Giorgio Manganelli

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«Mi applicai, per puro amore della materia e dei suoi effimeri portatori, alla elaborazione di malattie che fossero rispetto alla morte aditi e corridoi, atrii, anticamere fastose, vestiboli; coltivai la mira di fare del morire grazie ad opportuni affanni del corpo un itinerario interminabile e sacro […].»

Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922Roma, 28 maggio 1990) è stato uno scrittore, traduttore, giornalista, critico letterario italiano, nonché uno dei teorici più coerenti della neoavanguardia.

Cenni biografici

Nato a Milano, aveva però genitori di origini parmensi. La madre Amelia Censi faceva la maestra, il padre, di origini umili, riuscì a diventare procuratore di borsa. E Giorgio aveva un fratello più grande, Fiorenzo, che sarà ingegnere.

Laureatosi in Lettere presso l'Università di Pavia, dove fu allievo di Vittorio Beonio Brocchieri, insegnò per qualche anno alle scuole medie superiori e fu in seguito assistente di letteratura inglese presso la Facoltà di Magistero dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Si dimise poi dall'incarico nel 1971.

Sposò nel 1946 Fausta Chiaruttini (che aveva dovuto cambiato cognome, in realtà si chiamava Preschern[1]), matrimonio faticoso e breve da cui nacque nel 1947 la figlia Lietta, che fu cresciuta dai nonni.

Quando Manganelli si trasferì a Roma nel 1953 collaborò anche con la RAI, dove lavorò a lungo (soprattutto al terzo canale radio), ideando e scrivendo (con Umberto Eco, Alberto Arbasino, Guido Ceronetti, Italo Calvino, Vittorio Sermonti e altri) per esempio Le interviste impossibili. A Roma iniziò anche una terapia di psicoanalisi junghiana con Ernst Bernhard.

Prese parte attivamente agli incontri del Gruppo 63 e fu tra i redattori di «Grammatica». Collaborò con numerosi quotidiani come «Il Giorno», «La Stampa», «Il Corriere della Sera», «Il Messaggero», e a vari settimanali («L'espresso», «Il Mondo», «L'Europeo», «Epoca») e mensili («FMR»).

Fu consulente editoriale delle case editrici Mondadori, Einaudi, Adelphi (dove seguì il suo fondatore Luciano Foà quando lasciò in polemica l'Einaudi), Garzanti e Feltrinelli, e nel 1987 fondò e diresse, con Dante Isella, la Fondazione Pietro Bembo. Fu anche traduttore accurato e molto prolifico e, tra gli altri, tradusse O. Henry, soprannome di William Sidney Porter (Memorie di un cane giallo, 1962), Frederick Spencer Chapman (La giungla è neutrale, 1952), tutti i racconti di T. S. Eliot (oltre che Appunti per una definizione della cultura, 1952), Edgar Allan Poe, Henry James (Fiducia, 1946), Tom Hanlin (Una volta sola nella vita, 1947); Eric Ambler (L'eredità Schirmer, 1965 e La frontiera proibita, uscita nel 1997); Ronald Firbank (Il cardinal Pirelli, 1964); George Gordon Byron (Manfred e Lettere italiane, 1985) ecc.

Autore di numerose opere dalla prosa elaborata e complessa, che oscilla spesso tra il racconto-visione e il trattato, Manganelli affermò nella sua Letteratura come menzogna del 1967 che il compito della letteratura è quello di trasformare la realtà in menzogna, in scandalo e in mistificazione, risolta in un puro gioco di forme, attraverso le quali la scrittura diventa contestazione. Nelle opere di Manganelli la parodia e il sarcasmo si esercitano in forme letterarie raffinate e funamboliche.

Le sue numerose interviste sono state raccolte nel 2001 a cura di Roberto Deidier, con il titolo La penombra mentale (vedi Bibliografia). La sua opera poetica è stata publicata sotto il titolo di Poesie, a cura e con uno scritto di Daniele Piccini da Crocetti nel 2006.

Dedicò anche numerosi saggi critici alla letteratura italiana e straniera ed operò riscritture e riletture di classici. Tra gli autori che si trovò a introdurre (oltre ai citati tra i tradotti), Marco Polo, "Il Novellino", Giovanni Della Casa, la "Novella del Grasso legnaiuolo", Torquato Accetto, Esopo, "Le mille e una notte", Thomas de Quincey, Pelham Grenville Wodehouse, Walter Scott, Walt Whitman, Edwin Abbott Abbott, Alexandre Dumas, Mark Twain, Robert Louis Stevenson, Jerome Kapla Jerome, Ivy Compton-Burnett, Christopher Isherwood, Bernard Malamud, Vladimir Nabokov e, tra i contemporanei Ennio Flaiano, Giuseppe Bonaviri, Alda Merini, Sebastiano Vassalli, Giulia Niccolai ecc.

