Genealogia troiana di Nennio

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La genealogia troiana di Nennio è un testo genealogico contenuto nella Historia Brittonum, e fu creata per mescolare la mitologia greca con temi cristiani. È attribuita al monaco gallese Nennio, che visse nel IX secolo.

Il valore di questa genealogia è mitologico più che storico. Come descrizione della linea di Enea di Troia, Bruto di Britannia e Romolo e Remo, è un esempio delle genealogie di fondazione che si trovano non solo nei primi testi irlandesi, gallesi e sassoni, ma anche in fonti romane[1].

Linea di Noè[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le prime genealogie cristiane, anche questa inizia con Dio e passa attraverso Noè. La linea da Dio a Noè proviene dalla Genesi, capitolo 5:

Linea paterna[modifica | modifica wikitesto]

Nella genealogia di Nennio Isicione, padre di Bruto di Britannia, discende da Jafet. C'è quindi una linea di discendenza paterna:

  • Jafet
  • Javan
  • Jobath
  • Bath
  • Hisrau
  • Esraa
  • Ra
  • Aber
  • Ooth
  • Ethec
  • Aurthack
  • Ecthactur
  • Mair
  • Semion
  • Boib
  • Thoi
  • Ogomuin
  • Fethuir, che sposa Rea Silvia, figlia di Numa Pompilio
  • Alano
  • Isicione
  • Bruto

Linea materna[modifica | modifica wikitesto]

Questa è invece, secondo Nennio, la linea materna di Isicione che comprende la discendenza troiana:

Sempre secondo Nennio, Isicione ebbe altri tre figli: Franco, Romano e Alamanno, mitici antenati di tutti gli europei.

Queste discendenze entrano a volte in conflitto con quella, successiva, di Goffredo di Monmouth, in cui Ascanio compare come nonno di Bruto.

Considerazioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Anche se sottolinea che non ci possono essere prove, John Creighton suggerisce che l'origine di questa genealogia potrebbe essere un mito di fondazione britannico, originatosi intorno all'inizio del I secolo d.C. e sopravvissuto fino al periodo medievale[2]. Il professor Tim Murray scrive che questo mito della fondazione troiana non fu messo in discussione fino a quando Polidoro Virgili, storico della prima dinastia Tudor, lo mise in dubbio nel XVI secolo[3].

La relazione tra Alano, Isicione (Hisitio) e Bruto (Britto) proviene dalla Tavola delle Nazioni franca e infine dalla Germania di Tacito. Alano è probabilmente una corruzione del Manno di Tacito, e Isicione è un'invenzione della Tavola franca per fornire un nome al figlio di Manno, da cui discendono gli Istaevones[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Creighton, Coins and power in late Iron Age Britain, Cambridge University Press, 2000, p. 141, ISBN 978-0-521-77207-5.
  2. ^ John Creighton, Coins and power in late Iron Age Britain, Cambridge University Press, 2000, p. 143, ISBN 978-0-521-77207-5.
  3. ^ Tim Murray, Milestones in Archaeology: A Chronological Encyclopedia, ABC-CLIO Ltd, 2007, p. 42, ISBN 978-1-57607-186-1.
  4. ^ Walter Goffart, The Supposedly ‘Frankish’ Table of Nations: An Edition and Study, in Frühmittelalterliche Studien, vol. 17, n. 1, 1983, pp. 98-130, DOI:10.1515/9783110242164.98..