Fussball Club Südtirol

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
FC Südtirol
Calcio
Rot-Weiß (Biancorossi), Südtiroler (Altoatesini), l'Alto, FCS
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, rosso
Inno Mitten in den Bergen gibt es einen Ort - Dalle vette al campo un'eco va
Lukas Tait[1]
Dati societari
Città Bolzano
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie C
Fondazione 1974
Presidente Bandiera dell'Italia Walter Baumgartner
Allenatore Bandiera della Croazia Ivan Javorčić
Stadio Druso
(2 800[2] posti)
Sito web www.fc-suedtirol.com
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Fussball Club Südtirol[3][4][5] anche noto come Südtirol-Alto Adige, Südtirol Bolzano-Bozen, o semplicemente Südtirol, è una società calcistica italiana con sede legale nella città di Bolzano e sede operativa nel comune di Appiano sulla Strada del Vino, in Alto Adige. Milita in Serie C, terza divisione del campionato italiano di calcio.

Fondata a Bressanone nel 1974, ha assunto la corrente identità nel 1995 (allorché è stata ridenominata Football Club Südtirol-Alto Adige, adottando i colori sociali bianco-rossi) e la corrente denominazione nel 2000. La ragione sociale simboleggia l'intenzione del club di rappresentare non solo il capoluogo, ma l'intero territorio della provincia autonoma di Bolzano.

Il Südtirol, insieme al Trento, costituisce l'unica squadra di calcio professionistica della regione Trentino-Alto Adige.[6]

Storia

Dalle origini agli anni novanta

La tradizione sportiva del club ebbe inizio nel 1974, allorché nel quartiere brissinese di Millan venne fondata una società calcistica denominata Sport Verein Milland, presieduta da Ubald Comper e adottante i colori sociali giallo e nero.

Dopo un paio d'anni di attività a carattere estemporaneo e non ufficiale, nel 1977 il club si affiliò alla FIGC e prese parte a due campionati zonali di Terza Categoria. Rimasto poi inattivo nel biennio 1979-1980, il Milland riprese a competere nell'ultima divisione del calcio italiano dalla stagione seguente: la squadra crebbe di livello e rapidamente riuscì dapprima a salire in Seconda Categoria (nel 1983) quindi in Prima Categoria (nel 1986) e infine in Eccellenza (nel 1991). Nel 1994 la sede operativa (ma non quella legale di Bressanone) venne spostata a Varna, senza tuttavia cambiare denominazione sociale. Un anno dopo la striscia positiva si interruppe e la squadra retrocedette in Promozione[6].

Frattanto nel 1995 un gruppo di imprenditori locali si era federato allo scopo di creare un club calcistico d'alto livello nel territorio dell'Alto Adige: fallite le trattative per comprare il Bolzano[7] essi scelsero di attuare il progetto appoggiandosi proprio al Milland, che venne dunque rilevato, ridenominato Football Club Südtirol-Alto Adige e associato ai nuovi colori sociali bianco e rosso. La presidenza passò all'architetto Hanns Huber, mentre Joseph Insam divenne direttore sportivo.

Nella sua prima stagione con la nuova denominazione il Südtirol-Alto Adige si aggiudicò il campionato di Promozione senza perdere una partita (26 vittorie e 4 pareggi), con 82 punti accumulati. Analogo esito ebbe la stagione successiva, ove la squadra vinse l'Eccellenza perdendo solo una partita e accedendo così per la prima volta al Campionato Nazionale Dilettanti.

Nell'estate 1997 la presidenza passò brevemente a Luciano Giua e quindi a Leopold Goller, sotto la cui gestione la squadra dapprima si stabilizzò nella massima serie dilettantistica (tra il 1997-1998 e il 1999-2000) e infine, all'alba del Terzo millennio, sotto la guida del tecnico Giuseppe Sannino e dell'attaccante Joachim De Gasperi, riuscì a vincere il proprio girone e ad accedere al professionismo.

In quest'ultima stagione la squadra fu peraltro oggetto del primo trasferimento delle gare interne: essendo sorti dei problemi in merito alla gestione del campo sportivo di Bressanone (regolarmente utilizzato nel girone di andata, come nelle annate precedenti), nel girone di ritorno si optò per riallocarle presso la zona sportiva di Termeno sulla Strada del Vino, in Bassa Atesina.

Gli anni duemila

In vista della stagione di debutto in Serie C2 (2000-2001) quale campo interno venne designato lo stadio Druso di Bolzano, unico impianto dell'Alto Adige ad essere omologato per ospitare partite professionistiche.

