Gennaro Capuozzo

Gennaro Capuozzo, conosciuto anche con il diminutivo Gennarino (Napoli, 2 giugno 1932 – Napoli, 29 settembre 1943), è stato un partigiano italiano.
Eroe di guerra, morì all'età di 11 anni durante le quattro giornate di Napoli, l'insurrezione popolare che consentì la liberazione della città italiana dall'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale[1].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Gennaro Capuozzo era un apprendista commesso napoletano.[2]
Dopo l'armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943 e il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943, l'esercito italiano era rimasto senza ordini, e così a Napoli le truppe tedesche in breve tempo avevano preso il controllo della città. Dopo un'iniziale fase di smarrimento, tuttavia, il 27 settembre 1943 la popolazione insorse dando vita alle quattro giornate napoletane.
Capuozzo fu uno dei più giovani insorti e partecipò ai combattimenti contro i nazisti. Come raccontato anche dal film Le quattro giornate di Napoli (1962), "Gennarino" sarebbe morto a causa dell'esplosione di una granata nemica, nella battaglia di via Santa Teresa degli Scalzi, mentre lanciava bombe a mano contro i carri armati tedeschi dal terrazzino dell'istituto delle Maestre Pie Filippini.[2] Per questo suo atto di coraggio gli fu attribuita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria) |
«Appena dodicenne durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco. Prodigioso ragazzo che fu mirabile esempio di precoce ardimento e sublime eroismo. Napoli, 28-29 settembre 1943.[3]» — Napoli |
Dediche[modifica | modifica wikitesto]
A Gennaro Capuozzo sono dedicati:
- il film Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy del 1962, che racconta anche la sua storia
- la lapide sull'Istituto delle Maestre Pie Filippini in via Santa Teresa degli Scalzi a Napoli, dove fu ucciso
- la Via Gennaro Capuozzo a Napoli
- la Via Gennaro Capuozzo a Carovigno (BR)
- la Via Gennaro Capuozzo a Mirabella Eclano (AV)
- la Via Gennaro Capuozzo a Rimini
- la Via Gennaro Capuozzo a Roma
- la Via Gennaro Capuozzo a San Giorgio a Cremano (NA)
- la Via Gennaro Capuozzo a Torre Annunziata (NA)
- l'Istituto Comprensivo "Gennaro Capuozzo" ("scuola materna, elementare e media" ovvero "scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado") al Centro Direzionale di Napoli, a Napoli
- la Scuola dell'Infanzia "Gennaro Capuozzo" del Circolo Didattico ("scuola materna ed elementare" ovvero "scuola dell'infanzia e primaria di primo grado") "Marconi Collegno" di Collegno (TO)
- la Scuola Primaria "Gennaro Capuozzo" dell'Istituto Comprensivo "Cesco Baseggio" di Venezia-Marghera
- il Premio Letterario e Artistico "Gennaro Capuozzo", istituito nel 2007 dall'I.C. "Gennaro Capuozzo" di Napoli
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (PDF)Senato.it - Resoconto sommario della seduta del 7 marzo 1946, pag.336
- ^ a b Scheda di Gennaro Capuozzo dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- ^ a b Quirinale - scheda - visto 21 dicembre 2010
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Scheda di Gennaro Capuozzo dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
- [1] Banca dati dei Caduti e Dispersi della 2ª Guerra Mondiale