Geochelone elegans

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Tartaruga stellata indiana
Geochelone elegans
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Sauropsida
Sottoclasse Anapsida
Ordine Testudines
Sottordine Cryptodira
Famiglia Testudinidae
Genere Geochelone
Specie G. elegans
Nomenclatura binomiale
Geochelone elegans
(Schoepf, 1795)
Sinonimi

Testudo elegans

La Tartaruga stellata indiana (Geochelone elegans (Schoepf, 1795) è una tartaruga della famiglia Testudinidae, diffusa nelle zone aride di India e Sri Lanka.[2] La specie è popolare come animale domestico.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il carapace molto convesso e gli scuti dorsali spesso formano gobbe; i margini laterali sono quasi verticali; il margine posteriore è ampio e fortemente seghettato, non ha scuti nucali; gli scuti sopracaudali non sono divisi mentre sono incurvati nel maschio; gli scuti sono striati concentricamente; il primo scuto vertebrale è più lungo che largo, mentre gli altri sono ampi come lo scuto costale corrispondente. Il grande piastrone è troncato o dentellato nella parte anteriore, profondamente dentellato e diviso in due dietro. La testa ha una fronte gonfia, convessa e coperta di squame piuttosto piccole e irregolari; il becco è leggermente adunco e i bordi delle mascelle sono dentellati. Il carapace è nero, con areole gialle da cui si irradiano striature gialle e di solito con strisce strette e molto numerose. Il piastrone è altrettanto striato di nero e giallo. Raggiunge i 30 cm di lunghezza.

Il disegno del guscio produce un forte contrasto e rompe la sagoma della tartaruga quando sta sotto l'ombra dell'erba o della vegetazione un po' come accade alle zebre.

Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente. Le femmine sono considerevolmente più grandi rispetto ai maschi. Inoltre, il piastrone delle femmine è molto più piatto di quello dei maschi che ha una forma concava.

La forma del guscio di questa creatura si presume che sia particolarmente adatto per aiutarle a rimettersi in piedi dopo che è stata girata sul dorso. Il matematico Gábor Domokos dell'Università di Budapest e Péter Várkonyi dell'Università di Princeton hanno progettato un oggetto chiamato Gömböc che ha un solo punto di equilibrio stabile: il Gömböc torna sempre in posizione eretta. Alcuni studiosi hanno notato la somiglianza con la Geochelone elegans.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono per lo più erbivore e si nutrono di erba, frutta caduta, fiori e foglie di piante succulente e a volte mangiano carogne. Sono mangiatori molto meticolosi e aumentano di peso con estrema lentezza. I piccoli mangiano e dormono per i primi mesi di vita.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della specie si estende dall'India (ad eccezione del Basso Bengala) alla provincia di Sindh (Pakistan) e allo Sri Lanka.

In cattività[modifica | modifica wikitesto]

Riprodurre questi animali in cattività è estremamente difficile. Acquistare esemplari selvatici (così come catturarle, ucciderle o molestarle in alcun modo) di questa tartaruga è illegale in India.

Abbozzo di una tartaruga stelle a partire da Boulenger's La fauna dell'India britannica

Un gran numero di esemplari di questa specie si trovano nel commercio illegale di specie selvatiche in India.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Geochelone elegans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Geochelone elegans, in The Reptile Database. URL consultato il 1º marzo 2012.
  3. ^ (EN) Can't Knock It Down, su sciencenews.org. URL consultato il 28 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).

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