Galleria Vittorio Emanuele III

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Galleria Vittorio Emanuele III
La porta d'ingresso a piazza Antonello.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàMessina
IndirizzoPiazza Antonello
via della Munizione, 19
via Oratorio della Pace, 4-6-8
Coordinate38°11′38.66″N 15°33′14.45″E / 38.194071°N 15.554015°E38.194071; 15.554015
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1924-1929
Inaugurazione13 agosto 1929
StileLiberty
UsoGalleria commerciale
Realizzazione
ArchitettoCamillo Puglisi Allegra
AppaltatoreSocietà Generale Elettrica

La galleria Vittorio Emanuele III di Messina venne progettata da Camillo Puglisi Allegra e costruita tra il 1924 e il 1929.

Unica nel suo genere nel Meridione insieme alla galleria Umberto I di Napoli, alle decorazioni lavorarono gli scultori Antonio Bonfiglio ed Ettore Lovetti, i quali s'ispirarono, insieme a Puglisi Allegra, al Settecento siciliano.

Storia, progettazione e valore artistico[modifica | modifica wikitesto]

Progettata da Camillo Puglisi Allegra e finanziata dalla Società Generale Elettrica della Sicilia fu costruita tra il 1924 e il 1929 e inaugurata il 13 agosto 1929, contemporaneamente al duomo ricostruito.

Esempio di quello stile liberty considerato eclettico, tipico nella città ricostruita dopo il terremoto del 1908, la galleria, intitolata a Vittorio Emanuele III, ha sede sulla via Cavour ed è delimitata da grandi edifici pubblici che si affacciano sulla circolare piazza Antonello (su questa piazza è collocato l'arco d'accesso alla galleria): il palazzo delle Poste e Telegrafi, opera di Vittorio Mariani, il palazzo della Provincia di Alessandro Giunta, e il palazzo del Municipio, opera dell'architetto Antonio Zanca[1].

All’interno si articola in tre bracci confluenti, al centro, in un esagono chiuso da una volta a cupola vetrata e con tre ingressi.

Tutte le volte a botte hanno dei lucernai a vetri colorati; il pavimento è realizzato con tesserine a mosaico.

Il portico centrale, che dà sulla piazza Antonello, ha un monumentale arco segnalato da robuste paraste e da un fastigio sopraelevato, che costituisce l’ingresso principale della galleria.

Nel 2000 è stata dichiarata bene d'interesse storico-artistico ai sensi della legge 1089/39[2].

Vista dall'esterno[modifica | modifica wikitesto]

Vista dall'interno[modifica | modifica wikitesto]

La prospettiva di piazza Antonello[modifica | modifica wikitesto]

Sorta dopo il terremoto del 1908 con il nome di piazza Circolare, doveva rappresentare secondo i progettisti dell'epoca la principale sede delle maggiori istituzioni della città: l'entrata principale del palazzo della Provincia e l'entrata posteriore alla principale del Municipio affacciano entrambi sulla piazza.

Di fronte al palazzo della Provincia era sito il palazzo delle Poste, oggi adibito a segreteria degli studenti dell'Università di Messina.

Lo stato attuale[modifica | modifica wikitesto]

Progettata per ospitare alcuni uffici e creare un importante polo residenziale e commerciale nel cuore della città, attualmente è adibita a luogo di ristorazione e cocktail bar.

L'incendio del 2023[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 Aprile del 2023 il tetto della Galleria Vittorio Emanuele III è andato in fiamme a causa di qualche scintilla in uno dei negozi nel piano più alto della struttura. La Galleria è rimasta quasi del tutto integra, tranne qualche danno nel tetto.

Altre gallerie d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Galleria Vittorio Emanuele III di Messina, su byitaly.org. URL consultato il 27 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
  2. ^ Sergio Bertolami, Galleria Vittorio Emanuele III di Messina, su experiences.it, Experiences S.r.l.. URL consultato il 27 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).

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