Il passaggio tra i "pro" rese necessario anche un cambiamento della forma statutaria: l'associazione sportiva venne dunque trasformata in società a responsabilità limitata (s.r.l.) e ridenominata Fussball Club Südtirol. L'iscrizione al Registro delle Imprese della provincia di Bolzano venne richiesta già il 7 febbraio e formalizzata (con atto ufficiale di fondazione della nuova società) il 21 giugno 2001: maggiore azionista divenne Leopold Goller, che ne mantenne la presidenza.

Sempre nel 2001 si provvide a trasferire la sede amministrativa del club da Varna a Bolzano (prima in via Avogadro, poi in via Cadorna); più tempo - per ragioni burocratiche - richiese invece lo spostamento di quella legale, che formalmente rimase domiciliata a Bressanone.

Nella prima stagione in C2 i biancorossi ottennero una tranquilla salvezza; nelle tre annate seguenti sfiorarono ripetutamente la promozione in C1, senza tuttavia mai superare la fase play-off. Dopo la stagione 2004-2005, conclusasi con una nuova sconfitta ai play-off (in semifinale), il presidente Leopold Goller lasciò il posto a Werner Seeber, che cumulò la carica con quella di direttore generale. Protagonista di questi anni fu l'attaccante Thomas Bachlechner, che tra il 2001 e il 2006 fu più volte capocannoniere di squadra e tra i primi realizzatori in assoluto a livello di girone.

Nella stagione 2006-2007 la squadra altoatesina si presentò per la settima volta consecutiva al via del girone A di Serie C2, affidata alla guida tecnica di Aldo Firicano: dopo aver concluso il girone d'andata al terzo posto in classifica, distaccato di soli due punti dalla capolista Nuorese, un'involuzione di tendenza la condusse a terminare la stagione regolare in settima posizione, mancando l'accesso agli spareggi per la promozione. A nulla valse il ritorno, nel mercato invernale, dell'attaccante Thomas Bachlechner (che aveva trascorso mezza stagione in Serie C1 all'Ivrea, senza particolare fortuna). La squadra dovette altresì scontare una sconfitta a tavolino per 3-0 contro il Montichiari per l'utilizzo del giocatore Fabian Mayr, sul quale gravava una squalifica non scontata, rimediata durante la militanza di costui nel San Paolo Appiano, nel campionato 2005-2006 di Eccellenza Trentino-Alto Adige.

Nell'estate 2007 alla squadra venne contestata la non coincidenza tra sede legale (sulla carta rimasta a Bressanone) e campo interno (ormai da sette anni a Bolzano): nonostante le insistenze del Südtirol (che lamentò l'inevitabilità di servirsi dello stadio Druso, stante l'insufficienza strutturale dei campi sportivi brissinesi), la Lega Professionisti Serie C impose ai biancorossi di giocare le proprie gare casalinghe nella stessa città della sede legale.

L'ingiunzione non venne raccolta dal sodalizio biancorosso, che seguitò a presentare la propria squadra nello stadio bolzanino: le partite d'esordio stagionale (valide per la Coppa Italia di Serie C) ne vennero dunque condizionate, ché in entrambi i casi le squadre avversarie (rispettivamente Mezzocorona e Bassano Virtus) seguirono l'indicazione della Lega e si recarono a Bressanone, trovando il campo sportivo completamente deserto. Se nel primo caso venne disposto il rinvio della gara (poi vinta per 2-4 dal Mezzocorona), nel secondo caso (sebbene il Bassano avesse poi provveduto a spostarsi a Bolzano e a giocare l'incontro) il giudice sportivo irrogò la sconfitta a tavolino dei biancorossi per 0-3.

Dinnanzi alla minaccia di ulteriori sanzioni, il Südtirol infine acconsentì a ristabilirsi a Bressanone, giocandovi le prime partite del successivo campionato, finché la FIGC - accogliendone le istanze - concesse una deroga per la ri-adozione dello stadio Druso. Nel mentre, al fine di uscire dall'impasse, era stata finanche ipotizzata una fusione col Bolzano, ottenendo però un diniego da parte della storica società cittadina (che aveva sempre avversato la presenza del Südtirol nel capoluogo).

Il campionato vide il club altoatesino giocare sottotono: la zona play-off rimase ben lontana e anzi la salvezza venne conseguita solo all'ultima giornata di campionato, grazie alla vittoria interna per 2-1 contro la Pro Vercelli.

Un anno dopo il Südtirol (affidato al tecnico Maurizio D'Angelo) parve ripetere il copione del biennio precedente, collocandosi stabilmente nelle ultime posizioni di classifica. Un primo cambio di allenatore (con l'ingaggio di Marco Alessandrini) non sortì l'effetto sperato, sicché il 18 maggio 2009, dopo che un'ulteriore sconfitta patita contro l'Alghero ebbe cagionato le dimissioni anche del tecnico subentrante, la società chiamò in panchina Alfredo Sebastiani. La permanenza in categoria sarà poi sancita solo ai play-out, ove gli altoatesini riuscirono ad aver ragione della Valenzana.

