Félicien David

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Félicien David (foto della Biblioteca nazionale di Francia)

Félicien David, nome completo Félicien César David (Cadenet, 13 aprile 1810Saint-Germain-en-Laye, 29 agosto 1876), è stato un compositore francese.

Caricatura di Félicien David realizzata da Paul Hadol (1860).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Quinto e ultimo figlio di Charles-Nicolas David, violinista dilettante, e di Marie-Anne Arquier.

All'età di cinque anni iniziò a studiare musica sotto la direzione paterna, ma un anno dopo, rimase orfano per la morte del padre e da quel momento fu educato dalla sorella maggiore.

Grazie alla sua bella voce entrò nel coro della cattedrale Saint-Sauveur di Aix-en-Provence.

Intraprese studi letterari, per un triennio, al collegio dei Gesuiti.

Maestro di cappella ad Aix-en-Provence, lasciò la sua regione per trasferirsi a Parigi dove completerà la sua formazione musicale nel Conservatorio parigino.

Diede lezioni di solfeggio, pianoforte e armonia, mentre studiava composizione e contrappunto sotto la guida di Fétis e l'organo con Benoist.

Nel 1831 si iscrisse al movimento socialista francese dei Saint-Simonien e questo fatto gli costò la partenza per l'Oriente, che intraprese fra il 1833 ed 1835 e che gli lascerà un gusto marcato per le melodie esotiche.[1] Soggiornò a Costantinopoli, a Smirne, a Gerusalemme, ad Alessandria d'Egitto ed a Il Cairo.

Ritornato dopo tre anni a Parigi, nel 1835 pubblicò una raccolta di canti orientali; nel 1844 una ode sinfonica intitolata Le désert orientaleggiante; due anni dopo fu la volta del Mosè sul Sinai; quindi l'ode sinfonica Colombus, le opere Herculanum (1859 all'Opéra di Parigi con Adelaide Borghi-Mamo), Le saphir.[1]

La seconda metà della vita di Félicien David è stata più felice della prima. Ufficiale della Legion d'onore dal 1862, pensionato della lista civile, vide gli organi ufficiali e il sovrano stesso rendere giustizia al suo merito, e l'Accademia gli assegnò il premio di ventimila franchi. Prenderà poi il posto di Berlioz all'Institut de France, nel 1869.

Selezione delle opere[modifica | modifica wikitesto]

Terrazza del palazzo di Olympia, bozzetto per Herculanum atto 4 scena 2 (1859). Archivio Storico Ricordi
  • L'Absence
  • Allegretto agitato
  • Andante
  • Les brises d'Orient
  • Christophe Colomb
  • Le désert (oratorio)
  • Les deux amies
  • Doux souvenir
  • L'Espagnole et l'Allemande
  • 6 Esquisses symphoniques
  • Formosa
  • Henriette
  • Herculanum (opera)
  • Lalla-Roukh
  • 2 Méditations
  • Mélodies orientales
  • 3 Mélodies-valses
  • Mélodie
  • Les minarets
  • Moïse au Sinaï
  • La perle du Brésil[2]
  • Piano Trio No.1 in E-flat major
  • Piano Trio No.2 in D minor
  • Piano Trio No.3 in C minor
  • Les quatre saisons
  • Rêverie du soir
  • Rêverie
  • Romance sans paroles
  • Le saphir
  • Le soir in A major
  • Le soir in F-sharp minor
  • Symphony in C minor

Selezione dalla discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Trios avec Piano 2 et 3 - Perenyi, Parkanyi, Prunyi (1991, Naxos)
  • Les Quatre Saisons - Ensemble Baroque de Limoges : Andrés Gabetta, Maï Ngo (violons), Pierre Franck (alto), Christophe Coin (violoncelle), David Sinclair, Yann Dubost (contrebasses) (2010, 2CD Laborie)
  • Le Désert, ode-symphonie en 3 parties sur un texte d’Auguste Colin, par les solistes et le chœur de la cathédrale Sainte-Edwige de Berlin avec l'orchestre symphonique de la radio de Berlin dirigés par Guido Maria Guida (1989, Capriccio).
  • Le Désert, ode-symphonie en 3 parties sur un texte d’Auguste Colin - Cyrille Dubois (ténor), Zachary Wilder (ténor), Jean-Marie Winling (récitant), Ensemble Accentus, Orchestre de chambre de Paris, Dir. Laurence Equilbey (mai 2014, Naive V5405)
  • Lalla Roukh, opéra-comique en 2 actes, de 1862 - Fiset, Gonzalez Toro, Paulin... Solistes, chœur et orchestre Opéra Lafayette, dirigés par Ryan Brown (2013, 2CD Naxos).
  • Herculanum, opéra en 4 actes, 1859. Véronique Gens, Karine Deshayes, Edgaras Montvidas, Nicolas Courjal. Flemish Radio Choir, Brussels Philharmonic. Hervé Niquet. 2 CD. Palazzetto Bru Zane, 2014.
  • L'ensemble baroque Les Festes d'Orphée[3] a enregistré quatre motets dans son disque « Les Maîtres Baroques de Provence » vol. IV (2012, Parnassie éditions) :
  • Trois pour chœur (œuvres de jeunesse, pour la cathédrale d'Aix) : Pie Jesu Domine / Miseremini mei / Alma Redemptoris Mater,
  • Un pour soliste : O Salutaris Hostia.

Eredità e onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Il poeta e filosofo Albert Tores scrisse per la città natale di David, un poema in suo onore, depositato nel municipio di Cadenet e nel consiglio generale.
  • A Cadenet, una strada dove è ancora presente la sua casa porta il suo nome.
  • Una via ad Aix-en-Provence e una statua al Rambot Park di questa città (David era uno studente di musica alla Cattedrale di Aix, Albert Tores detto Taurus, scrittore del poema).
  • Anche una strada ad Avignone porta anche il suo nome.[4].
  • Una strada a Parigi porta il suo nome.
  • Allo stesso modo a Saint-Germain-en-Laye.[5]
  • Una via Félicien David esiste anche a Vésinet.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 174.
  2. ^ De Bekker (1908/2007) p. 433
  3. ^ (FR) Musiques patrimoniales de la Provence historique, su Les Festes d’Orphée. URL consultato il 23 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2018).
  4. ^ Rue Félicien David sur Google Maps
  5. ^ (FR) Anecdotes et personnages célèbres, su saintgermainenlaye.fr. URL consultato il 23 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alexis Azevedo, FéLicien David: coup d’oeil sur sa vie et son oeuvre, Parigi, Au Ménestrel, Heugel, 1863.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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