Gaio Sollio Sidonio Apollinare
Gaio Sollio Sidonio Apollinare | |
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Nome originale | Gaius Sollius Sidonius Apollinaris |
Titoli | Caput Senatus, Patricius |
Nascita | 5 novembre 430 circa Lugdunum |
Morte | 486 Clermont-Ferrand |
Coniuge | Papianilla |
Figli | Apollinare, Severiana, Roscia e Alcima |
Padre | ignoto |
San Sidonio Apollinare | |
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Vetrata nella cattedrale di Clermont-Ferrand | |
Vescovo | |
Nascita | 430 circa |
Morte | 486 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 21 agosto |
Gaio Sollio Sidonio Apollinare (in latino: Gaius Sollius Sidonius Apollinaris; Lugdunum, 5 novembre 430 circa – Clermont-Ferrand, 486) è stato un nobile gallo-romano, alto funzionario dell'Impero romano, poeta, epistolografo, vescovo di Alvernia e santo.
Il suo rango e le sue conoscenze fecero sì che fosse al centro della vita pubblica della sua epoca.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Lugdunum in Gallia (moderna Lione, Francia), in una nobile famiglia gallo-romana di rango senatoriale; i suoi avi avevano raggiunto le più alte cariche (prefetto del pretorio, praefectus urbi, ecc.). Suo nonno, Apollinare, era il Prefetto del pretorio delle Gallie; suo padre, il cui nome è ignoto, fu a sua volta prefetto del pretorio delle Gallie tra il 448 e il 449.
Nel 452 circa sposò Papianilla, figlia di quell'Avito che fu console (456) e imperatore d'Occidente (455-456); i due ebbero diversi figli, tra cui un maschio, Apollinare, e tre femmine, Severiana, Roscia e Alcima. Era cognato di Agricola ed Ecdicio Avito, probabilmente cugino per parte di madre del senatore gallico Avito.[1]
Studiò sotto la guida di Eusebio, probabilmente a Lugdunum o ad Arelate, seguendo le lezioni del monaco Claudiano Mamerto e di Hoenius. Studiò anche il greco.[1] Nel 449 assistette assieme al padre alla declamazione, da parte di Nicezio, di un panegirico in onore del console Astirio;[2] il 1º gennaio 456 fu Sidonio stesso a declamare un panegirico in onore del suocero e imperatore Avito, ricevendo poi una statua nel Foro di Traiano.[1]
Nel 457 Avito morì, e gli succedette al trono Maggioriano, coinvolto nella deposizione del predecessore; le popolazioni della Gallia non riconobbero il nuovo imperatore, il quale marciò contro di esse. Sidonio si schierò contro Maggioriano; si trovava a Lugdunum quando la città fu catturata dall'esercito imperiale e fu preso prigioniero, ma poi liberato. Nel 458 rivolse a Maggioriano una supplica di alleggerire la punizione per Lugdunum sotto forma di un breve componimento poetico; successivamente compose e declamò un panegirico per l'imperatore.[1]
Tra il 458 e il 461 tenne una posizione amministrativa minore, probabilmente quella di tribunus et notarius, con Catullino ed Eutropio come colleghi. Nel 461 è attestato come comes; in quell'anno si recò da Clermont ad Arelate, presso la corte di Maggioriano, dove scoprì che gli si attribuiva il componimento di un libello anonimo in cui un personaggio di rilievo era offeso; durante una cena con l'imperatore Sidonio riuscì a scagionarsi.[1]
Nel 467 si recò a Roma per portare una petizione a nome delle sue genti all'imperatore, Antemio; il suo contatto presso la corte, Cecina Decio Basilio, gli consigliò di comporre un panegirico in occasione dell'assunzione da parte di Antemio del secondo consolato (1º gennaio 468); il panegirico e l'influenza di Cecina Basilio fecero sì che Apollinare venisse nominato caput senatus e praefectus urbi.[3] Tra i suoi compiti vi fu quello di garantire le forniture di grano all'Urbe.[4] Fu probabilmente nel 468 o 469 che fu nominato patricius. Si dimise da prefetto nel tardo 468 o all'inizio del 469, per evitare di dover presiedere il processo contro Arvando, suo amico.
Nello stesso anno venne scelto come successore di Eparchio al soglio vescovile di Alvernia, più per i suoi influenti referenti politici e per i suoi sforzi di tenere unita la provincia gallica all'impero che per le sue virtù teologali. Il vescovato di Alvernia aveva fornito diversi santi alla Chiesa, tra cui un recente predecessore di Apollinare, san Namazio (vescovo nel 446-462), fondatore della cattedrale.
