Galathea strigosa

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Galathea strigosa
esemplare al Cinéaqua
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Sottoclasse Eumalacostraca
Superordine Eucarida
Ordine Decapoda
Infraordine Anomura
Superfamiglia Galatheoidea
Famiglia Galatheidae
Genere Galathea
Specie G. strigosa
Nomenclatura binomiale
Galathea strigosa
(Linnaeus, 1761)
Sinonimi

Astacus strigosus (Linnaeus, 1761)
Calypso periculosa (Risso, 1816)
Cancer cancharus (Linnaeus, 1758)
Cancer strigosus (Linnaeus, 1761)
Galathea spinigera (Leach, 1816)
Janira periculosa (Risso, 1816)
(Fonte: WoRMS)

Nomi comuni

Galatea strigosa
Galatea rossa

Esemplare fotografato a Saint-Quay-Portrieux
Galathea strigosa al Museo di storia naturale Giacomo Doria

Galathea strigosa (Linnaeus, 1761) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Galatheidae diffuso nel mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico.[1] Originariamente descritto come Cancer strigosus, è la specie tipo del genere Galathea.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un galateide facilmente riconoscibile e di grandi dimensioni: il carapace supera i 5 cm di lunghezza, e la lunghezza massima registrata per il corpo è di 9.[3] Questo, insieme alla colorazione rossa-arancione a strisce azzurre o violacee, ne permette la facile distinzione da Galathea squamifera.[4]

Come tipico per i galateidi, l'addome di Galathea strigosa è parzialmente ripiegato al di sotto del cefalotorace, caratteristica che dà a questo animale un aspetto intermedio tra una piccola aragosta e un granchio.[5] Come le altre specie del genere Galathea, presenta creste trasversali di setae sul carapace, chelipedi tubercolati e un rostro dentato; in G. strigosa i denti sono tre per lato.[6][4]

Caratteristiche distintive di questa specie sono la presenza di 2 spine sul mero (secondo articolo) del terzo massillipede e sei spine nella regione epigastrica (dietro il rostro), tre per lato.[3][6]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie detritivora.[7]

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

I principali predatori di questa specie sono pesci, sia cartilaginei (tra cui l'aquila di mare) che ossei come gadidi, labridi (Ctenolabrus rupestris), serranidi e scorfani.[8]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È ovipara. Nel Mediterraneo il periodo riproduttivo in genere è tra dicembre e maggio, ma varia a seconda della regione in cui vive.[6]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie comune.[4] Il suo areale si estende dal mar Rosso alla Norvegia, comprendendo tutto il mar Mediterraneo e l'oceano Atlantico fino alle Canarie.[3][1] Vive sia nelle zone ricche di anfratti rocciosi, dove si nasconde di notte, sia nei fondali sabbiosi piuttosto in profondità:[6] di solito si trova non sopra i 50 m e può spingersi fino a 600.[4][3] È comune sulle barriere artificiali.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) WoRMS (2021), Galathea strigosa, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ E. Macpherson & A. Robainas Barcia, 2015, p. 13.
  3. ^ a b c d (EN) M.J. de Kluijver & S.S. Ingalsuo, Galathea strigosa, su Marine Species Identification Portal. URL consultato il 7 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  4. ^ a b c d W. Luther, K. Fiedler, p. 162.
  5. ^ a b A. Rinaldi, 2012, p. 350.
  6. ^ a b c d Rupert Riedl, p. 451.
  7. ^ (EN) Ecology of Galathea strigosa, su SeaLifeBase. URL consultato il 7 marzo 2021.
  8. ^ (EN) Organisms Preying on Galathea strigosa, su SeaLifeBase. URL consultato il 7 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]