GAFAM

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation Jump to search
I loghi di GAFAM

L'acronimo GAFAM, spesso usato in una connotazione negativa, indica nel loro assieme le 5 maggiori multinazionali dell'IT occidentali: Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft. Sebbene tali multinazionali si pongano in concorrenza diretta tra loro per beni e servizi offerti, il loro gigantismo e l'esser diventati una scelta obbligata, quasi dittatoriale, li accomuna e li identifica facendoli diventare oggetto di critiche per presunte pratiche scorrette quali: abuso di posizione dominante, elusione fiscale, intromissione nella vita privata dei propri utenti e violazione della loro privacy.

Origine del fenomeno[modifica | modifica wikitesto]

Durante la terza rivoluzione industriale, operata dall'industria dell'IT in occidente, emergono velocemente 5 aziende, predominanti e monopolistiche, che si estendono rapidamente soprattutto nell'area occidentale creando un complesso tecno-informatico che determina la vita di miliardi di persone. L'acronimo con cui individuarle nasce in quegli ambienti open-source che promuovono la consapevolezza della distorsione politico-economica conseguente.

Ma è soprattutto in Francia che questo acronimo è associato ad una campagna di sensibilizzazione contro gli abusi della concentrazione. Nel 2001, vede la luce Framasoft, associazione no-profit sbocciata all'interno del sistema scolastico nazionale con l'intento di promuovere e diffondere una cultura informatica alternativa per il software libero. Sempre a loro si deve una campagna educativa denominata de-googliziamo internet. L'acronimo si trasforma in un meme, prendendo spunto dai fumetti e dalla storia di resistenza del villaggio gallico di Asterix; capolavoro di Uderzo. Tale campagna, sempre molto attiva, coinvolge milioni di utenti[1] e trova spazio sulla stampa nazionale ed estera.[2]

Il gigantismo comune[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista del diritto societario, come tutti i grandi soggetti economici privati, i 5 componenti Gafam corrispondono propriamente a gruppi, estremamente complessi, controllati da holding.

Economico[modifica | modifica wikitesto]

Potenza Economica multinazionali GAFAM
Società Creazione Prodotti simbolo Entrate principali (nel 2017 )[3] Utilizzatori[4] (Miliardi) Capitalizzazione[5] (In miliardi di dollari - 2022) Acquisizioni
Google (Alphabet) 1998 Motore di ricerca, Seo, pubblicità, Intelligenza artificiale Pubblicità (86 %) 1,42 1 787 ReCaptcha, Waze, DoubleClick, YouTube, Android
Apple 1976 Personal computer Hardware (81 %) 0,85 2 790 Beats Electronics
Facebook (Meta) 2005 Rete sociale, pubblicità, Intelligenza artificiale Pubblicità (98 %) 2,13 610 Instagram, WhatsApp, Oculus
Amazon 1994 Commercio elettronico, Cloud computing Commercio online (82 %) 0,244 1 588 Whole Foods Market
Microsoft 1975 Sistema operativo, Cloud computing Software (62 %) 1 2 249 Hotmail, Nokia Devices & Services, Skype, LinkedIn, GitHub, Activision Blizzard

Politico[modifica | modifica wikitesto]

Le comuni criticità[modifica | modifica wikitesto]

Il lobbying[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 le aziende GAFAM hanno speso 50 milioni di dollari in attività di lobbying presso il governo Statunitense. Attività svolta regolarmente anche presso l’Unione Europea.

Nel 2019 si sono attivate presso l'UE, in concomitanza delle elezioni europee, sulla regolamentazione delle fake news.[6]

L'elusione fiscale[modifica | modifica wikitesto]

L'elusione fiscale (da non confondere con l'evasione fiscale) non è una loro esclusiva prerogativa, e le aziende GAFAM fanno uso in Europa e nel mondo di ogni possibile strumento legale di notevole riduzione del carico fiscale[7]. Le due modalità tipiche sono: realizzazione di complesse architetture societarie e allocazione del massimo dei ricavi nelle società localizzate in stati con aliquote molto vantaggiose. Da anni, l'ONG Oxfam monitora e raccoglie i dati e le dimensioni del problema e ne denuncia le conseguenze.

La collaborazione con l’intelligence[modifica | modifica wikitesto]

Il caso PRISM dimostra la cooperazione delle multinazionali GAFAM, in qualità di collettori monopolistici del flusso di dati occidentali, con l’intelligence. In Russia, il fondatore di VK, Pavel Durov, denunciò le pressioni ed le ingerenze dello stato. Fu costretto a dimettersi, lasciare la Russia e fondare Telegram.[8]

Lista delle multinazionali cooptate dal progetto PRISM secondo Edward Snowden

Gli abusi sociopolitici[modifica | modifica wikitesto]

L'enorme massa di dati personali raccolti da questi gruppi e la loro posizione dominante possono influenzare la politica di un'intera nazione, come ad esempio il caso di Cambridge Analytica. Oppure, declassare voci giudicate negativamente dal ministero della difesa statunitense, ad esempio The Intercept.[9]

L'uso della Bolla di filtraggio

L'utilizzo del data mining

Acronimi per aree etnografiche differenti[modifica | modifica wikitesto]

Per le zone ad influenza cinese, si utilizza l'acronimo BATX, ovvero Baidu, Alibaba, Tencent, Xiaomi. Nel mondo russo, il monopolio si è instaurato ad opera di industrie quali Yandex e Vkontakte. Nell'area etnogeografica dell'America latina, si guarda alla presenza di Hi5.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alexis Kauffmann, Les statistiques du réseau Framasoft réactualisées au début 2013, su Framablog, 16 maggio 2013. URL consultato il 13 marzo 2023.
  2. ^ speakabout [], su wiki.framasoft.org. URL consultato il 13 marzo 2023.
  3. ^ Charlie Perreau, D'où viennent les revenus des Gafam ?, su Le Journal du Net, 19 marzo 2018. URL consultato l'8 agosto 2018..
  4. ^ Fabernovel, Gafanomics, new economy, nex rules Archiviato il 30 maggio 2018 in Internet Archive., octobre 2014
  5. ^ (EN) Global Top 100 companies by market capitalisation (PDF), su PricewaterhouseCoopers, 31 marzo 2018. URL consultato il 4 agosto 2018.
  6. ^ (EN) Facebook and Google pressured EU experts to soften fake news regulations, say insiders, su openDemocracy. URL consultato il 13 marzo 2023.
  7. ^ Benoît Epron e Marcello Vitali-Rosati, L’édition à l’ère numérique, Éditions La Découverte, 2018, ISBN 978-2-7071-9935-5. URL consultato il 13 marzo 2023.
  8. ^ Gennaro Sannino, Chi è il fondatore di Telegram: “esiliato” dalla Russia, per lui la privacy è tutto, su MGMT Magazine, 20 febbraio 2019. URL consultato il 13 marzo 2023.
  9. ^ Pierre Rimbert, Censure et chaussettes roses, su Le Monde diplomatique, janvier 2018. URL consultato il 4 agosto 2018..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nikos Smyrnaios, Les GAFAM contre l'internet, éditions Ina, 2017 (ISBN 2869382421).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Aziende: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aziende