George Peppard
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George Peppard, o George Peppard jr. (Detroit, 1º ottobre 1928 – Los Angeles, 8 maggio 1994), è stato un attore, regista e produttore cinematografico statunitense.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Detroit, nel Michigan, nel 1928, figlio di un costruttore edile della zona, George Peppard Sr., e della cantante d'opera Vernelle Rohrer. Dopo il diploma a Dearborn (Michigan) e una laurea in ingegneria alla Purdue University, decise di tentare la carriera artistica e nel 1949 esordì sulle scene teatrali a Pittsburgh. Successivamente, negli anni 1950 si trasferì a New York per studiare all'Actors Studio, dove seguì i corsi del maestro Lee Strasberg, esordendo poi a Broadway a metà del decennio e lavorando anche nelle prime serie televisive, tra cui The United States Steel Hour (1956), ove conobbe Paul Newman.
Biondo, dotato di presenza fisica e di un sorriso radioso, nel 1957 Peppard debuttò nel cinema con Un uomo sbagliato di Jack Garfein, con protagonista Ben Gazzara, cui fece seguito la partecipazione al film 38º parallelo: missione compiuta (1959) di Lewis Milestone, mentre in televisione comparve in un episodio della popolare serie Alfred Hitchcock presenta, esperienze che gli permisero, poco dopo, di essere scelto per il ruolo del figlio illegittimo di Robert Mitchum in A casa dopo l'uragano (1960) di Vincente Minnelli, film interpretato anche da Eleanor Parker e che riscosse un ottimo successo. Contemporaneamente continuò a lavorare a Broadway, dove nel 1958 recitò in The Pleasure of His Company, che lo portò a firmare un contratto in esclusiva con la MGM.
Dopo aver rinunciato nel 1960 al ruolo di Vin nel film I magnifici sette (poi interpretato da Steve McQueen) di John Sturges, nel 1961 fu l'indimenticabile coprotagonista di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany di Blake Edwards, film che consacrò definitivamente il talento di Peppard. Negli anni seguenti recitò in film di vario genere, tra cui La conquista del West (1962) di registi vari, L'uomo che non sapeva amare (1964) di Edward Dmytryk, accanto a Carroll Baker, Operazione Crossbow (1965) di Michael Anderson, con Sophia Loren, La caduta delle aquile di (1966) di John Guillermin, in cui interpretò il ruolo di un pilota di aerei da guerra tedesco, Tobruk (1967) di Arthur Hiller, Due stelle nella polvere (1967) di Arnold Laven, Il castello di carte (1968) di John Guillermin, ove lavorò al fianco di Orson Welles ed Inger Stevens, e 4 per Cordoba (1970) di Paul Wendkos, accanto a Giovanna Ralli, tutte pellicole che dopo il capolavoro di Edwards del 1961 dettero ulteriore smalto alla carriera dell'attore. Nel 1968 interpretò il suo ultimo ruolo brillante, accanto a Mary Tyler Moore, nella commedia Una meravigliosa realtà di George Seaton. Tuttavia, dopo i grandi successi degli anni sessanta, la parabola artistica di Peppard iniziò lentamente a decadere, con frequenti partecipazioni a film minori e in genere di scarso successo.
Non riuscendo più a trovare ruoli soddisfacenti al cinema, Peppard si dedicò al piccolo schermo, lavorando in diverse serie televisive, tra cui Banacek (1972-1974), e Doctors Hospital (1975). Nel 1978 decise di produrre, dirigere e interpretare una pellicola tutta sua, Cinque giorni da casa; i risultati però furono deludenti e per completare il film fu costretto a indebitarsi[senza fonte]. L'insuccesso della pellicola lo rese schiavo dell'alcool per qualche anno,[senza fonte] e proprio a causa dell'alcol, nei successivi anni gli furono offerti ruoli in pellicole spesso mediocri.

