Gianni Milano

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Gianni Milano (Mombercelli, 14 giugno 1938[1]) è un poeta e pedagogista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Milano, noto come Gianni Milano,[2] autore di diverse antologie poetiche e di saggi pubblicati su riviste pedagogiche, ha lavorato per quarant'anni come insegnante con bambini e adolescenti, conducendo, all'interno dell'istituzione scolastica, esperienze alternative e anticonformiste. In sintonia con le istanze educative del pedagogista francese Célestin Freinet, è tra i fondatori a Torino del MCE, Movimento di Cooperazione Educativa. Negli anni sessanta è stato una delle voci del movimento beat[3] italiano.

Durante gli anni del movimento underground pubblica Off Limits (1966), Guru (1967), Prana (1968), King Kong (1973), Uomo Nudo (Tampax, 1975). È tra i fondatori della Pitecantropus Editrice[4]. Una sua intervista, all'uscita della scuola elementare in cui insegnava, è inserita nel documentario di Lino del Fra Come favolosi fuochi d'artificio (prod. Istituto Luce, 1967), dove viene definito "il maestro capellone"[5].

Nel 1967 viene denunciato "per scritti contrari alla pubblica decenza", in riferimento ai testi di Guru (Pitecantropus, Torino 1967). Il processo durato alcuni mesi, creò un notevole clamore sui media nazionali[6] e si concluse con la piena assoluzione dell'imputato. Tra i testimoni a favore di Milano: Fernanda Pivano, il critico d'arte Giulio Carlo Argan e il giornalista Piero Novelli.

Collabora alla rivista "Pianeta Fresco" (edita dalla East 128) diretta da Fernanda Pivano[7] e in occasione del n.2/3 (Milano, 1968) scrive un lungo saggio sul Buddismo, intitolato "Om Mani Padme Hum" (dedicato ad Allen Ginsberg).

Nell'estate del 1968 si affianca alla comunità teatrale "Lo Zoo" creata dall'artista Michelangelo Pistoletto e partecipa ad alcune performance di strada della pièce L'Uomo Ammaestrato.[8]

Nel 1969 partecipa con alcune poesie inedite a Hip, foglio di controcultura allegato al periodico Ciao 2001[9] a cui collaboravano anche altri noti personaggi della scena beat italiana, tra cui Aldo Piromalli e Carlo Silvestro.

Tra il 1969 e il 1974 collabora alla rivista psichedelica Paria[10].

Nel 1971 scrive i testi per il numero 3 di Puzz[11], dedicato alla memoria di tutti i bambini violentati e uccisi da preti, generali, politici e genitori, con i disegni di Max Capa[12].

Per tre anni, dal 1976 al 1979 conduce Papà di Alice, un programma per bambini trasmesso da Radio Torino Alternativa.[13]

Nel 1998 pubblica nella collana "millelire" dell'editrice romana Stampa Alternativa un'autobiografia dal titolo Il Maestro e le Margherite.

Nel 1999, prodotto da Giulio Tedeschi per Toast Records, viene pubblicato su CD/Audio Uomo Nudo[14], con testo letto dall'autore e musiche interpretate dal gruppo neo-psichedelico No Strange.

Insieme allo scrittore e giornalista Luigi Bairo cura Capitan Nuvola[15] (2001, Stampa Alternativa), un manuale di pedagogia alternativa e Mi hanno allevato gli Indiani[16] (2003, Edizioni Sonda) ispirato al filosofo nativo canadese della nazione Odawa Wilfred Pelletier.

Collabora con la band di rock italiano Timoria in occasione di "El Topo Happening" (17 dicembre 2001 al Leoncavallo di Milano) a cui partecipa con una performance live particolarmente visionaria.[17]

Nel 2001 decide di mettere a disposizione di Giulio Tedeschi il suo archivio personale (dal 1965 in avanti), per supportare un futuro, vasto lavoro di ricerca antologica. Nel giugno del 2009 viene pubblicata dallo stesso Tedeschi, in edizione privata e limitata, una prima raccolta di testi sparsi (1965/1968) intitolata Un Beat con le Ali[18].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Guru (Pitecantropus, Torino 1967)
  • Prana (Pitecantropus, Torino 1968)
  • King Kong (Cooperativa Elettrika, Torino 1973)
  • Uomo Nudo (Tampax, Torino 1975)
  • Ai tre violini (Forum/Quinta Generazione, Forlì, 1988)
  • Omaggio alla nuova sposa (Edizione privata, Torino, 1996)
  • Il Maestro e le Margherite, (Millelire, Stampa Alternativa, Roma 1996)
  • Capitan Nuvola. Abecedario Libertario, in collaborazione con Luigi Bairo (Stampa Alternativa, Roma 2001)
  • Mi hanno allevato gli Indiani , in collaborazione con Luigi Bairo Edizioni Sonda, Alba 2003)
  • Uomo Nudo (Terre Alte, Roma, 2010) edizione speciale curata per la rassegna “To Beat Parej” (Torino 8 dicembre 2010)