Opere

Fra i racconti-visione e il trattato egli scrisse: Hilarotragoedia nel 1964, Nuovo commento nel 1969, Sconclusione nel 1976, Amore nel 1981, Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi nel 1982, Dall'inferno nel 1985, Rumori o voci nel 1987, Encomio del tiranno scritto all'unico scopo di fare dei soldi nel 1990, La notte (postumo, a cura di Salvatore Silvano Nigro, 1996), tutti in corso di pubblicazione da Adelphi.

Fra i racconti fantastici: Agli dèi ulteriori nel 1972, Centuria nel 1979, Tutti gli errori nel 1986 e Il presepio (1992, postumo, a cura di Ebe Flamini)

Fra i dialoghi: A e B nel 1975.

I saggi critici sono stati raccolti in: La letteratura come menzogna, 1967 e Laboriose inezie, 1986, e Il rumore sottile della prosa (1994, a cura di Paola Italia); mentre in Angosce di stile, 1981, sono comprese le prefazioni e in Lunario dell'orfano sannita, 1973, e in Improvvisi per macchina da scrivere, 1989, viene raccolta una scelta dei corsivi e degli articoli di costume. Postumi sono stati raccolti anche i saggi sulla cultura statunitense in De America (a cura di Luca Scarlini, 1998) e sulla cultura fantastica in UFO e altri oggetti non identificati 1972-90 (a cura di Graziella Pulce, con introduzione di Raffaele Manica, 2003).

Gli scritti di critica d'arte apparsi sulla rivista «FMR» (edita da Franco Maria Ricci) sono stati raccolti, nel 1987, in Salons, anche questo presso Adelphi, mentre tutti i testi per il teatro (con una teatrografia) li ha curati Luca Scarlini per Bompiani nel 2008, con il titolo Tragedie da leggere.

Tra la riscrittura dei classici: Otello in Cassio governa a Cipro nel 1977 e Pinocchio in Pinocchio: un libro parallelo, rispettivamente da Shakespeare e Collodi.

Anche le sue note di viaggio e i reportage sono raccolti in Cina e altri orienti, 1974, Esperimento con l'India, 1975, L'infinita trama di Allah. Viaggi nell'Islam, 1973-1987 (2002, a cura di Graziella Pulce), L'isola pianeta e altri settentrioni (2006, a cura di Andrea Cortellessa, che ha pure raccolto i reportage italiani in La favola pitagorica, 2005) ecc.

In Antologia privata Manganelli ha raccolto e pubblicato, nel 1989, la sua produzione narrativa e critica.

La sua tesi di laurea, Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano l'ha invece pubblicata, a cura di Paolo Napoli, nel 1999 Quodlibet.

Nel 2007 è anche uscito Mammifero italiano, a cura di Marco Belpoliti, raccolta di corsivi apparsi su varie testate, principalmente il «Corriere della Sera» e «L'espresso», tra il 1972 e il 1989 [2].

Note

  1. ^ come dice la figlia nel Dossier de «Il caffè illustrato» n. 1, 2001
  2. ^ Libri/ Giorgio Manganelli: Mammifero italiano - Il Sole 24 ORE

