Gino Volpe

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Gino Volpe
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Folk
Pop
Periodo di attività musicale1961 – 2020 (fine attività per decesso improvviso.)
EtichettaVis Radio, RCA Italiana, King Universal, Fonit/Cetra, Voce del Padrone, Phonotype Record, Presence, Diskos (jugoslavia)
Album pubblicati50
Studio10
Live3

Gino Volpe (Marsico Nuovo, 22 marzo 1943Villa d'Agri di Marsicovetere, 20 marzo 2020[1]) è stato un cantautore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Intraprese gli studi presso il conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli e successivamente presso il conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, diplomandosi in composizione, strumentazione orchestrale e direzione di coro[senza fonte]; iniziò la carriera professionale componendo ed interpretando canzoni ed esibendosi con un suo gruppo, I Compagnoni, fino ad ottenere un contratto discografico con la Vis Radio. Successivamente venne scritturato, in ordine di tempo, da R.C.A., Fonit/Cetra - King Universal - Voce del Padrone - Phonotype Record - Presence - Diskos (Jugoslavia), in qualità di cantautore, musicista, arrangiatore e direttore d'orchestra. Professore ordinario presso il Ministero della Pubblica Istruzione, consulente universitario sugli usi costumi e tradizioni popolari del sud Italia.[senza fonte]

Partecipò al Cantagiro 1966 con Un bacio ancora... Arrivederci, scritta dallo stesso Volpe insieme a Giovanni Langone.

Dopo molti dischi cambiò genere, avvicinandosi al folk/pop

A partire dagli anni '80 si dedicò anche all'organizzazione di festival e manifestazioni musicali in Basilicata, come il Disco D'Oro - Festival Nazionale della Musica e dello Spettacolo in Basilicata, ideato e diretto dallo stesso Volpe. Si è distinto, in primis, come autore di eccellenza, coreografo e regista di spettacoli di varietà, musica leggera e classica.[senza fonte]

È morto il 20 marzo 2020, due giorni prima del 77º compleanno, nella sua abitazione di Marsicovetere, stroncato da un improvviso malore.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nunzio Lusso, Almanacco della canzone, a cura di Toni Bonavita, Roma, Trevi editore, 1969, p. 269.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]