Giovanni Andrea Donducci

Giovanni Andrea Donducci, detto il Mastelletta (Bologna, 14 febbraio 1575 – 1655), è stato un pittore italiano barocco appartenente alla scuola bolognese di pittura.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato da una famiglia piccolo borghese - il padre era un piccolo artigiano, fabbricante di mastelli - compie il proprio apprendistato presso l'accademia dei Carracci, assieme a Domenico Zampieri (detto il Domenichino), a Lucio Massari e, probabilmente, anche a Francesco Albani.
Tra il 1613 ed i 1614 contribuirà alla decorazione dalla cappella dedicata a San Domenico, presso la Basilica di San Domenico a Bologna; in questa occasione dipingerà, sulla facciata di destra, Il miracolo dei quaranta annegati (1613), mentre su quella di sinistra affrescherà la Resurrezione del giovane Napoleone Orsini (1614). Inoltre, il Danducci, ha affrescato i santi patroni di Bologna - San Procolo, San Petronio, San Floriano e San Francesco - nella cupola del Duomo della città. La sua ultima opera documentata (1639) è la pala d'altare della "Madonna del Giglio" nella chiesa di San Pietro a Reggio Emilia.
Altre opere[modifica | modifica wikitesto]
- Elemosina di una Santa (1610 - 1612), olio su tela, Pinacoteca Nazionale di Bologna
- Gesù Cristo servito dagli angeli (1615 - 1617), olio su tela, conservato presso la sagrestia della chiesa di Santa Maria di Galliera, Bologna
- Deposizione di Cristo, Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena
- San Cristoforo, Museo diocesano di Carpi
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
Il pittore Giovanni Maria Tamburini (Bologna, 1553 - 1612) si attribuì lo pseudonimo di pseudo-Mastelletta.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (fr-en) Questo articolo è stato parzialmente tradotto dalle voci francese ed inglese corrispondenti.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Anna Coliva, DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 41, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992. URL consultato il 2 aprile 2015.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 45100769 · ISNI (EN) 0000 0000 6677 1124 · Europeana agent/base/160545 · LCCN (EN) nr2002007837 · GND (DE) 118914529 · ULAN (EN) 500024427 · CERL cnp00542187 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr2002007837 |
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