando nella categoria nuove proposte con la cantante napoletana Barbara Gilbo.
Anni duemiladieci[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2010 ritorna in una sala registrazione, incidendo così due nuovi singoli (scritti da Carlo Mazzoni) inserendoli nel doppio CD con DVD Massimo Ranieri LIVE Dallo stadio Olimpico di Roma: Tutte le mie leggerezze e Ho bisogno di te. Il 17 agosto 2010 riceve a Lamezia Terme il "Riccio d'Argento" di Fatti di Musica 2010, 24ª edizione della rassegna del Miglior Live Italiano diretta da Ruggero Pegna per il "Miglior Live d'Autore dell'anno": Canto perché non so nuotare...da 40 anni per aver superato un milione di spettatori in 500 repliche. Su iniziativa del direttore di Raiuno Mauro Mazza, viene incaricato di dirigere e interpretare per la prima rete quattro commedie di Eduardo de Filippo. La prima, Filumena Marturano, va in onda il 30 novembre 2010; a essa sono seguite Napoli milionaria! (4 maggio 2011), Questi fantasmi! (16 novembre 2011) e Sabato, domenica e lunedì (1º maggio 2012).
In tutte le occasioni Ranieri è, oltre che regista, l'interprete principale. Nello spettacolo Canto perché non so nuotare...da 40 anni interpreta, oltre alle canzoni del suo repertorio, parecchi grandi successi di altri cantanti: Almeno tu nell'universo, Io che non vivo, Il cielo in una stanza, L'istrione... Ranieri stesso racconta che durante la tournée in America al seguito di Sergio Bruni gli fu proposto di firmare un contratto per un importante locale di Brooklyn ma, data la sua minore età, il progetto non poté andare in porto. Nel 2012 ha partecipato con Gianni Morandi al programma televisivo “Avevo un cuore che ti amava tanto“ trasmesso su Rai 1 in memoria di Mino Reitano, interpretando canzoni portate al successo dal cantante scomparso.[5]
Nel dicembre 2012 ha partecipato al programma televisivo I grandi della musica nello speciale in memoria di Domenico Modugno intitolato Penso che un Sogno così..., durante l'intera serata ha interpretato diversi successi di Modugno, nel finale il bis con Meraviglioso e in conclusione Nel blu dipinto di blu cantata col pubblico, con Lino Banfi e con il conduttore Massimo Giletti.[6] Il 25 dicembre 2012 su Rai 1, partecipa al Concerto di Natale ad Assisi diretto dal Maestro Premio Oscar Ennio Morricone, e interpreta Tu scendi dalle stelle nella versione intima napoletana e Quanno nascette ninno di Alfonso Maria de' Liguori. Sempre lo stesso giorno e sempre su Rai 1, prende parte nel programma Le nuvole in tributo a Fabrizio De André dove interpreta i brani La canzone di Marinella e Don Raffaè.
Il 30 aprile 2013 esegue, al Teatro Colosseo di Torino, la 700ª replica del suo spettacolo Canto perché non so nuotare...da 40 anni. Nel maggio del 2013 pubblica il live Sogno e son desto registrato durante l'ultimo tour con una scaletta ricca di omaggi a grandi cantautori.[7]. Il 28 agosto 2013 mentre si trova a Celano per il tour estivo del suo spettacolo Canto perché non so nuotare, in scena sabato 31 agosto, viene operato d'urgenza per un fastidioso problema intestinale. Dall'11 al 25 gennaio 2014 conduce su Rai 1, in diretta dallo studio 5 della Dear, il programma Sogno e son desto che ha ottenuto un buon successo di critica e di pubblico, al punto tale da ricevere un Oscar Tv. Il programma torna con una seconda edizione dal 13 settembre per tre puntate, sempre in prima serata su Rai 1, riconfermando il successo dell'edizione precedente, vincendo nuovamente un Oscar Tv.
