Gilles Pécout

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gilles Pécout
Gilles Pécout al Forum France Culture Histoire, nel 2015

Ambasciatore di Francia in Austria
In carica
Inizio mandato2020

Dati generali
Titolo di studiodottorato di ricerca in storia contemporanea
UniversitàÉcole normale supérieure di Parigi
ProfessioneProfessore universitario e Diplomatico

Gilles Pécout (Marsiglia, 2 dicembre 1961) è uno storico e diplomatico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato all'École normale supérieure di Parigi, presso la quale è stato anche professore e direttore del Dipartimento di Storia.[1]

Ha iniziato le sue ricerche sulle forme di politicizzazione nell'Italia centrale del XIX secolo sotto la direzione di Maurice Agulhon, che ha avuto una forte influenza sul suo approccio ai fatti storici. Nel 1990 è entrato a far parte dell'École française de Rome, dove ha proseguito il suo lavoro sull'affermazione del socialismo nei comuni rurali intorno a Firenze, in Toscana, alla fine del XIX secolo. Nel 1992 ha difeso la sua tesi di dottorato, diretta da Pierre Milza, dal titolo L'entrée en politique des campagnes toscanes de l'Unité au début du vingtième siècle : essai de reconstitution du processus de politisation du monde paysan dans la province de Florence, 1859-1912.[2]

Detiene la cattedra di Storia politica e culturale dell'Italia e dell'Europa mediterranea del XIX secolo presso la Sorbona.[3]

È noto al grande pubblico italiano grazie alla sua partecipazione nelle trasmissioni televisive RAI3 Il tempo e la storia e nel successore Passato e presente, di cui è anche membro del Comitato scientifico[4][5]. Fino al 2022 è stato membro del Consiglio scientifico dell'Istituto Treccani per il settore della Storia contemporanea.[6]

Il 3 giugno 2014, Gilles Pécout è stato nominato rettore dell'Accademia di Nancy-Metz.[7] Il 15 settembre 2016 è stato nominato rettore della Regione accademica Île-de-France e rettore dell'Accademia di Parigi[8]. Da settembre 2020 è Ambasciatore di Francia in Austria[9].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922) (Naissance de l'Italie contemporaine, 1770-1922), Bruno Mondadori, 2011, ISBN 9788861596153
  • (FR) Curatore: Penser les frontières de l'Europe du XIXe au XXIe siècle, PUF, 2004
  • (FR) Atlas de l'histoire de France, Autrement, 2007
  • Gilles Pécout e Pier Luigi Ballini (a cura di), Scuola e nazione in Italia e in Francia nell'Ottocento: modelli, pratiche, eredità: nuovi percorsi di ricerca comparata, Istituto veneto di scienze,lettere ed arti, 2007, ISBN 978-88-88143-89-7.
  • (FR) Grand Atlas de l'Histoire de France, sotto la direzione di Jean Boutier, con Olivier Guyotjeannin, Autrement, 2011

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine nazionale al merito - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 2 giugno 2009[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) L'Annuaire a ULM, su archicubes.ens.fr. URL consultato l'8 ottobre 2022.
  2. ^ (FR) Tesi di dottorato - Gilles Pécout - L'entrée en politique des campagnes toscanes de l'Unité au début du vingtième siècle, su theses.fr. URL consultato il 6 ottobre 2022.
  3. ^ (FR) Institut d’histoire moderne et contemporaine - Gilles Pécout, su ihmc.ens.fr. URL consultato l'8 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2022).
  4. ^ Passato e Presente - Il 1848 e la Repubblica Romana, su Rai Storia. URL consultato l'8 ottobre 2022.
  5. ^ Passato e presente - La battaglia di Solferino, su Rai Storia. URL consultato l'8 ottobre 2022.
  6. ^ Treccani - Organi Sociali, su Treccani. URL consultato il 17 luglio 2023 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2022).
  7. ^ (FR) Gilles Pécout nommé recteur de Nancy-Metz, su touteduc.fr. URL consultato il 6 ottobre 2022.
  8. ^ Décret du 15 septembre 2016 portant nomination d’un recteur su Legifrance
  9. ^ (FR) L’ambassadeur de France en Autriche, su at.ambafrance.org, 17-09-2020. URL consultato il 18-09-2020.
  10. ^ (FR) Décret du 14 mai 2010 portant promotion et nomination su Legifrance
  11. ^ (FR) Décret du 18 avril 2014 portant promotion et nomination su Legifrance
  12. ^ (FR) Nomination dans l'ordre des Arts et des Lettres - hiver 2019 su Ministère de la Culture
  13. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN59221678 · ISNI (EN0000 0001 1765 5124 · SBN RAVV093507 · BAV 495/301757 · LCCN (ENno99022569 · GND (DE1057602507 · BNE (ESXX1733937 (data) · BNF (FRcb131658352 (data) · J9U (ENHE987007443946505171 · CONOR.SI (SL57400163 · WorldCat Identities (ENlccn-no99022569