Ghazwat al-Ghaba

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La spedizione di al-Ghāba,[1] (in arabo غزوة ﺍﻟﻐﺎﺑـة?, Ghazwat al-Ghāba) o spedizione di Dhū Qarad (in arabo غزوة ذي قرد?), fu un fatto d'arme che contrappose nel settembre del 627 la giovane Umma musulmana alle forze di ʿAbd al-Raḥmān ʿUyayna b. Ḥiṣn al-Fazārī dei Ghaṭafān, che aveva razziato le dromedarie lattifere di Maometto[2][3][4]

A guidare la spedizione punitiva dei musulmani fu chiamato Salama b. al-Akwaʿ lo scontro che ne seguì portò al recupero della metà degli animali predati (10 su venti) e all'uccisione di 4 dei predoni

Lo scontro sarebbe avvenuto, secondo alcune fonti, pochi mesi prima della spedizione di Khaybar.[5][6]

Pochi giorni dopo il suo ritorno a Medina dopo il raid che egli aveva condotto contro i Banū Liḥyān, un gruppo armato dei B. Ghaṭafān, guidato da ʿAbd al-Raḥmān ʿUyayna b. Ḥiṣn al-Fazārī portò a segno una razzia nelle aree periferiche dell'oasi-città hijazena e depredò di 20 dromedarie da latte il branco di proprietà di Maometto, uccidendone il pastore-guardiano (ḥāras) e catturando sua moglie.[3][7]

Spedizione[modifica | modifica wikitesto]

Motivi dell'attacco musulmano[modifica | modifica wikitesto]

Secondo William Montgomery Watt, ʿUyayna b. Ḥiṣn al-Fazārī era fortemente contrariato dal fatto che Maometto avesse rotto i negoziati con lui circa il ritiro dei Ghaṭafān.[2]

ʿAbd al-Raḥmān ʿUyayna b. Ḥiṣn al-Fazārī realizzò un raid che aveva per obiettivo il furto delle dromedarie da latte di Maometto.

La località in cui le due parti si combatterono è nota come Dhū Qarad, uno stagno a una giornata di marcia da Medina. Secondo la maggioranza degli studiosi, ciò avvenne tre giorni prima della spedizione contro Khaybar.[2]

Reazione musulmana[modifica | modifica wikitesto]

La risposta dei musulmani non si fece attendere e la metà delle bestie depredate fu recuperata, come anche la donna. Maometto, sulla strada del ritorno, si fermò a Dhū Qarad e sacrificò un dromedario in segno di ringraziamento.[3][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ghāba significa in lingua araba "foresta". Famosa quella di tamerici presso Medina, col legno di un albero della quale fu realizzato il primo minbar della storia islamica.
  2. ^ a b c W. Montgomery Watt, Muhammad at Medina, Oxford University Press, 1956, p. 42, ISBN 978-0-19-577307-1.
    «Then there was the raid on Muhammad's private herd of camels by 'Uyaynah b. Hisn al-Fazari, who was doubtless annoyed because Muhammad had broken off negotiations with him over the withdrawal of Ghatafan. The raid was a small affair. Only 40 enemy horsemen were involved, and the booty was only 20 milking camels; 8 Muslims pursued on horseback, recovered half the camels, and killed 4 of the raiders for the loss of i of their own number.»
    (free online)
  3. ^ a b c "Dhu Qarad Invasion", Witness-Pioneer.com
  4. ^ Saifur Rahman Al Mubarakpuri, When the Moon Split, DarusSalam, 2002, p. 228, ISBN 978-9960-897-28-8.
  5. ^ Dr. Mosab Hawarey, The Journey of Prophecy; Days of Peace and War (Arabic), Islamic Book Trust, 2010 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).Note: Book contains a list of battles of Muhammad in Arabic, English translation available here
  6. ^ Muhammad ibn Jarir al-Tabari, The last years of the Prophet (translated by Isma’il Qurban Husayn), State University of New York Press, 25-9-1990.
  7. ^ a b M. Mukarram Ahmed Mufti, The Encyclopaedia of Islam, Anmol Publications Pvt Ltd, dicembre 2007, p. 228, ISBN 978-81-261-2339-1 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ibn Kathīr, al-Bidāya wa l-nihāya, 14 voll. + Indici, ed. a cura di Ahmad Abu Mulḥim, ʿAlī Najīb ʿAṭawī, Fuʾād al-Sayyid, Mahdī Nāṣir al-Dīn e ʿAlī al-Sātir, Beirut, Dār al-kutub al-ʿilmiyya, 1985, IV, pp. 151–157.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]