Il 9 maggio 2015 è ospite al programma di Canale 5 Amici condotto da Maria De Filippi. La terza edizione del varietà di Rai 1 va in onda dal 16 gennaio 2016 per quattro appuntamenti sempre al sabato sera. Nell'ottobre del 2015 pubblica l'album “Malìa – Napoli 1950-1960” prodotto da Mauro Pagani nel quale interpreta dodici classici della canzone partenopea accompagnato da Enrico Rava e Stefano di Battista. Nel corso del 2015, quarant'anni dopo l'uccisione di Pier Paolo Pasolini, Ranieri interpreta quest'ultimo come protagonista del film di David Grieco La macchinazione: già in passato aveva ricevuto la stessa proposta per via soprattutto della somiglianza fisica con lo scrittore, il quale conoscendolo di persona ne era rimasto impressionato.
Il film, sugli ultimi giorni di vita di Pasolini e sul delitto secondo le più recenti inchieste, è uscito il 24 marzo 2016. Nel dicembre del 2016 esce Malìa, parte seconda accompagnato dal medesimo staff del precedente capitolo.[8] Il 19 maggio 2018, durante l'ospitata ad Amici, annuncia che dopo ben 24 anni è salito in sala di registrazione per lavorare e registrare un nuovo album di inediti con la produzione di Mauro Pagani[9] e Gino Vannelli. Tra gli autori del nuovo album ci saranno Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi con Franco Fasano, Pino Daniele ed Enzo Avitabile.[10]
L'ultimo album inedito in studio si chiamava Ranieri, il quale risale al Festival di Sanremo 1995 quando presentò il brano La vestaglia che arrivò al 15º posto. Il 1º ottobre 2018, quando è morto Charles Aznavour, in un'intervista all'Ansa ha comunicato che un paio di anni prima il cantautore francese gli lasciò un inedito da cantare e l'avrebbe potuto incidere nel nuovo album d'inediti con la musica già scritta e il testo da scrivere e lo potrebbe scrivere insieme a Marcello Marrocchi e Giampiero Artegiani (già autori di Perdere L'amore e La Vestaglia).[11] Il 3 gennaio 2019 durante un'intervista pubblicata sul Mattino svela il titolo dell'inedito di Pino Daniele: Core Furiente[12] che sarà incluso nel nuovo album d'inediti.
Anni duemilaventi[modifica | modifica wikitesto]
Il 5 febbraio 2020 Massimo Ranieri ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo, ha duettato con Tiziano Ferro il brano Perdere l'amore e ha cantato il brano inedito Mia ragione composto da Fabio Ilacqua e prodotto dal grande cantante, compositore e produttore Italo-Canadese Gino Vannelli. In un'intervista a Radio Incontro Terni disse che il suo nuovo album doveva uscire a Maggio ma a causa del Covid19 l'uscita dell'album è fissata per il 27 novembre 2020 con il titolo Qui e adesso.
Il 30 gennaio 2020 esce il film Odio l'estate del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, a cui prende parte in un cameo[13]. Nella colonna sonora del film vengono incluse anche delle sue canzoni.
Da giovedì 3 dicembre 2020 ha condotto su Rai 3 per 4 puntate il programma Qui e adesso che dà il titolo al nuovo album.
