Fère-en-Tardenois

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Fère-en-Tardenois
comune
Fère-en-Tardenois – Veduta
Fère-en-Tardenois – Veduta
Le rovine del castello
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneAlta Francia
Dipartimento Aisne
ArrondissementChâteau-Thierry
CantoneFère-en-Tardenois
Territorio
Coordinate49°12′N 3°31′E / 49.2°N 3.516667°E49.2; 3.516667 (Fère-en-Tardenois)
Superficie20,44 km²
Abitanti3 370[1] (2009)
Densità164,87 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale02130
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE02305
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Fère-en-Tardenois
Fère-en-Tardenois
Fère-en-Tardenois – Mappa
Fère-en-Tardenois – Mappa
Sito istituzionale

Fère-en-Tardenois è un comune francese di 3.370 abitanti situato nel dipartimento dell'Aisne della regione dell'Alta Francia.

Il blasone scolpito dei Montmorency che orna una delle pile del ponte.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Luoghi e monumenti dꞌinteresse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Saint-Macre.

La chiesa di Saint-Macre di Fère-en-Tardenois fu ricostruita nel XVI secolo e classificata monumento storico nel 1920.

Vi si possono ammirare:

  • Vetrate moderne;
  • una cassa contenente le reliquie di santa Macra, vergine martirizzata nel IV secolo;
  • un organo ricostruito nel 1990 che viene utilizzato per registrazioni e concerti;
  • le vetrate restaurate di Maurice Denis, fondatore della scuola di pittura del Nabis, rappresentante gli evangelisti Luca e Giovanni, una volta posti nel coro, oggi posti sui pilastri al fondo della navata.

Le halle[modifica | modifica wikitesto]

Le halle.
L'interno delle halle.

Gli antichi mercati coperti per il frumento, classificati monumento storico nel 1921, furono costruiti nel 1540.

La cappella di Villemoyenne[modifica | modifica wikitesto]

Cappella classificata nel 1928.

Il castello di Fère-en-Tardenois[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Fère-en-Tardenois fu costruito tra il 1206 e il 1260 da Roberto di Dreux, nipote di Luigi VI, detto il Grosso, re di Francia. Esso appartenne alla prima casa dei Valois-Orléans, Valois-Angoulême. Nel 1528, la madre di Francesco I l'offrì al connestabile Anne de Montmorency per il suo matrimonio. Questꞌultimo lo fece trasformare, facendo costruire in particolare il suo grande ponte coperto, attribuito all'architetto Jean Bullant. La Corona lo confiscò dopo il supplizio di Enrico II di Montmorency. Esso fu reso poco dopo a Carlotta di Montmorency, sposa del Principe di Condé. Esso passò quindi al ramo cadetto dei Condé, i principi di Conti, e in seguito al duca d'Orléans, padre di Philippe Égalité. Questꞌultimo lo demolì in parte nel 1779 allo scopo di rendersi popolare e ne vendette i materiali e i mobili. I suoi creditori s'impadronirono del rimanente e lo vendettero allꞌasta a Parigi nel 1793. Il castello di Fère-en-Tardenois, classificato monumento storico, si caratterizza principalmente per la presenza di un ponte monumentale che attraversa i fossati (che oggi sono a secco). Questo ponte che, fatte le debite proporzioni, ricorda molto quello di Chenonceau, aveva una volta due livelli: il primo serviva da passaggio mentre quello superiore era una sala consacrata al gioco e alla vita mondana. Unꞌampia porta tra due torricelle apre sulla corte, un ettagono irregolare, fiancheggiato da sette torrette circolari, oggi in rovina. Il territorio di caccia di circa 250 ettari, che una volta apparteneva al castello, oggi è proprietà dello Stato e costituisce lꞌattuale foresta di Fère-en-Tardenois. Lꞌultimo proprietario del castello, Raymond de la Tramerie, inumato vicino ai ruderi, ne fece dono al consiglio generale dell'Aisne. Il fascino di queste rovine con la bellezza del luogo hanno fatto sì che un hotel di lusso è stato installato nei fabbricati dꞌepoca in prossimità del castello.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN168774259 · LCCN (ENn90712805 · BNF (FRcb10749133m (data) · J9U (ENHE987007565262705171 · WorldCat Identities (ENviaf-157237607
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