Giardino botanico Alpinia

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Giardino botanico Alpinia
Belvedere del giardino Alpinia
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàStresa
IndirizzoAlpino
Coordinate45°52′53.87″N 8°30′03.74″E / 45.88163°N 8.50104°E45.88163; 8.50104
Caratteristiche
TipoOrto botanico
Istituzione1934
FondatoriIgino Ambrosini e Giuseppe Rossi
Apertura1934
Sito web

Il giardino botanico Alpinia si trova nella località Alpino (frazione di Stresa), situato sulle pendici del Mottarone sovrastanti la riva occidentale del Lago Maggiore con fronte al golfo Borromeo. Il giardino copre una superficie di circa 40.000  ed ospita più di mille specie botaniche provenienti dalla fascia alpina e subalpina, nonché dal Caucaso, dalla Cina e dal Giappone.

Storia e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il giardino Alpinia (chiamato Duxia fino alla caduta del regime fascista) viene ufficialmente fondato nel 1934 da Igino Ambrosini e Giuseppe Rossi; al momento dell'inaugurazione è uno dei primi esempi di giardino botanico alpino presenti in Italia e ciò gli dona subito notorietà, assieme agli apprezzamenti giunti da naturalisti e botanici internazionali.

«Ho visto dove Duxia nasce, ho visto molti bei luoghi d'Europa e d'America, dichiaro che il belvedere dell'Alpino è il più bello del mondo. Mi hanno detto che esagero, nego l'esagerazione.»

Il giardino è posto in una zona panoramica di raro valore; offre una balconata naturale con un ampio belvedere sul Lago Maggiore e le Isole Borromee, oltre a una vista su alcune vette del Parco nazionale della Val Grande quali le Alpi Lepontine, il Monte Disgrazia, le Grigne ed il Monte Legnone.

All'interno del giardino vi sgorga una fonte, che è stata dedicata al naturalista Marco De Marchi fondatore dell'Istituto Idrobiologico di Pallanza[1].

Scopi[modifica | modifica wikitesto]

Esemplari presenti nel "Giardino botanico Alpina"

Alcuni scopi fondativi nelle parole di Igino Ambrosini:

1° Impedire che la località singolarissima venisse ceduta per costruzioni private, così da toglierla al godimento pubblico, com'era già avvenuto ormai in tutti i più bei posti panoramici di Alpino;

2° Formarvi una raccolta di vegetazioni che costituisse oggetto di godimento estetico, facesse conoscere la vita delle piante montane e la loro utilizzazione: con ciò fosse fonte e mezzo di istruzione e di affiatamento del gusto per notevoli masse di visitatori;

3° Costituire - per la concomitanza della visione panoramica e l'esistenza di un giardino alpino – un singolare richiamo turistico per italiani e stranieri.

Specie presenti[modifica | modifica wikitesto]

Alcune delle specie botaniche presenti nel giardino:

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dante Invernizzi ed Enzo Monferrini, Fiori del Giardino Alpinia e del Mottarone, Comunità Montana Cusio Mottarone, 1977

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Igino Ambrosini, Alpinia Intimo, 1934, Mora Grafica snc Novara, ristampa Azienda di Soggiorno e Turismo Stresa 1974

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]