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Metello, regia di Mauro Bolognini (1970)
- Cerca di capirmi, regia di Mariano Laurenti (1970)
- Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
- Il faro in capo al mondo (The Light at the Edge of the World), regia di Kevin Billington (1971)
- Incontro, regia di Piero Schivazappa (1971)
- Imputazione di omicidio per uno studente, regia di Mauro Bolognini (1972)
- La cugina, regia di Aldo Lado (1974)
- Salvo D'Acquisto, regia di Romolo Guerrieri (1974)
- Con la rabbia agli occhi, regia di Antonio Margheriti (1976)
- L'ultima volta, regia di Aldo Lado (1976)
- La patata bollente, regia di Steno (1979)
- Habibi, amor mío, regia di Luis Gómez Valdivieso (1981)
- Priest of Love, regia di Christopher Miles (1981)
- L'ultima volta insieme, regia di Ninì Grassia (1981)
- Casta e pura, regia di Salvatore Samperi (1981)
- Il carabiniere, regia di Silvio Amadio (1981)
- Legati da tenera amicizia, regia di Alfredo Giannetti (1983)
- Volare!, regia di Vittorio De Sisti (1999)
- Fondali notturni, regia di Nino Russo (2000)
- Legami di famiglia, regia di Pietro Sagliocco (2002)
- Storia di guerra e d'amicizia, regia di Fabrizio Costa (2002)
- Le genre humain - 1ère partie: Les Parisiens, regia di Claude Lelouch (2004)
- Le courage d'aimer, regia di Claude Lelouch (2005)
- Civico zero, regia di Citto Maselli (2007)
- L'ultimo Pulcinella, regia di Maurizio Scaparro (2008)
- Ces amours-là, regia di Claude Lelouch (2010)
- Passione, regia di John Turturro (2010)
- La meravigliosa avventura di Antonio Franconi, regia di Luca Verdone (2011)
- Capitan Basilico 2, regia di Massimo Morini (2011)
- Scossa, episodio "Sciacalli", regia di Francesco Maselli (2011)
- La macchinazione, regia di David Grieco (2016)
- Riccardo va all'inferno, regia di Roberta Torre (2017)
- Odio l'estate, regia di Massimo Venier (2020)
- Mancino naturale, regia di Salvatore Allocca (2021)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Tre donne - La sciantosa - film TV (1971)
- Una città in fondo alla strada - miniserie TV, 5 episodi (1975)
- Storie della Camorra - miniserie TV, 1 episodio (1978)
- I ragazzi di celluloide - miniserie TV, 3 episodi (1981)
- La vela incantata - film TV (1982)
- All'ombra della grande quercia - miniserie TV, 4 episodi (1984)
- Nata d'amore - miniserie TV, 3 episodi (1984)
- I ragazzi di celluloide 2 - miniserie TV, 3 episodi (1984)
- Atto d'amore - film TV (1985)
- L'ombra nera del Vesuvio - miniserie TV, 4 episodi (1986)
- Lo scialo - miniserie TV, 3 episodi (1987)
- Rinaldo in campo - film TV (1989)
- Il ricatto - serie TV, 6 episodi (1989-1991)
- Il prezzo del denaro - film TV (1995)
- La casa dove abitava Corinne - film TV (1996)
- Angelo nero - film TV (1998)
- Ama il tuo nemico - film TV (1999)
- Un bacio nel buio - film TV (2000)
- Io ti salverò - film TV (2002)
- Storia di guerra e di amicizia - miniserie TV (2002)
- Camera Café - serie TV, 8 episodi (2004-2005)
- Operazione pilota - film TV (2007)
- Senza via d'uscita - Un amore spezzato - film TV (2007)
- Filumena Marturano - film TV (2010)
- Napoli milionaria - film TV (2011)
- Questi fantasmi - film TV (2011)
- Sabato, domenica e lunedì - film TV (2012)
Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]
- Nathan Lane in Piume di struzzo e Un topolino sotto sfratto
- Anthony Andrews in Romeo e Giulietta
- Quasimodo in Il gobbo di Notre Dame e Il gobbo di Notre Dame II
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- 1970 - Doppia coppia (Programma Nazionale)
- 1976 - Dal primo momento che ti ho visto (Rete 1)
- 1976 - Macchie 'e colore (Rete 1)
- 1978 - Massimo Ranieri: Quasi un autoritratto (Rete 2)
- 1989-1990 - Fantastico Cinema (Rai 1)
- 1990 - La televisione può attendere (Rai 1)
- 1991 - Splash - Un'estate al Massimo (Rai 1)
- 1992 - La festa della mamma (Rai 1)
- 1992 - E adesso tocca a te...mi raccomando (Rai 1)
- 1993 - La festa della mamma (Rai 1)
- 2001 - Siamo tutti invitati (citofonare Calone) (Rai 1)
