Gil Carrillo de Albornoz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gil Carrillo de Albornoz
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Carrillo de Albornoz
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1579 a Talavera de la Reina
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo23 settembre 1630 da papa Urbano VIII
Consacrato arcivescovo6 ottobre 1630 dal cardinale Gaspar de Borja y Velasco
Creato cardinale30 agosto 1627 da papa Urbano VIII
Deceduto19 dicembre 1649 a Roma
 

Gil de Albornoz y Espinosa (Talavera de la Reina, 1579Roma, 19 dicembre 1649) è stato un cardinale spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gil de Albornoz y Espinosa nacque a Valladolid nel 1581, figlio di Francisco de Albornoz, già cavaliere di Calatrava, e di sua moglie Felipa de Espinosa, la quale a sua volta era nipote del cardinale Diego Espinosa y Arévalo.

Testamento del cardinale de Albornoz (Testamentum cardinalis Egidi Albornotii), 1663

Egli compì i propri studi al Colejo Mayor di Oviedo e poi all'Università di Salamanca dove ottenne il dottorato in diritto civile. Intenzionato a intraprendere la carriera ecclesiastica in quanto figlio ultrogenito, divenne uditore delle cancellerie di Valladolid e Granada e vicereggente del consiglio regio nonché capitano generale di Navarra e membro del consiglio generale dell'inquisizione. Arcidiacono di Valpuesta (presso Burgos) dal 1617, rimase in carica sino al 1627 quando venne nominato canonico della cattedrale di Siviglia.

Su istanza di Filippo IV di Spagna venne promosso al cardinalato e pertanto papa Urbano VIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 30 agosto 1627 concedendogli la berretta rossa ed il titolo cardinalizio di Santa Maria in Via. Il re di Spagna, in aggiunta, gli garantì l'arcidiaconato di Écija e gli riconfermò il titolo di canonico a Siviglia il 22 febbraio 1628. Il progetto di Filippo IV di servirsi del cardinale de Albornoz per esercitare la propria pressione su Urbano VIII ebbe successo e fu proprio il cardinale ad avere un ruolo fondamentale nei contrasti con la Francia di Mazzarino e nella questione della Guerra di Castro.

Eletto arcivescovo di Taranto il 23 settembre 1630, venne consacrato a Roma il 6 ottobre 1630 nella basilica di San Giovanni in Laterano per mano del cardinale Gaspar Borja Velasco, vescovo di Albano, assistito da Benedetto Baaz, vescovo di Umbriatico, e da Martí de León Cátdenas, vescovo di Trivento. Rappresentante ufficiale della Spagna nel Sacro Collegio dei Cardinali dal 1632, dal luglio 1634 al novembre del 1635 fu governatore del Ducato di Milano e il 30 marzo 1637 diede le dimissioni dalla propria arcidiocesi. Consigliere di stato dal 1638, optò per il titolo di San Pietro in Montorio il 2 agosto 1643. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 14 marzo 1644, mantenne tale incarico sino all'8 gennaio 1646. Prese parte al conclave del 1644 che elesse papa Innocenzo X opponendo però il veto del re di Spagna sull'elezione del cardinale Giulio Cesare Sacchetti.

Dopo il conclave, sebbene gli fosse stato chiesto di fare ritorno in Spagna, continuò a risiedere a Roma sino alla sua morte, avvenuta il 19 dicembre 1649 alle ore 15:00. Venne successivamente sepolto nella chiesa di Sant'Anna al Quirinale.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Via Successore
Stefano Pignatelli 12 agosto 1630 - 19 dicembre 1643 Francesco Angelo Rapaccioli
Predecessore Arcivescovo metropolita di Taranto Successore
Francisco Sánchez Villanueva y Vega 23 settembre 1630 - 30 marzo 1637 Tommaso Caracciolo
Predecessore Governatore del Ducato di Milano Successore
Ferdinando d'Asburgo 23 settembre 1633 - 11 luglio 1635 Ferdinando Afan de Ribera
Predecessore Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio Successore
Giovanni Doria 2 agosto 1643 - 19 dicembre 1649 Camillo Astalli-Pamphili
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Giovanni Battista Pamphilj 14 marzo 1644 - 8 gennaio 1646 Ciriaco Rocci
Controllo di autoritàVIAF (EN14881516 · ISNI (EN0000 0000 0163 2852 · CERL cnp01298188 · GND (DE1014034256 · BNE (ESXX1522594 (data) · BNF (FRcb12525681d (data) · WorldCat Identities (ENviaf-14881516