Georgij Maksimilianovič di Leuchtenberg

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Georgij Maksimilianovič di Leuchtenberg
Georgij Maksimilianovič di Leuchtenberg nel 1880 circa
Duca di Leuchtenberg
Stemma
Stemma
NascitaSan Pietroburgo, 29 febbraio 1852
MorteParigi, 16 maggio 1912 (60 anni)
DinastiaCasato di Beauharnais
PadreMaximilian de Beauharnais, III duca di Leuchtenberg
MadreGranduchessa Marija Nikolaevna di Russia
ConiugiDuchessa Teresa Petrovna di Oldenburg
Principessa Anastasia del Montenegro
FigliAleksandr Georgievič
Sergej Georgievič
Elena Georgievna

Georgij Maksimilianovič de Beauharnais, VI duca di Leuchtenberg, anche noto come Principe Georgij Romanovsky o Georges de Beauharnais (San Pietroburgo, 29 febbraio 1852Parigi, 16 maggio 1912), era il più giovane dei figli di Maximilian de Beauharnais, III duca di Leuchtenberg e di sua moglie, la granduchessa Marija Nikolaevna di Russia[1].

Famiglia ed infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Il padre di Georgij, Maximilian de Beauharnais, III Duca di Leuchtenberg si era recato a San Pietroburgo, ottenendo infine, nel 1839, la mano della Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia, la figlia maggiore dello Zar Nicola I. A Maximilian fu successivamente conferito con il trattamento di Altezza Imperiale e dato il titolo di Principe Romanowsky.[2] In quanto figlio di una granduchessa russa e di un nobilitato principe russo, Georgij ed i suoi fratelli e sorelle furono sempre considerati come granduchi e granduchesse, fregiandosi del trattamento di Altezza Imperiale.[3][4]

Dopo la morte del loro padre nel 1852, la Granduchessa Maria si risposò morganaticamente con il Conte Grigorij Stroganov due anni dopo.[5] Poiché questa unione fu mantenuta segreta da suo padre lo Zar Nicola I (e suo fratello lo Zar Alessandro II che non permetteva l'unione, preferendo invece fingere ignoranza), Marija fu costretta all'esilio all'estero.[5] Alessandro tuttavia provava simpatia per la sorella, e prestò particolare attenzione ai figli del suo primo matrimonio, che vivevano a San Pietroburgo senza la loro madre.[5]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Matrimonio con Teresa[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 maggio 1879, Georgij sposò la Duchessa Teresa Petrovna di Oldenburg,[1] una figlia del Duca Pietro Georgievič di Oldenburg e della Principessa Teresa di Nassau-Weilburg. Il fratello maggiore di Teresa, il Duca Alessandro Petrovič era sposato con la sorella di Georgij, la Principessa Eugenia Maksimilianovna dal 1868. Il nonno di Teresa aveva sposato la Granduchessa Ekaterina Pavlovna, figlia di Paolo I di Russia, e i loro discendenti erano stati allevati in Russia fino a diventare completamente russificati, proprio come la stessa famiglia di Georgij.[4] Così, nonostante il suo titolo tedesco, la Duchessa Teresa, come suo padre prima di lui, era cresciuta interamente in Russia.[6][7] Ella era sempre stata considerata un membro della famiglia imperiale russa.[7]

Georgij e Teresa ebbero un solo figlio maschio:

Nel luglio 1881, la British Reserve Squadron tenne intrattenimenti a bordo del HMS Hercules, che era di stanza a Kronštadt.[8] Al pranzo parteciparono Teresa e suo marito, nonché lo Zar e la Zarina ed altri importanti personaggi reali russi e tedeschi.[8] Due anni dopo, il 19 aprile 1883 la tragedia colpì la coppia quando la Duchessa Teresa morì a San Pietroburgo.[1]

Matrimonio con Anastasia[modifica | modifica wikitesto]

La seconda moglie di Georgij, la Principessa Anastasia del Montenegro.

Due principesse montenegrine, Milica ed Anastasia, furono educate in un convento a San Pietroburgo sotto l'immediata protezione della Zarina Marija Fëdorovna.[9] Rimasero al convento per un anno dopo che la loro istruzione fu completa, e si resero estremamente popolari da unirsi all'alta società russa.[9] Entrambe le ragazze attirarono l'attenzione di due membri della famiglia imperiale russa, il Granduca Pëtr Nikolaevič e Georgij stesso.[9]

Il 16 aprile 1889 a Peterhof, Georgij sposò la Principessa Anastasia del Montenegro, sei anni dopo la morte di Teresa.[1] Lo Zar Alessandro III diede ad Anastasia un gran trousseau, nonché una considerevole dote.[9]

Ebbero due figli:

La famiglia possedeva una piccola proprietà nei pressi del Mar Nero, dove trascorrevano l'inverno.[10] Durante il soggiorno lì nel 1905, furono testimoni della rivolta della corazzata Potemkin.[10] Nella primavera, la famiglia soggiornò alla loro residenza di Peterhof la Villa Sergievskaia Datcha per tutta estate seguente.[10]

Quando ancora sposato con la seconda moglie, Georgij andò a vivere con la sua amante francese, con grande ira del moralmente onesto Zar Alessandro III.[11] Quando gli dissero che Georgij stava trascorrendo le sue vacanze nella cittadina costiera di Biarritz nella Francia sud-occidentale, Alessandro dichiarò "Così il principe tra le onde del mare".[11]