- 2006 - Accussì grande (Canale 5)
- 2007 - Tutte donne tranne me (Rai 1)
- 2014 - Sogno e son desto (Rai 1)
- 2014 - Sogno e son desto 2 (Rai 1)
- 2016 - Sogno e son desto 3 (Rai 1)
- 2016 - Sarà Sanremo (Rai 1) Giudice
- 2020 - Qui e adesso (Rai 3)
Teatro[modifica | modifica wikitesto]
- Napoli chi resta e chi parte, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1976)
- In memoria di una signora amica, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1976)
- La dodicesima notte, regia di Valli e Giorgio De Lullo (1977)
- Il malato immaginario, regia di Valli e Giorgio De Lullo (1977)
- L'anima buona di Sezuan, regia di Giorgio Strehler (1980)
- Barnum, regia di Mark Bramble (1983)
- Varietà, regia di Maurizio Scaparro (1986)
- Pulcinella, regia di Maurizio Scaparro (1987)
- Rinaldo in campo, regia di Garinei e Giovannini (1988)
- Pulcinella, regia di Maurizio Scaparro (1990-91)
- Liolà, regia di Maurizio Scaparro (1991-92)
- Cantata di Natale, regia di Bruno Garofalo (1992)
- Teatro Excelsior, regia di Maurizio Scaparro (1993)
- L'isola degli schiavi, regia di Giorgio Strehler (1994)
- Le mille e una notte, regia di Maurizio Scaparro (1996)
- Hollywood - Ritratto di un divo, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1998)
- Il Grande Campione, regia di Giuseppe Patroni Griffi (2000)
- Oggi o dimane (2001)
- Nun è acqua (2003)
- Cavalleria rusticana e I pagliacci, regia di Massimo Ranieri (2003)
- L'elisir d'amore, regia di Massimo Ranieri (2005)
- Accussì grande (2005)
- La traviata, regia di Massimo Ranieri (2006)
- Tutte donne tranne me, regia di Massimo Ranieri (2007)
- Canto perché non so nuotare...da 40 anni, regia di Massimo Ranieri (2007)
- La Cenerentola, regia di Massimo Ranieri (2008)
- Polvere di Baghdad, regia di Maurizio Scaparro (2009)
- Canto perché non so nuotare... 500 repliche, regia di Massimo Ranieri (2011)
- L'opera da tre soldi, regia di Luca De Fusco (2011)
- Chi nun ten coraggio nun se cocca ch' 'è femmn belle, regia di Massimo Ranieri (2011)
- Raffaele Viviani Varietà, regia di Maurizio Scaparro (2012)
- Sogno e son desto, regia di Massimo Ranieri (2013)
- Riccardo III, regia di Massimo Ranieri (2013)
- Sogno e son desto... In viaggio regia di Massimo Ranieri (2016)
- Teatro Del Porto: Tratto da Scalo Marittimo e Caffè Di Notte e Giorno. Versi Prosa e Musica di Raffaele Viviani, regia di Maurizio Scaparro (2016)
- Jazz-Malia Napoletana: Napoli 1950-1960, regia di Massimo Ranieri (2017)
- Sogno e son desto 400 volte, regia di Massimo Ranieri (2018)
- Il gabbiano di Anton Céchov, regia di Giancarlo Sepe (2019)
- Malia Notti Splendenti, regia di Massimo Ranieri (2019)
- Sogno e son desto 500 volte, regia di Massimo Ranieri (2020)
- Sogno e son desto - Oggi è un altro giorno, regia di Massimo Ranieri (2020)
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1968: 7º con la canzone Da bambino
- 1969: 10º con la canzone Quando l'amore diventa poesia
- 1988: 1º con la canzone Perdere l'amore
- 1992: 5º con la canzone Ti penso
- 1995: 15º con la canzone La vestaglia
- 1997: 9º con la canzone Ti parlerò d'amore
- 1969: 3º con la canzone Se bruciasse la città
- 1970: 1º con la canzone Vent'anni
- 1971: 2º con la canzone Via del conservatorio
- 1972: 1º con la canzone Erba di casa mia
- 1974: 2º con la canzone Per una donna
- 1970: David Speciale
- 1970: Attore rivelazione per il film Metello
- Altri riconoscimenti
- 2008: Premio Vittorio De Sica
- 2010: Premio Napoletano-Eccellente nel mondo
- 2010: Premio Beato Angelico
- 2011: Targa nella Strada del Festival di Sanremo in Via Matteotti a Sanremo, per il brano Perdere l'amore
- 2014: Premio Regia Televisiva nella categoria Top Ten con Sogno e son desto
- 2015: Premio Regia Televisiva nella categoria Top Ten con Sogno e son desto 2
- 2019: Premio speciale Città di Sorrento in occasione del Premio Biagio Agnes
- 2019: Premio Faraglioni
Opere benefiche[modifica | modifica wikitesto]
- Viene nominato ambasciatore della FAO dal 2002.
