The Gaslight Anthem

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The Gaslight Anthem
I The Gaslight Anthem a Brno, Repubblica Ceca
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePunk revival[1]
Rock alternativo
Indie rock
Periodo di attività musicale2005 – in attività
EtichettaMercury Records
SideOneDummy
XOXO
Sabot Productions
Album pubblicati9
Studio5
Live2
Raccolte2
Sito ufficiale

I The Gaslight Anthem sono un gruppo rock statunitense di New Brunswick, New Jersey.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Hanno pubblicato il loro primo album, Sink or Swim, per la XOXO Records nel maggio 2007, prima di firmare un contratto con la SideOneDummy Records, che ha prodotto il loro secondo album, The '59 Sound, pubblicato il 19 agosto 2008, per approdare ad una major nel 2012.

Il 6 agosto 2008 i Gaslight Anthem sono diventati il primo gruppo nella storia della musica britannica ad apparire nella copertina di Kerrang! senza che la rivista ne avesse mai scritto prima. Kerrang! li ha definiti «la migliore formazione che ascolterete nel 2008».[2] Bruce Springsteen nel 2009 li ha nominati per la lista dei 100 album del secolo di Q per The '59 Sound, classificandoli alla 79ª posizione.[3]

Nel 2011 il leader Brian Fallon pubblica con il chitarrista Ian Perkins l'album Elsie a nome The Horrible Crowes.

Il quarto album in studio, Handwritten, prodotto da Brendan O'Brien, vede la luce il 20 giugno 2012, preceduto dal singolo 45. L'album segna il passaggio della band ad una major, la Mercury Records, e raggiunge la 2a e 3a posizione in classifica rispettivamente in Regno Unito e USA. Il 21 settembre i Gaslight Anthem suonano con Eddie Vedder sul palco del Deluna Festival, in Florida, mentre il 15 ottobre 2012 parte da Londra il tour europeo, con due date sold out alla Brixton Academy. Nel Marzo 2013, sempre a Londra, viene registrato il DVD Live in London.

Il 16 giugno 2014 il gruppo annuncia ufficialmente l'uscita del quinto album, Get Hurt, che uscirà il 12 agosto supportato dai singoli Rollin' and tumblin' e Get Hurt. Il 18 agosto la band eseguirà la title track dal vivo al David Letterman Show.

Il 29 luglio 2015, la band annuncia una pausa indefinita alla fine del tour europeo[4].

Nel 2018 i Gaslight Anthem pubblicano The '59 Sounds Sessions, un album con le prime versioni delle canzoni dell'album The 59 Sound, oltre a rarità e lati b.[5]

La band si è riunita temporaneamente per una serie di concerti nel 2018 per celebrare il decimo anniversario dall'uscita dell'album The '59 Sound, prima di riprendere la pausa.[6]

Nel marzo del 2022 la band ha annunciato il ritorno in pianta stabile con un tour in estate e un nuovo disco in lavorazione. Il 27 ottobre 2023 viene pubblicato History Books, il loro sesto album in studio.

Stile musicale ed influenze[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile dei Gaslight Anthem riflette molti elementi delle sonorità della costa del New Jersey. Essi stessi hanno definito il loro sound come

(EN)

«Bruce Springsteen singing for a Cure cover band, with a tinge more aggression»

(IT)

«Bruce Springsteen che canta in una cover band dei The Cure, con un filo di aggressività in più.»

Il gruppo è fortemente influenzato dalla musica di Springsteen, nato e vissuto a poche case di distanza dal cantante Brian Fallon, così come da Joe Strummer e Bob Dylan.[8] Ad ogni modo, più recentemente Fallon ha dichiarato di volersi leggermente distanziare da queste influenze, pur tuttavia non rinnegandole, alla ricerca di una via propria e di uno stile più personale. I Gaslight Anthem sono soliti incidere cover di grandi musicisti come Tom Petty, Bob Dylan, Pearl Jam, The Rolling Stones, Nirvana, The Who.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Turnisti

  • Ian Perkins – tastiere, chitarre, cori (2010–2015, 2018)

Ex membri

  • Mike Volpe – chitarra (2006)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Anno Nome Etichetta Classifiche
US Billboard 200[9] Top Rock[10] Top Independent[11] UK[12]
2007 Sink or Swim XOXO
2008 The '59 Sound SideOneDummy 70 25 7 154
2010 American Slang SideOneDummy 16 5 1 18
2012 Handwritten Mercury Records
2014 Get Hurt Island
2018 The ’59 Sound Sessions SideOneDummy
2023 History Books Rich Mahogany Records

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 – Live at Park Ave.
  • 2013 – Live in London

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 – Singles Collection: 2008-2011
  • 2014 – The B-Sides

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Album di provenienza Billboard Hot Modern Rock[13]
2008 The '59 Sound The '59 Sound 35
2008 Old White Lincoln The '59 Sound
2009 Great Expectations The '59 Sound
2010 American Slang American Slang
2012 45 Handwritten
2012 Here Comes My Man Handwritten
2014 Get Hurt Get Hurt
2023 Positive Charge History Books
2023 History Books History Books
2023 Little Fires History Books
2023 Autumn History Books

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Gaslight Anthem, su allmusic.com, allmusic.com. URL consultato il 15-04-2009.
  2. ^ (EN) Kerrang! The Gaslight Anthem return to the UK, su www2.kerrang.com, Kerrang Magazine. URL consultato il 28-12-2008 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2008).
  3. ^ (EN) SideOneDummy represented well in Q’s albums of the century, su sideonedummy.com. URL consultato il 2-12-2009 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).
  4. ^ The Gaslight Anthem: «Finito il tour europeo ci prendiamo una pausa dal gruppo» | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 30 luglio 2015. URL consultato il 13 novembre 2021.
  5. ^ Rockol com s.r.l, √ Gaslight Anthem, esce ‘The ’59 Sound Sessions’ con versioni inedite, su Rockol. URL consultato il 13 novembre 2021.
  6. ^ (EN) The Gaslight Anthem to reunite for The '59 Sound 10th anniversary tour, su Consequence, 29 gennaio 2018. URL consultato il 13 novembre 2021.
  7. ^ (EN) Interview - The Gaslight Anthem, su changetherecord.net. URL consultato il 22-01-2009 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2009).
  8. ^ Stefano Gilardino. «Blind test. The Gaslight Anthem» in Rock Sound, 129. Aprile 2009, pp. 38-41, ISSN 1127-1337 (WC · ACNP)
  9. ^ (EN) The Billboard 200 [collegamento interrotto], su billboard.com, billboard.com. URL consultato il 15-04-2009.
  10. ^ (EN) Top Rock Albums [collegamento interrotto], su billboard.com. URL consultato il 15-04-2009.
  11. ^ (EN) Top Independent Albums [collegamento interrotto], su billboard.com. URL consultato il 15-04-2009.
  12. ^ (EN) «The Official UK Albums Chart for the week ending 30 August 2008». ChartsPlus, 366. pp. 5-8
  13. ^ (EN) Hot Modern Rock Tracks [collegamento interrotto], su billboard.com. URL consultato il 15-04-2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN159026545 · ISNI (EN0000 0001 1554 5968 · LCCN (ENno2008087156 · GND (DE16084016-8 · BNF (FRcb166601743 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2008087156