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • Un Beat con le Ali, poesie sparse 1965/1968 (Tedeschi/Il Mio Libro, Roma 2009), selezione a cura di Giulio Tedeschi, introduzione di Poppi Ranchetti, note di copertina di Giulio Tedeschi

Antologie (estratto)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1968-1978, dieci anni di nuova poesia italiana a cura di Giulio Tedeschi, in Camion n. 1, Torino 1980
  • Sierra Bonita a cura di Giulio Tedeschi, allegata alla compilation Oracolo (Toast Records, Torino 1988)

Interventi (estratto)[modifica | modifica wikitesto]

  • Breve dizionario dell'underground, contenuto in 1965/1975. Un decennio underground. L'editoria "alternativa" a Torino e in Piemonte, tesi di laurea discussa presso l'università degli Studi di Torino, Facoltà di lettere e Filosofia, Corso di Laurea Specialistica in Storia, relatore prof. Giovanni De Luna, autore Tomaso Clavarino, anno accademico 2009/2010

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Uomo Nudo (Toast Records, Torino 1999) - CD/Audio - musica dei No Strange
  • Uomo nudo performance live in Generazione senza vento dei Timoria (Polydor/Universal, 2003) - Doppio CD/Audio

Interviste

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gianni Milano "Io, maestro capellone e la mia vita libertaria tra le Vallette e il beat", su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 30 luglio 2021.
  2. ^ "Poeta beat e insegnante antiautoritario" da Matteo Guarnaccia "Underground Italiana" - Malatempora (Roma, 2000), pagg.189
  3. ^ "Attivo da metà anni sessanta. Quando beat(o) capelluto Guru, contaminava con i suoi gesti, le sue urla e il suo corpo nudo, le nostre strade" da Lodovico Ellena - Storia della musica psichedelica italiana - Menhir Libri (Vercelli, 1998) pag.105
  4. ^ "Il primo tentativo di organizzare una collana che renda conto della scrittura beat italiana" da Controcultura in Italia, 1967-1977 di P.Echaurren e V. Salaris (Bollati Boringhieri, Torino, 1999, p. 114)
  5. ^ Dopo l'uscita del documentario citato, Gianni Milano divenne per tutti il "maestro capellone", specialmente sui periodici cartacei alla quotidiana ricerca di titoli ad effetto. A questo proposito da ricordare "Il Settimanale" del 26 novembre 1967 che intitolava un suo articolo "Gli scolari reclamano il maestro capellone".
  6. ^ Tra i tanti articoli, da ricordare quello pubblicato dal quotidiano torinese La Gazzetta del Popolo il 4 settembre 1968 intitolato Per un libro di poesie oscene processo al maestro capellone e quello su La Stampa del 28 dicembre dello stesso anno Il maestro capellone assolto dall'accusa di poeta indecente.
  7. ^ Fernanda Pivano cita Gianni Milano ripetutamente nel suo libro dedicato al movimento beat italiano C'era una volta un beat (10 anni di ricerca alternativa) - Arcana Editrice (Roma, 1976), pagg. 83/87/101/102
  8. ^ "L'8 maggio, con lo spettacolo Cocapicco e Vestitorito, esordisce negli spazi del Piper pluriclub Lo Zoo, comunità teatrale riunita intorno a Michelangelo Pistoletto, basata sul principio della collaborazione creativa. Sotto questo nome - derivato da una frase di Carlo Colnaghi: «Io mi trovo nello stesso posto di un leone in gabbia» - il gruppo promuoverà una serie di spettacoli allestiti per strada e negli spazi di gallerie d'arte e teatri, tra i quali nel 1968 L'uomo ammaestrato (Vernazza; Manarola; Levanto; Amalfi, Arsenale; Roma, Belgrado), Zuppa (Roma, galleria L'Attico), Teatro degli spettatori (Torino, Teatro Gobetti), Teatro baldacchino (Torino, con il Gruppo M ev), Play (Torino, ddp); nel 1969 Il principe pazzo (Napoli, galleria Il Centro), Il tè di Alice (Napoli, galleria Il Centro; Amsterdam Stedelijk Museum; Offenbach, Kolpinghaus; Stoccarda, galleria Senatore), Bella gente (Torino, Salone delle mostre dell'Istituto San Paolo), Concerto da gabbia (Amsterdam, Paradiso), I ratti baratti (Rotterdam, De Lantaren; Heidelberg, Intermedia), La