- Sostenitore di Operation Smile dal 2007.
- Nel 2008 viene nominato ambasciatore di Pace della Confederazione Internazionale dei Cavalieri Crociati di Malta d'Italia.
- Ha partecipato alla canzone Domani 21/04.2009, canzone dedicata alla tragedia dell'Abruzzo e il ricavato della vendita destinato a ricostruire il conservatorio e il teatro de L'Aquila.
- Nel 2013 incide la canzone Come puoi, assai gradita dalla Chiesa brasiliana per la Giornata Mondiale della Gioventù. Progetto benefico dei fratelli calabresi Maurizio e Piero Scicchitano, l'opera è dedicata a Papa Francesco.
- Nel 2019 ha partecipato alla canzone "C'è da fare", un progetto per raccogliere fondi per la comunità di Genova colpita dal crollo del ponte Morandi.
Impegno politico[modifica | modifica wikitesto]
Per tutti gli anni novanta è il primo firmatario degli appelli al voto per Rifondazione Comunista e nel maggio 2009 ha aderito all'appello a votare la lista unitaria comunista (PRC, PdCI e Socialismo 2000) insieme con altri personaggi pubblici.[14]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Massimo Ranieri, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- ^ http://www.rockol.it/news-52902/comunicato-stampa-nuovo-tour-per-massimo-ranieri
- ^ Gigi Vesigna, Sorprese VIP, in Oggi, 5 giugno 2013, p. 74-80.
- ^ FAO, su fao.org.
- ^ «Avevo un cuore che ti amava tanto», su rumors.blog.rai.it. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).
- ^ Penso che un Sogno così: Serata omaggio a Domenico Modugno
- ^ My Way.com
- ^ My Way - Il nuovo album di Massimo Ranieri, su my-way-online.blogspot.it.
- ^ Massimo Ranieri e la rivelazione ad Amici 17: “dopo 24 anni esce un album di inediti”
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ Aldo, Giovanni e Giacomo presentano il nuovo film "Odio l’estate", su TV Sorrisi e Canzoni, 30 gennaio 2020. URL consultato il 2 febbraio 2020.
- ^ Un'altra Europa
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Ranieri, Massimo, di Enzo Giannelli, pagg. 1433-1435
- Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Massimo Ranieri, pag. 864
- Massimo Ranieri, Mia madre non voleva (autobiografia di Giovanni Calone, che sarei io), edizione Rizzoli (2007)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Massimo Ranieri
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massimo Ranieri
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su massimoranieri.it.
- Massimo Ranieri, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Massimo Ranieri, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Massimo Ranieri, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Massimo Ranieri, su genius.com.
- Massimo Ranieri, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Massimo Ranieri, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Massimo Ranieri, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Massimo Ranieri, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50408259 · ISNI (EN) 0000 0003 6865 1224 · SBN IT\ICCU\CFIV\139474 · Europeana agent/base/82066 · LCCN (EN) no98019895 · GND (DE) 133155285 · BNF (FR) cb13938571k (data) · BNE (ES) XX894383 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no98019895 |
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