Gente (periodico)
Gente | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | Settimanale |
Genere | Rivista |
Fondatore | Edilio Rusconi |
Sede | Milano |
Editore | Hearst Magazines Italia |
Diffusione cartacea | 222674 (settembre 2015) |
Direttore | Rossella Rasulo |
ISSN | 0016-6944 |
Gente è una rivista di attualità italiana. Fondata nel 1957 e originariamente edita da Rusconi, dal 2011 è di proprietà del gruppo editoriale Hearst Magazines Italia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il periodico fu fondato da Edilio Rusconi[1] dopo la sua lunga direzione del settimanale «Oggi». Licenziato dall'editore Rizzoli, decise di fare un suo settimanale riprendendo il modello di quello che aveva già diretto. Con lo stampatore Pietro Paolazzi creò la casa editrice «Rusconi e Paolazzi» e lanciò il nuovo settimanale[2].
Il primo numero di «Gente» uscì il 2 ottobre 1957[3]. Gente, che all'inizio recava il sottotitolo "Settimanale di politica, attualità e cultura", poi modificato in "Settimanale di attualità", si impose in poco tempo all'attenzione del pubblico proponendo la formula di giornalismo popolare[4], già collaudata dallo stesso Rusconi, che qui venne ulteriormente potenziata: argomenti d'attualità illustrati con grandi fotografie, buoni sentimenti, revival monarchico, "Dio e la famiglia"[5] e poi le vite favolose dei divi dello spettacolo, del cinema e della televisione, servizi strappalacrime. Il settimanale ottenne la collaborazione di Papa Pio XII e superò il concorrente «Oggi» nelle vendite.
Gli stessi temi cari al settimanale venivano ripresi anche da un altro mensile correlato: «Gente Mese», pubblicato dal 1985 al 2006, che proponeva numeri monografici corredati da ampi apparati fotografici, che vertevano principalmente su temi di attualità e ricorrenze particolari di anniversari o matrimoni celebri, talora dedicati alle coppie reali e alle stelle del mondo dello spettacolo e della televisione.
Negli anni settanta la tiratura sfiorava le 400.0000 copie[6]. Nel febbraio 1999 Alberto Rusconi, figlio del fondatore, vendette il Gruppo Rusconi, con Gente, al Gruppo francese Hachette, il quale nel 2011 cedette a sua volta tutto il ramo d'azienda contenente oltre 100 testate, tra cui le riviste italiane, a Hearst Corporation.
Da settembre 2021 la testata è diretta da Rossella Rasulo.[7]
Direttori[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione del prezzo |
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La cronologia dei direttori che si succedettero dalla fondazione è la seguente:
- Edilio Rusconi (dal 1957 al 1979),
- Antonio Terzi (dal 1979 al 1981),
- Gilberto Forti (dal 1981 al 1983),
- Sandro Mayer (dal 1983 al 2003),
- Umberto Brindani (dal 2004 al 2005),
- Pino Aprile (dal 2005 al 2006),
- Monica Mosca (dal 2006 al 2021),
- Rossella Rasulo (dal 2021 - in carica)
Firme[modifica | modifica wikitesto]
Della redazione hanno fatto parte, tra gli altri, Edgarda Ferri e Guido Gerosa.
Al settimanale hanno collaborato, oppure tenuto rubriche, varie personalità della cultura italiana e del giornalismo: Carlo Bo con le recensioni letterarie, Giovanni Bollea, Liana Bortolon, Mario Cervi per l'attualità politica, Maurizio Costanzo come critico cinematografico, il farmacologo Silvio Garattini, Rosanna Lambertucci, don Antonio Mazzi, Alessandro Meluzzi, Ippolito Pizzetti, Salvatore Veca, Licia Troisi e l’astrologa Carla Cerri.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Catalogo dei periodici italiani 2000, Bibliografica, Milano.
- ^ Gian Carlo Ferretti, Storia dell'editoria letteraria in Italia. 1945-2003, Einaudi, Torino 2004, pag. 141.
- ^ Massimo Emanuelli, 50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale, Greco e Greco editori, 2004, pag. 370.
- ^ Edilio Rusconi, l’intellettuale-editore fuori dal coro, su illibraio.it. URL consultato il 14 giugno 2018 (archiviato il 9 dicembre 2017).
- ^ Gian Carlo Ferretti, op.cit., pag. 142.
- ^ Laura Lilli, La stampa femminile in Valerio Castronovo e Nicola Tranfaglia (a cura di), La stampa italiana del neocapitalismo, Bari, Laterza, 1976, pagg. 253-304
- ^ Rossella Rasulo è la nuova direttrice di Gente, su Prima Comunicazione, 26 agosto 2021. URL consultato il 1º settembre 2021.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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