ricerca dell'uomo nero (Corniglia), La danza del gabbiano (Vernazza, Corniglia), Lo Zoo scopre l'uomo nero (Torino, galleria Sperone) L'uomo nero (Macerata, galleria Artestudio). Lo Zoo sospende l'attività nel 1970. La composizione del gruppo è variabile. Tra gli artisti, attori, musicisti e poeti che vi partecipano con continuità, oltre a Michelangelo Pistoletto e Maria Pioppi, si segnalano: Beppe Bergamasco, Carlo Colnaghi, Claudia Fiorelli, Lionello Gennero, Dennis Kaufman, Gianni Milano, Nino Peluffo, Cristina Pistoletto, Guido Scategni, Mike Wotell" da "Torino Sperimentale 1959/1969. Una storia della cronaca: il sistema delle arti come avanguardia" a cura di Luca Massimo Barbello (Umberto Allemandi & Co, 2010, Torino), pag.65 https://issuu.com/marinamancini/docs/torino-sperimentale
  9. ^ Ciao 2001 nacque nel 1968 dalla fusione di due tra le più importanti riviste musicali del periodo beat: Ciao amici e Big. Per un anno il nome della nuova rivista fu Ciao Big, cambiato poi nel 1969 in quello più noto da http://wn.com/antonello_venditti_grazie_roma_1983?upload_time=all_time&orderby=viewCount
  10. ^ Paria, rivista ticinese di cultura psichedelica (curata e diretta da Antonio "Pariananda" Rodriguez) ebbe Gianni Milano come collaboratore regolare sin dai primi numeri Copia archiviata (PDF), su arengario.it. URL consultato il 21 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2011).
  11. ^ Puzz, controgiornale di sballofumetti era un aperiodico di fumetti e critica sociale creato dal disegnatore ed agitatore culturale Max Capa
  12. ^ La scheda su Arengario.it[collegamento interrotto]
  13. ^ Radio Torino Alternativa, più nota come RTA, prima emittente libera torinese fondata nel 1975 dal cantautore Enzo Maolucci http://digilander.libero.it/gianni61dgl/emaolucci.htm
  14. ^ "Dobbiamo ringraziare la Toast per aver ridato voce a Gianni Milano, ultimo poeta Beat italiano e forse unico poeta veramente psichedelico del nostro paese" (Luca Birattari/Rockit.it) su http://www.rockit.it/album/333/gianni-milano-uomo-nudo Archiviato il 12 settembre 2009 in Internet Archive.
  15. ^ "Un vero e proprio abecedario antiautoritario adeguato ai nostri giorni e al nostro paese. Ciascuna delle voci di questa raccolta può agire come antidoto ai veleni del conformismo, della paura e dell'ignoranza su cui si fonda ogni dominio che sia quello dei genitori sui figli o degli insegnanti sugli allievi. Capitan Nuvola si rivolge a tutti, invitando a scoprire la comune appartenenza alla vita della Terra e ricordando che ognuno è educatore, senza bisogno di investiture e di programmi preconfezionati, e ognuno può fare molto per l'educazione libera da pregiudizi, dogmatismi e dalla soggezione ad autorità fasulle." http://www.stampalternativa.it/libri/658-0/luigi-bairo-e/capitan-nuvola.html Archiviato il 7 agosto 2020 in Internet Archive.
  16. ^ "Prendendo spunto dalle parole di Pelletier, Luigi Bairo e Gianni Milano ci ricordano che il modello dominante e dilagante, fondato sulla competizione, sul produttivismo e sullo sfruttamento indiscriminato non è, come hanno voluto farci credere, nella natura stessa dell'uomo. E individuano i nuovi scenari formativi, ricordando anche le esperienze di educatori "controcorrente" come Célestine Freinet, Danilo Dolci e Mario Lodi, che hanno tentato percorsi tribali, comunitari, antidogmatici." http://www.astilibri.com/cultura/allevato_indiani.htm
  17. ^ Il reading appare integralmente nel doppio CD "Generazione senza vento" dei Timoria (Polydor/Universal, 2003). Possibile ascoltarlo su http://www.dada.it/music/giannimilano/uomo-nudo-blues_2315911m.html[collegamento interrotto]
  18. ^ http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=21748 la raccolta contiene Uomo Nudo (considerato uno dei testi fondamentali del Poeta) in versione integrale

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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