Nel 1981 gli venne offerto il ruolo di Blake Carrington nella serie Dynasty. Peppard girò l'episodio pilota con Linda Evans e Bo Hopkins, ma rifiutò più tardi la parte a causa di disaccordi con gli autori della serie, cosicché venne rimpiazzato nella serie regolare da John Forsythe. Nel 1983, dopo il rifiuto di James Coburn, accettò invece di interpretare la parte del colonnello John "Hannibal" Smith nella serie televisiva A-Team, che fino al 1987 riscosse grande successo di pubblico sia negli Stati Uniti sia all'estero. La sua ultima apparizione al cinema risale al 1992.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Peppard si sposò cinque volte:
- Helen Davies (dal 1954 al 1964), dalla quale ebbe due figli, Bradford e Julie;
- Elizabeth Ashley (dal 1966 al 1972), sua partner nel film L'uomo che non sapeva amare, dalla quale nel 1968 ebbe un figlio, Christian;
- Sherry Boucher-Lytle (dal 1975 al 1979);
- Alexis Adams (dal 1984 al 1986);
- Laura Taylor (dal 1992 al 1994).
Smise di bere alla fine degli anni settanta e successivamente si adoperò, negli ultimi anni della sua vita, per aiutare le persone vittime della dipendenza da alcol.
Nel 1992, dopo aver conosciuto e subito sposato la sua quinta moglie, Laura Taylor, gli venne diagnosticato un cancro ai polmoni. Taylor gli rimase vicino assistendolo negli ultimi 18 mesi di vita. Nonostante la malattia, Peppard continuò a lavorare, completando, poco prima di morire, l'episodio pilota per una nuova serie televisiva, derivata dal telefilm Matlock.
Peppard morì nel 1994 nella sua casa di Los Angeles, all'età di 65 anni, di polmonite per complicazioni causate dalle cure a cui era sottoposto per combattere il cancro ai polmoni. È sepolto nella tomba di famiglia nel Northview Cemetery di Dearborn, nella contea di Wayne, in Michigan.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Un uomo sbagliato (The Strange One), regia di Jack Garfein (1957)
- 38º parallelo: missione compiuta (Pork Chop Hill), regia di Lewis Milestone (1959)
- A casa dopo l'uragano (Home from the Hill), regia di Vincente Minnelli (1960)
- La nostra vita comincia di notte (The Subterraneans), regia di Ranald MacDougall (1960)
- Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany's), regia di Blake Edwards (1961)
- La conquista del West (How the West Was Won), regia di John Ford, Henry Hathaway (1962)
- I vincitori (The Victors), regia di Carl Foreman (1963)
- L'uomo che non sapeva amare (The Carpetbaggers), regia di Edward Dmytryk (1964)
- Operazione Crossbow (Operation Crossbow), regia di Michael Anderson (1965)
- Il terzo giorno (The Third Day), regia di Jack Smight (1965)
- La caduta delle aquile (The Blue Max), regia di John Guillermin (1966)
- Tobruk, regia di Arthur Hiller (1967)
- Due stelle nella polvere (Rough Night in Jericho), regia di Arnold Laven (1967)
- Facce per l'inferno (P.J.), regia di John Guillermin (1968)
- Una meravigliosa realtà (What's So Bad About Feeling Good?), regia di George Seaton (1968)
- Il castello di carte (House of Cards), regia di John Guillermin (1968)
- Pendulum, regia di George Schaefer (1969)
- L'esecutore (The Executioner), regia di Sam Wanamaker (1970)
- 4 per Cordoba (Cannon for Cordoba), regia di Paul Wendkos (1970)
- Uno spaccone chiamato Hark (One More Train to Rob), regia di Andrew V. McLaglen (1971)
- The Bravos, regia di Ted Post (1972) - film tv
- La spia che vide il suo cadavere (The Groundstar Conspiracy), regia di Lamont Johnson (1972)
- Agente Newman (Newman's Law), regia di Richard T. Heffron (1974)
- One of Our Own, regia di Richard C. Sarafian (1975) - film tv
- Guilty or Innocent - The Sam Sheppard Murder Case, regia di Robert Michael Lewis (1975) - film tv