Bibliografia

  • Angelo Guglielmi, L'inferno linguistico in Manganelli, in «Il Verri», n. 14, 1964.
  • Italo Calvino, Notizia su Giorgio Manganelli, «Il Menabò», n. 8, 1965, pp. 102-05
  • Italo Calvino, Lettera a Manganelli, in Giorgio Manganelli, Nuovo commento, Milano: Adelphi, 1993, pp. 147-153
  • Maria Corti, Gli infiniti possibili di Manganelli, in «Alfabeta», I, 1, poi in Alfabeta 1979-1988. Antologia della rivista, Milano: Bompiani, 1996, pp. 77-83
  • Gianfranco Galliano, Letteratura e cultura in Giorgio Manganelli, Firenze: Firenze libri, 1986
  • Graziella Pulce, Lettura d'autore. Conversazioni di critica e letteratura con Giorgio Manganelli, Pietro Citati e Alberto Arbasino, Roma: Bulzoni, 1988
  • Ludovica Kock, La palude, indecorosa preghiera, in «La Rivista dei libri», novembre 1991, pp. 37-40
  • Graziella Pulce, Bibliografia degli scritti di Giorgio Manganelli, Firenze: Titivillus, 1996 (pregevole ma purtroppo datata, perché molti inediti sono usciti dopo)
  • Mattia Cavadini, La luce nera: teoria e prassi nella scrittura di Giorgio Manganelli, Milano: Bompiani, 1997 ISBN 8845230384
  • Ugo Cornia, «Mio padre non solo era inutile, ma anche dannoso». Intervista a Lietta Manganelli, in Giorgio Manganelli, Il delitto rende ma è difficile, Milano: Comix, 1997 pp. 209-217
  • Maurizio De Benedictis, Manganelli e la finzione, Roma: Lithos, 1998
  • Aldo Tagliaferri, Intorno alla genesi dell’«Hilarotragoedia» di Giorgio Manganelli, in «Il Verri», n. 6, 1998, pp. 25-32
  • Viola Papetti (a cura di), Le foglie messaggere: scritti in onore di Giorgio Manganelli, Roma: Editori Riuniti, 2000 ISBN 8835949149 (scritti di Giorgio Manganelli, Alfredo Giuliani, Michele Mari, Lietta Manganelli, Giorgio Agamben, Mattia Cavadini, Graziella Pulce, Roberto Deidier, Salvatore Silvano Nigro, Ginevra Bompiani, Marco Belpoliti, Mariarosa Bricchi, Giovanna Sandri, Grazia Menechella, Raffaele Manica, Maria Carla Papini, Anna Trocchi, Viola Papetti, Alice Vollenweider, Giulia Niccolai, Daniele Pieroni, Giovanna Terranova, Andrea Cortellessa e Emanuele Trevi)
  • Silvia Pegoraro, Il fool degli inferi: spazio e immagine in Giorgio Manganelli, Roma: Bulzoni, 2000 ISBN 8883195248
  • Paolo Terni, Giorgio Manganelli, ascoltatore maniacale, Palermo: Sellerio, 2001 ISBN 8838916357
  • Emanuele Trevi, Come si diventa uno scrittore: lo spazio psichico di Giorgio Manganelli, in Giorgio Manganelli, Il vescovo e il ciarlatano. Inconscio, casi clinici, psicologia del profondo. Scritti 1969-87, Roma: Quiritta, 2001, pp. 87-104
  • Ermanno Cavazzoni, Dossier Manganelli, in «Il caffè illustrato», n. 1, giugno-luglio 2001, pp. 32-55 (con scritti di Giorgio Manganelli, Lietta Manganelli e Michele Mari)
  • Giorgio Manganelli, La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-90, a cura di Roberto Deidier, Roma: Editori Riuniti, 2001 (scritti e conversazioni con Roberto Deidier, Lucia Drudi Demby, Eugenio Battisti, Guido Ceronetti, Paolo Ruffilli, Laura Lilli, Daniele Del Giudice, Mighela Sebastiana, Stefano Giovanardi, Enrico Regazzoni, Carlo Rafele, Ludovica Ripa di Meana, Giovanni Arpino, Camilla Cederna, Livia Giustolisi, Giulia Massari, Antonio Gnoli, Salvatore Taverna, Lea Vergine, Elisabetta Rasy, Giulio Nascimbeni, Antonio Debenedetti, Patrick Mauries, Clotilde Izzo, Sandra Petrignani, Mirella Serri, Angelo Guglielmi, Alberto Moravia, Roberto Pazzi, Edoardo Sanguineti, Antonio Tabucchi, Pier Vittorio Tondelli, Eva Maek-Gérard, Guido Almansi, Serena Zoli, Maria Esther Vázquez, Mario Fortunato, Paola Dècina Lombardi, Nicola Fano e Caterina Cardona)
  • Grazia Menechella, Il felice vanverare: ironia e parodia nell'opera narrativa di Giorgio Manganelli, Ravenna: Longo, 2002 ISBN 888063318X
  • Marco Paolone, Il cavaliere immaginale: saggi su Giorgio Manganelli, Roma: Carocci, 2002 ISBN 884302373X
  • Mariarosa Bricchi, Manganelli e la menzogna. Notizie su «Hilarotragoedia» con testi inediti, Novara: Interlinea, 2002
  • Costruire ricordi: ventisei lettere di Giorgio Manganelli e una memoria di Giovanna Sandri, a cura di Graziella Pulce, Milano: Archinto, 2003 ISBN 8877683775
  • Graziella Pulce, Giorgio Manganelli: figure e sistema, Grassina: Le Monnier università, 2004 ISBN 8800860788
  • Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa (a cura di), Giorgio ManganelliRiga» n. 25), Milano: Marcos y Marcos, 2006 ISBN 8871684370
  • Giuditta Isotti Rosowsky, Giorgio Manganelli: una scrittura dell'eccesso, Roma: Bulzoni, 2007 ISBN 9788878702486
  • Mirko Zilahi De' Gyurgyokai, Vademecum manganelliano: psicoanalisi, linguaggio, letteratura e menzogna in Giorgio Manganelli, Roma: Aracne, 2008 ISBN 9788854818217
  • Massimiliano Borelli, Grammatica e politica della rovina in Giorgio Manganelli, Roma: Aracne, 2009 ISBN 9788854824669
  • Album fotografico di Giorgio Manganelli. Racconto biografico di Lietta Manganelli, a cura di Ermanno Cavazzoni, Macerata: Quodlibet, 2010 ISBN 9788874623136.

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