Giovanni Agnelli (azienda)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Giovanni Agnelli e C. S.A.p.A.)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Agnelli
Il Gruppo Agnelli
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Altri statiBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaBesloten vennootschap
Fondazione22 novembre 1984[1] a Torino
Fondata daGianni Agnelli
Sede principaleAmsterdam
ControllateExor
Persone chiaveJohn Elkann (presidente) e (amministratore delegato)
Alessandro Nasi (vicepresidente)
Settore
Utile netto105 milioni[2] (2014)

Giovanni Agnelli B.V. (originariamente Giovanni Agnelli S.r.l., poi Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az.) è una società italiana di diritto olandese nata nel 1984[1] come società a responsabilità limitata[3] e trasformatasi nel 1987 in società in accomandita per azioni[4], fondata da Gianni Agnelli ed attualmente posseduta da circa cento membri delle famiglie Agnelli e Nasi, discendenti del senatore Giovanni Agnelli, uno dei fondatori della FIAT.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984[1] la società nasce a Torino come una società a responsabilità limitata, la Giovanni Agnelli S.r.l., creata da Gianni Agnelli per collocare la quota maggioritaria dell'Istituto Finanziario Industriale, la holding finanziaria che controllava la FIAT[3].

Nel 1987 la Giovanni Agnelli S.r.l. viene trasformata in una società in accomandita per azioni[6], la Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az.: i soci accomandatari sono i fratelli Gianni ed Umberto Agnelli, il loro cugino Giovanni Nasi, l'allora amministratore delegato della FIAT Cesare Romiti e l'allora amministratore delegato dell'IFI Gianluigi Gabetti, e soci accomandanti l'avvocato Franzo Grande Stevens e quasi tutto il resto della famiglia Agnelli[3]. Con questa operazione il 70% dei titoli ordinari dell'IFI viene collocato nella nuova società in accomandita per azioni, che diventa la cassaforte della famiglia Agnelli[3].

Secondo lo statuto il comando della società in accomandita per azioni era in mano a Gianni Agnelli e, se egli non fosse più stato socio accomandatario, sarebbe dovuto passare al numero due, Giovanni Nasi[3] che però morì nel 1995. Nella sua costituzione, inoltre, il fondatore Gianni Agnelli raccomanda che: "È auspicabile che i futuri accomandatari siano ricercati nell'ambito della famiglia; naturalmente fra coloro delle nuove generazioni che si siano distinti per operosità e per talento e raccolgano la fiducia della maggior parte dei soci"[6].

Così nel 2003 quando Gianni Agnelli muore, viene designato nuovo presidente il fratello Umberto Agnelli. Alla scomparsa di Umberto dell'anno seguente, gli subentra Gianluigi Gabetti[7]. Nel 2010 Gabetti lascia e diventa nuovo presidente John Elkann, nipote di Gianni Agnelli[8].

Nel 2016 viene trasferita la sede legale da Torino ad Amsterdam con la trasformazione della società, secondo il diritto societario olandese, in una besloten vennootschap con il nome Giovanni Agnelli B.V.

Azionariato[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente nell'azionariato della società possono essere individuate le seguenti dinastie[9]:

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Visura ordinaria Giovanni Agnelli e C. Società in Accomandita per Azioni (PDF) [collegamento interrotto], su poloeco.unica.it, CCIAA di Torino, 16 ottobre 2007. URL consultato il 29 maggio 2013.
  2. ^ Finanza/ Giovanni Agnelli & C: La Sapaz degli Agnelli fa il pieno di utili, in ilsole24ore, 3 settembre 2015. URL consultato il 3 marzo 2016.
  3. ^ a b c d e Agnelli guiderà l'impero con una superfinanziaria, in la Repubblica, 3 maggio 1987. URL consultato il 28 maggio 2013.
  4. ^ La Nostra Storia, su exor.com, Exor. URL consultato il 27 maggio 2013.
  5. ^ (EN) Bloomberg L.P., Company Overview of Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az., su Bloomberg.com. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  6. ^ a b La cassaforte Agnelli e il sogno dell'Avvocato, in Il Sole 24 ORE, 16 maggio 2010. URL consultato il 28 maggio 2013.
  7. ^ Fiat, è Montezemolo il nuovo presidente, in Panorama, 31 maggio 2004. URL consultato il 15 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2016).
  8. ^ Gruppo Agnelli, Gabetti: “A maggio lascio presidenza dell'accomandita a John Elkann”, in Blitz Quotidiano, 9 aprile 2010. URL consultato il 28 maggio 2013.
  9. ^ Come cambiano gli equilibri di potere in casa Agnelli-Elkann, Il Sole 24 ORE, 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]