Apollinare fu attivo nella difesa armata della provincia contro i Visigoti, che conquistarono Clermont nel 474: Apollinare venne imprigionato, ma poi venne liberato per volere di re Eurico, rimanendo vescovo fino alla sua morte.
Culto[modifica | modifica wikitesto]
La memoria liturgica di Sidonio Apollinare cade il 21 agosto.
Letteratura[modifica | modifica wikitesto]
Nella sua opera, tradizione classica e Cristianesimo convivono senza difficoltà sia sul piano dei contenuti che su quello formale; è proprio con lui che comincia quel fenomeno di definizione di un patrimonio culturale atto a superare le precedenti contrapposizioni, da cui erano state angosciate personalità come Girolamo, in nome di una nuova distinzione che vede uniti gli ex "nemici" greci, latini, pagani e cristiani contro il nuovo mondo dei germani.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Carmina, raccolta pubblicata intorno al 470
- 147 Epistulae divise in nove libri, seguenti la sua ordinazione episcopale, ricalcanti lo stile di Plinio il giovane
- Missae, contributi alla liturgia gallicana.
- Carmina, traduzione di Vico Faggi, Genova, Edizioni San Marco dei Giustiniani, 1982.
Persone legate a Sidonio[modifica | modifica wikitesto]
Tra i suoi corrispondenti, conoscenti, parenti e amici vi furono:
- Apollinare (prefetto del pretorio), suo nonno
- Padre di Sidonio Apollinare
- Fausto di Riez, amico
- Agricola, cognato e corrispondente
- Arvando
- Avito, suocero e imperatore
- Consenzio
- Ecdicio Avito, cognato
- Maggioriano
- Magno Felice
- Claudiano Mamerto
- Araneola
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mathisen, Ralph, "Anthemius (12 April 467 - 11 July 472 A.D.)", De Imperatoribus Romanis, su roman-emperors.org.
- Arnold Hugh Martin Jones, Gaius Sollius (Modestus?) Apollinaris Sidonius 6, The Prosopography of the Later Roman Empire, pp. 115–118.
- Johannes A. van Waarden and Gavin Kelly (eds), New Approaches to Sidonius Apollinaris, with Indices on Helga Köhler, C. Sollius Apollinaris Sidonius: Briefe Buch I. Leuven, 2013.
- (LA) Gaio Sollio Sidonio Apollinare, [Opere], Parisiis, in Officina Plantiniana : apud Hadrianum Perier, via Iacobaea, 1598.
- Luciana Furbetta, L'epitaffio di Sidonio Apollinare in un nuovo testimone manoscritto, in Euphrosyne, XLIII, 2015, pp. 243-254.
- (FR) Patrice Montzamir, Du nouveau sur l'épitaphe attribuée à Sidoine Apollinaire, XXXIXe réunion Association pour l'Antiquité Tardive, Clermont-Ferrand, giugno 2017.
- Gavin Kelly and Joop van Waarden (eds), The Edinburgh Companion to Sidonius Apoliinaris, Edinburgh: Edinburgh University Press, 2020.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gaio Sollio Sidonio Apollinare, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (LA) Opere di Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su Musisque Deoque.
- Opere di Gaio Sollio Sidonio Apollinare / Gaio Sollio Sidonio Apollinare (altra versione) / Gaio Sollio Sidonio Apollinare (altra versione), su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Gaio Sollio Sidonio Apollinare, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Gaio Sollio Sidonio Apollinare, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Monvmenta Germaniae Historica, Societas Aperiendis Fontibvs Rerum Germanicarvm Medii Aevi, Avctorum Antiqvissorum Tomus VIII, Berolini apud Weidmannos 1887: Gai Sollii Apollinaris Sidonii Epistvlae et Carmina, recensvit et emendavit Christianvs Lvetjohann, accedvnt Favsti aliorvmque epistvlae ad Rvricivm aliosqve Rvricii epistvlae recensivit et emedavit Brvno Krvsch
- Sidonius Apollinaris: testo completo della corrispondenza in latino, ampia bibliografia e collegamenti con altri siti.
- Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici, su documentacatholicaomnia.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89203537 · ISNI (EN) 0000 0001 2142 9795 · SBN IT\ICCU\CFIV\114218 · LCCN (EN) n85175817 · GND (DE) 118797069 · BNF (FR) cb12159352w (data) · BNE (ES) XX917728 (data) · NLA (EN) 35264490 · BAV (EN) 495/56321 · CERL cnp00945297 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85175817 |
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