Il loro matrimonio fu considerato " tempestoso," con Georgij, secondo testimonianze, "insultandola e oltraggiandola fin dal primo giorno del loro matrimonio".[12][13] Anastasia fu in grado di ottenere il divorzio da lui, il 15 novembre 1906.[12] Varie fonti attribuiscono a Georgij di essere stato di bell'aspetto, ma uno "un individuo ", anche se tali rapporti erano più spesso in connessione con la sua seconda moglie, che al momento di organizzare il suo divorzio da Georgij, era ampiamente riferito volerlo fare ciò perché non riusciva più a vivere con un uomo di "tollerabile ".[14][15] Anastasia in seguito si risposò con il Granduca Nikolaj Nikolaevič di Russia, un nipote di Nicola I di Russia[16] (e dal lato di sua madre un nipote della prima moglie di Georgij). Lei e sua sorella diventarono note nella società russa come "peste nera," cosiddette a causa del loro paese d'origine del Montenegro nonché per la loro carnagione scura.[16]

Anni successivi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1901, a causa sia della morte che dei matrimoni morganatici dei suoi fratelli maggiori, Georgij diventò il capo del ramo russo del Casato di Beauharnais.[14] A cavallo del XX secolo, quando ancora sposato la Principessa Anastasia del Montenegro, Georgij fu considerato come possibile successore di Alessandro I di Serbia senza figli.[17] Alessandro fu rovesciato e ucciso in un colpo di stato militare, e succeduto da Pietro I di Serbia.

Georgij ereditò una vasta collezione di dipinti, sculture e altre opere d'arte da suo padre, che aveva portato con sé quando si è trasferito da Monaco di Baviera a San Pietroburgo per sposare la Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia.[18] Fu sepolto nella Cripta Granducale nella Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Georgij fu l'unico dei suoi fratelli a produrre una legittima unione dinastica. Poiché entrambi i suoi figli fallirono a produrre prole legittima, il titolo di Duca di Leuchtenberg passò ad un'altra linea.

Georgij compare come personaggio ne La notte bianca di San Pietroburgo, scritto dal Principe Michele di Grecia e Danimarca.

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alexandre de Beauharnais François V de Beauharnais  
 
Marie Anne Henriette Françoise Pyvart de Chastulle  
Eugenio di Beauharnais  
Giuseppina de Tascher de la Pagèrie Joseph-Gaspard de Tascher de La Pagerie  
 
Rose-Claire des Vergers de Sanois  
Maximilian de Beauharnais,
III Duca di Leuchtenberg
 
Massimiliano I di Baviera Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld  
 
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach  
Augusta di Baviera  
Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Georgij Maksimilianovič, VI duca di Leuchtenberg  
Paolo I di Russia Pietro III di Russia  
 
Caterina II di Russia  
Nicola I di Russia  
Sofia Dorotea di Württemberg Federico II Eugenio di Württemberg  
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt  
Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia  
Federico Guglielmo III di Prussia Federico Guglielmo II di Prussia  
 
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt  
Carlotta di Prussia  
Luisa di Meclemburgo-Strelitz Carlo II di Meclemburgo-Strelitz  
 
Federica d'Assia-Darmstadt  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze russe[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Sant'Anna - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Stanislao - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Vladimiro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Darryl Lundy, The Peerage: Georgi Maksimilianovich von Leuchtenberg, 6th Duc de Leuchtenberg, su thepeerage.com. URL consultato il 20 novembre 2010.
  2. ^ The Czar's New Brother-In-Law, in The Washington Post, 6 aprile 1901.
  3. ^ Catherine Radziwill, Memories of Forty Years, London, Funk & Wagnalls Company, 1915, p. 235.
  4. ^ a b Russia and Bulgaria, in The Manchester Guardian, 7 settembre 1886.
  5. ^ a b c Edvard Radzinsky, Alexander II, The Last Great Tsar, New York, Free Press, 2005, p. 177, ISBN 0-7432-7332-X.
  6. ^ Princess A Philanthropist, in The Washington Post, 13 febbraio 1907.
  7. ^ a b Duke Victim of Auto Wreck, in The Washington Post, 9 luglio 1914.
  8. ^ a b The Reserve Squadron, in The Observer, Cronstadt, 9 luglio 1881.
  9. ^ a b c d The Near East from within, New York, E.P. Dutton & Company, 1918, p. 209.
  10. ^ a b c Gilliard, Pierre, Thirteen Years at the Russian Court, su alexanderpalace.org, Alexander palace.org. URL consultato il 20 novembre 2010.
  11. ^ a b Perry, John Curtis; Constantine V. Pleshakov, The flight of the Romanovs: a family saga, New York, Basic Books, 1999, p. 32.
  12. ^ a b Catherine Radziwill, The Royal Marriage Market of Europe, New York, Funk & Wagnalls Co., 1915, p. 120.
  13. ^ Catherine Radziwill, Confessions of the Czarina, New York, Harper & Brothers, 1918, p. 82.
  14. ^ a b Prince Alexander and Miss Gould, in The Washington Post, 13 ottobre 1909.
  15. ^ Russian Grand Dukes Enjoy Liberty At Crimean Homes, in The Washington Post, 25 agosto 1917.
  16. ^ a b Perry and Pleshakov, p. 107.
  17. ^ Herbert Vivian, The Servian tragedy: with some impressions of Macedonia, London, Grant Richards, 1904, pp. 73–4.
  18. ^ Jaffe, Irma B; Gernando Colombardo, Shining eyes, cruel fortune: the lives and loves of Italian Renaissance women poets, 2002, p. 204.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca di Leuchtenberg Successore
Evgenij Maksimilianovič 31 agosto 1901 – 16 maggio 1912 Aleksandr Georgievič
Controllo di autoritàVIAF (EN24875134 · GND (DE1110782683 · BNF (FRcb14975893z (data) · WorldCat Identities (ENviaf-24875134
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