Gaetano Blandini

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Gaetano Blandini
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato30 agosto 1834 a Palagonia
Ordinato presbitero6 giugno 1857
Nominato vescovo13 maggio 1881 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo29 maggio 1881 dal vescovo Giovanni Blandini
Deceduto19 maggio 1898 (63 anni) a Canicattì
 

Gaetano Blandini (Palagonia, 30 agosto 1834Canicattì, 19 maggio 1898) è stato un vescovo cattolico italiano, 86º vescovo di Agrigento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Palagonia il 30 agosto 1834. Fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1857 e il 12 agosto 1880 ottenne il suo primo incarico di rilievo come prelato di Santa Lucia del Mela. Il 13 maggio 1881 fu designato vescovo titolare di Sergiopoli e consacrato il 29 maggio dello stesso anno dal fratello Giovanni Blandini, vescovo di Noto, coconsacranti i vescovi Gerlando Maria Genualdi e Giovanni Battista Bongiorni. Il 15 marzo 1883 fu nominato vescovo coadiutore di Agrigento e il 2 febbraio 1885 succedette come vescovo della sede a Mons. Domenico Turano. Il 21 ottobre 1883 fu uno dei due co-consacranti del vescovo Giuseppe Francica-Nava de Bondifè, poi diventato cardinale.

Promosse la costruzione del seminario di Favara.[1]

Gaetano Blandini fu il primo vescovo siciliano promotore dei nuovi orientamenti della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, voluti da Leone XIII,[2] e tra i formatori di personalità come Luigi Sturzo,[3] che nel 1896 partecipò al secondo Congresso regionale cattolico, tenuto ad Agrigento sotto la presidenza di Blandini.[4] Negli stessi anni, la diocesi di Agrigento fu tra le prime a introdurre la costituzione di casse rurali.[5][6]

Morì il 19 maggio 1898 a Canicattì.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angelo Noto, Notizie storiche del seminario di Agrigento (1860-1963), su books.google.it, Edizioni del Seminario, 1963, p. 239. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  2. ^ Thomas Bokenkotter, Church and Revolution, su books.google.it, Crown Publishing Group, 2010. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  3. ^ Salvo Millesoli, Don Sturzo: la carità politica, su books.google.it, Paoline, 2002, p. 48. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  4. ^ Francesco Renda, Francesco Flores d'Arcais, La Chiesa di Sicilia dal Vaticano I al Vaticano II, su books.google.it, S. Sciascia editore, 1994, p. 900. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  5. ^ Alessandro De Bono, Damaso Pio De Bono e Luigi Sturzo, su books.google.it, Istituto di Sociologia Luigi Sturzo di Caltagirone, 2003, p. 20. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  6. ^ Umberto Chiaramonte, Luigi Sturzo e il governo locale, su books.google.it, Rubbettino Editore, 2001, p. 108. URL consultato il 10 ottobre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo-prelato di Santa Lucia del Mela Successore
Carlo Vittore Papardo, C.R. 12 agosto 1880 - 15 marzo 1883 Stefano Gerbino di Cannitello, O.S.B.
(prelato eletto)
Predecessore Vescovo titolare di Sergiopoli Successore
Adrien-Hyppolyte Languillat, S.I. 13 maggio 1881 - 2 febbraio 1885 John Rooney
Predecessore Vescovo di Girgenti Successore
Domenico Turano 2 febbraio 1885 - 19 maggio 1898 Bartolomeo Lagumina
Controllo di autoritàVIAF (EN193956156 · ISNI (EN0000 0003 5696 0679 · SBN CAGV015808 · WorldCat Identities (ENviaf-193956156