Giorgio Lotti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giorgio Lotti (Milano, 14 gennaio 1937) è un fotoreporter italiano, tra i più noti del suo Paese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato a fotografare nel 1954. Ha collaborato con quotidiani e riviste come La Notte, Milano Sera, Il Mondo, per poi approdare al francese Paris Match. Nel 1964 è entrato nello staff di Epoca e qui ha lavorato fino al 1997, anno di chiusura del giornale, quando è passato a Panorama, col quale ha collaborato fino al 2002. Nel 1973 si afferma in Cina per il suo ritratto a Zhou Enlai, Primo Ministro Cinese.[1]

Nel 1979 in occasione della manifestazione "Venezia 79 la fotografia", patrocinata dall'Unesco, tiene un corso di foto giornalismo.[2]

Sue immagini sono conservate in musei di tutto il mondo, tra i quali Victoria and Albert Museum di Londra, Cabinet des estampes di Parigi, University of Photojournalism Columbia di New York.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1971: Premio Prora per denuncia dell'inquinamento
  • 1973: The World Understanding Award, University of Photojournalism Columbia

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo Manzù in una foto di Giorgio Lotti
  • 1966-1967: Firenze alluvionata e Mare
  • 1968: Venezia Muore
  • 1972: Inquinamento in Italia e Il Duomo Avvelenato
  • 1973-1981: Cina
  • 1975: Donna e sole
  • 1977: Il Teatro alla Scala
  • 1980: Balletto
  • 1981: Terremoto in Irpinia
  • 1982: LuceMare
  • 2019: Cina Cina Cina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Lotti: quando la fotografia entra nella storia., su www3.varesenews.it. URL consultato il 10 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
  2. ^ [1]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I grandi fotografi. Giorgio Lotti, Gruppo Editoriale Fabbri, Milano, 1983.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44895936 · ISNI (EN0000 0001 1632 274X · SBN CFIV056732 · LCCN (ENn79124585 · GND (DE121842347 · BNF (FRcb126217660 (data) · J9U (ENHE987007276060905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79124585