Gerbillus perpallidus

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Gerbillo pallido
Gerbillus perpallidus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Gerbillinae
Genere Gerbillus
Specie G.perpallidus
Nomenclatura binomiale
Gerbillus perpallidus
Setzer, 1958

Il gerbillo pallido (Gerbillus perpallidus Setzer, 1958) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'Egitto.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 95 e 117 mm, la lunghezza della coda tra 128 e 150 mm, la lunghezza del piede tra 32 e 36 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 18 mm e un peso fino a 48 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e soffice. Le parti dorsali variano dal giallo-arancione al rossiccio rosato, la base dei peli è grigia, i fianchi sono più chiari, mentre le parti ventrali, parte della groppa e gli arti sono bianchi. Sono presenti una macchia bianca sopra e una sotto ogni occhio ed un'altra alla base posteriore di ogni orecchio. La coda è più lunga della testa e del corpo, è color sabbia sopra, bianca sotto e termina con un piccolo ciuffo di lunghi peli bianchi. Il cariotipo è 2n=40 FN=76.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna. Costruisce tane nella sabbia bagnata lungo le sponde di laghi dove crescono piante del genere Typha.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Danno alla luce fino a 5 piccoli alla volta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto nell'Egitto settentrionale ad ovest del Nilo.

Vive in diversi ambienti sabbiosi, dune costiere e uadi.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata la sua abbondanza e la popolazione presumibilmente numerosa , classifica G.perpallidus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Aulagnier, S., Schlitter, D. & Granjon, L. 2008, Gerbillus perpallidus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Gerbillus perpallidus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.
  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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