- L'ultima odissea (Damnation Alley), regia di Jack Smight (1977)
- Cinque giorni ancora (Five Days from Home), regia di George Peppard (1979)
- Crisis in Mid-Air, regia di Walter Grauman (1979) - film tv
- Contro 4 bandiere, regia di Umberto Lenzi (1979)
- Contesa fatale (Torn Between Two Lovers), regia di Delbert Mann (1979) - film tv
- I magnifici sette nello spazio (Battle Beyond the Stars), regia di Jimmy T. Murakami, Roger Corman (1980)
- Il tesoro dello Yankee Zephyr (Race for the Yankee Zephyr), regia di David Hemmings (1981)
- Ricordati Venezia (Your Ticket Is No Longer Valid), regia di George Kaczender (1981)
- Twilight Theater, regia di Perry Rosemond (1982) - film tv
- Jugando con la muerte, regia di José Antonio de la Loma (1982)
- Omicidi a Chinatown (Man Against the Mob), regia di Steven Hilliard Stern (1988) - film tv
- Zwei frauen - Il silenzio del lago ghiacciato (Zwei frauen), regia di Carl Schenkel (1989)
- Man Against the Mob: the Chinatown Murders, regia di Michael Pressman (1989) - film tv
- La notte dei generali (Night of the Fox), regia di Charles Jarrott (1990) - film tv
- Die Tigerin, regia di Karin Howard (1992)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- The United States Steel Hour – serie TV, episodio 4x02 (1956)
- The Kaiser Aluminum Hour – serie TV, episodio 1x14 (1957)
- Studio One – serie TV, episodio 9x18 (1957)
- The Alcoa Hour – serie TV, episodio 2x14 (1957)
- Kraft Television Theatre – serie TV, episodi 9x38 e 10x41 (1956-1957)
- Alfred Hitchcock presenta (Alfred Hitchcock Presents) – serie TV, episodio 3x10 (1957)
- Suspicion – serie TV, episodio 1x23 (1958)
- Matinee Theatre – serie TV, 4 episodi (1957-1958)
- Startime – serie TV, episodio 1x27 (1960)
- Little Moon of Alban – film TV (1964)
- Polvere di stelle (Bob Hope Presents the Chrysler Theatre) – serie TV, episodio 1x26 (1964)
- Banacek – serie TV, 17 episodi (1972-1974)
- Doctors' Hospital – serie TV, 12 episodi (1975-1976)
- CHiPs – serie TV, episodio 3x02 (1979)
- Il brivido dell'imprevisto (Tales of the unexpected) – serie TV, episodio 7x01 (1984)
- A-Team (The A-Team) – serie TV, 97 episodi (1983-1987)
- Matlock – serie TV, episodio 8x17 (1994)
Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]
Nelle versioni in italiano dei suoi film, George Peppard è stato doppiato da:
- Giuseppe Rinaldi in L'uomo che non sapeva amare, La caduta delle aquile, Due stelle nella polvere, Facce per l'inferno, L'ultima odissea, Contro 4 bandiere
- Cesare Barbetti in Un uomo sbagliato, A casa dopo l'uragano, La nostra vita comincia di notte, La conquista del West, Operazione Crossbow
- Pino Locchi in Colazione da Tiffany, Il castello di carte
- Gianni Musy in A-Team (st. 1-2)
- Michele Kalamera in A-Team (st. 3-4), Matlock
- Emilio Cappuccio in A-Team (st. 5)
- Gigi Pirarba in 4 per Cordoba
Note[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) George Peppard, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) George Peppard, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- George Peppard, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) George Peppard, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) George Peppard, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) George Peppard, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) George Peppard, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) George Peppard, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37103074 · ISNI (EN) 0000 0001 2023 9973 · LCCN (EN) n85199291 · GND (DE) 132181053 · BNE (ES) XX1498027 (data) · BNF (FR) cb13898349x (data) · J9U (EN, HE) 987007342214005171 · CONOR.SI (SL) 98174051 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85199291 |
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