Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale | |
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Sigla | GNPL |
Stato | ![]() |
Tipo | Autorità amministrativa indipendente |
Istituito | 23 dicembre 2013 |
da | Governo Letta |
Operativo dal | 1 febbraio 2016 |
Presidente | Mauro Palma (dal 1 febbraio 2016) |
Nominato da | Presidente della Repubblica Italiana |
Numero di membri | 3 |
Durata mandato | 5 anni |
Impiegati | 25[1] |
Sede | Roma |
Indirizzo | Via di San Francesco di Sales, 34 |
Sito web | www.garantenazionaleprivatiliberta.it/ |
Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (GNPL)[2] è un organismo indipendente con potere di controllo sui luoghi di privazione della libertà personale, quali gli istituti penitenziari, i luoghi di polizia, i centri di permanenza per i rimpatri (CPR), le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS, istituite dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari), i trattamenti sanitari obbligatori, le residenze per anziani.
È stato istituito presso il Ministero della giustizia dal decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 146[3].
Funzioni[modifica | modifica wikitesto]
Il comma 5 dell'art. 7 del decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 146 elenca le competenze del Garante nazionale.
Al Garante nazionale sono stati attribuiti anche i compiti relativi al monitoraggio indipendente dei rimpatri degli stranieri extra-comunitari irregolarmente presenti sul territorio italiano. La direttiva europea sui rimpatri[4] prevede che ogni paese si doti di un organismo indipendente per il monitoraggio.
Infine, il Garante nazionale è stato individuato quale meccanismo nazionale di prevenzione (NPM) a seguito della ratifica da parte dell'Italia del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti[5].
Organizzazione istituzionale[modifica | modifica wikitesto]
Il Garante nazionale è un organismo collegiale. I membri del collegio attualmente in carica, nominati dal Presidente della Repubblica tra febbraio e marzo del 2016, sono:
- Mauro Palma, Presidente;
- Emilia Rossi;
- Daniela de Robert.
Il mandato ha una durata di cinque anni e non è rinnovabile.
In deroga a quanto previsto dall'articolo 7, comma 2, primo periodo, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 10, il Garante nazionale in carica alla data di entrata in vigore del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, convertito con modificazioni dalla legge 18 dicembre 2020, n. 173 è stato prorogato per un periodo di due anni oltre la scadenza naturale.
I componenti del Garante non possono essere dipendenti delle pubbliche amministrazioni e non possono ricoprire cariche istituzionali, anche elettive, ovvero incarichi in partiti politici.
Ufficio[modifica | modifica wikitesto]
Alle dipendenze del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale è posto un ufficio.
L'Ufficio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha sede a Roma, in via di san Francesco di Sales n. 34, ed è composto da un numero massimo di 25 unità di personale, di cui almeno 20 del Ministero della giustizia e, in posizione di comando, non più di 2 unità del Ministero dell’interno e non più di 3 unità degli enti del Servizio sanitario nazionale[6].
Per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti del Garante nazionale l’ufficio è strutturato nelle seguenti unità organizzative:[7]
- Segreteria generale
- Privazione della libertà in ambito penale
- Privazione della libertà da parte delle forze di polizia
- Privazione della libertà e persone migranti
- Privazione della libertà nell’ambito delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali
Alle dirette dipendenze del collegio sono istituite le unità organizzative di Supporto al collegio e Studi, Relazioni nazionali e internazionali.
D.M. Giustizia n. 36/2015[modifica | modifica wikitesto]
Inizialmente il coordinamento dell’ufficio per l’attuazione delle direttive impartite dal collegio era affidato a un funzionario con compiti di direzione. Fabrizio Leonardi è stato direttore dell'ufficio dal 24 ottobre 2016 al 23 giugno 2019. La struttura e la composizione dell'ufficio erano regolate dal Decreto 11 marzo 2015, n. 36, del Ministro della giustizia[8].
D.P.C.M. n. 89/2019[modifica | modifica wikitesto]
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2019, n. 89[9], (Regolamento concernente la determinazione della struttura e della composizione dell'Ufficio posto alle dipendenze del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale), in vigore dal 3 settembre 2019, stabilisce che alla direzione dell'Ufficio sia preposto un dirigente di seconda fascia scelto tra i dirigenti di ruolo del Ministero della giustizia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ dotazione organica al 31 dicembre 2017
- ^ Il nome del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è stato modificato dal DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2020, n. 130, convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre 2020, n. 173, su normattiva.it. URL consultato il 04/01/2021.
- ^ Art. 7 del DL, pubblicato il 23.12.2013 sulla Gazzetta Ufficiale e convertito con modificazioni in legge 21 febbraio 2014, n. 10, su normattiva.it.
- ^ Direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare), su eur-lex.europa.eu.
- ^ Legge 9 novembre 2012, n. 195 (Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002), su normattiva.it.
- ^ Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020)., su normattiva.it.
- ^ Codice di autoregolamentazione, su garantenazionaleprivatiliberta.it. URL consultato il 22 dicembre 2017.
- ^ Decreto 11 marzo 2015, n. 36 (Regolamento recante la struttura e la composizione dell'ufficio del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale), su gazzettaufficiale.it.
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2019, n. 89 (Regolamento concernente la determinazione della struttura e della composizione dell'Ufficio posto alle dipendenze del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale), su gazzettaufficiale.it.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su garantenazionaleprivatiliberta.it.
- Sito istituzionale del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT)
- Sito istituzionale del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (OPCAT)
- Informazioni sul Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale sul sito IPA - Indice delle Pubbliche Amministrazioni