Sempre nel corso della stagione 2008-2009 Werner Seeber cedette la presidenza della società all'imprenditore e politico Walter Baumgartner, che annunciò apertamente di puntare al salto in terza serie entro il 2013 e alla serie cadetta entro il 2015.

La stagione 2009-2010 si aprì con la conferma in panchina di Alfredo Sebastiani e un drastico rinnovamento della rosa. Le scelte della dirigenza si rivelarono vincenti, proponendo il Südtirol fin dalle prime giornate come squadra di vertice del girone A di Seconda Divisione (nuovo nome della Serie C2), in un serrato testa-a-testa con Spezia, Legnano, Feralpisalò, Pavia e Alghero.

Decisive si rivelarono le ultime tre giornate della stagione regolare, due delle quali segnate da scontri diretti: al 32º turno i biancorossi pareggiarono per 0-0 con lo Spezia, indi al 33° vinsero per 0-1 contro il Pavia e infine, il 9 maggio 2010, batterono per 1-0 la Valenzana dinnanzi a uno stadio Druso tutto esaurito (3 500 spettatori).

Il Südtirol fece così suo il campionato e si garantì la promozione in terza serie per la prima volta nella sua storia.

Gli anni duemiladieci

La stagione 2010-2011, la prima nella storia del club in terza serie, si rivela difficoltosa: la carenza di risultati positivi spinge la società ad esonerare alla 27ª giornata il tecnico Alfredo Sebastiani, sostituendolo con Maurizio Pellegrino. Ciò non basta a invertire la rotta: a fine stagione il Südtirol retrocede in Lega Pro Seconda Divisione, dopo aver perso i play-out contro il Ravenna; il verdetto viene poi annullato a seguito del caso "Scommessopoli", che provoca la penalizzazione di molte squadre di Lega Pro (tra le quali Alessandria e Cremonese) e consente l'immediata riammissione dei biancorossi nella categoria perduta.

Frattanto, a febbraio 2011, la FIGC aveva finalmente accolto le richieste del club, acconsentendo allo spostamento formale della sede legale a Bolzano.

Nella stagione 2011-2012 la squadra viene assegnata al girone B di Prima Divisione e l'allenatore Giovanni Stroppa la conduce al settimo posto finale in stagione regolare, mancando l'accesso ai play-off solo all'ultima giornata.

Il 13 luglio 2012 la Lega Italiana Calcio Professionistico, giudicando ormai non più omologabile lo stadio Druso, delibera l'esclusione dal Südtirol dal campionato 2012-2013; sei giorni dopo la decisione viene invalidata, previa presentazione di un ricorso corredato da un progetto di massima per la ristrutturazione e l'ampliamento dello stadio bolzanino, cui viene pertanto concessa una deroga.

Nella stagione regolare 2012-2013 la squadra, inserita nel girone A e guidata in panchina da Stefano Vecchi, si piazza quarta e si qualifica ai play-off, dove viene eliminata in semifinale dal Carpi (che poi salirà in serie B).

La successiva stagione 2013-2014 vede i biancorossi debuttare con fatica, attestandosi nella bassa classifica: il tecnico Lorenzo D'Anna, al debutto sulla panchina sudtirolese, ne paga le conseguenze e viene sostituito da Claudio Rastelli. L'avvicendamento rilancia il Südtirol, che risale la china e centra la terza posizione nel proprio girone, accedendo ai play-off promozione in Serie B. Nei primi due turni gli altoatesini eliminano il Como in gara secca interna (0-0 nei tempi regolamentari, 4-3 ai calci di rigore) e la Cremonese in doppio confronto (pareggio 1-1 a Cremona e vittoria 2-1 in casa). In finale si incontra la Pro Vercelli, che nella gara di andata si impone al Druso per 0-1 e pareggia 1-1 il ritorno al Silvio Piola di Vercelli, estromettendo nuovamente i biancorossi dalla rincorsa alla serie cadetta.

L'anno successivo (segnato dai rientri in squadra di Manuel Fischnaller e Michael Cia) è segnato da risultati altalenanti: sotto la guida del confermato Claudio Rastelli i biancorossi faticano ad ingranare, sicché nel giro di poche giornate la società decide per l'avvicendamento con Adolfo Sormani. La scelta inizialmente rivitalizza il Südtirol, capace di chiudere il girone d'andata tra le prime posizioni, ma una nuova involuzione di condizione patita nell'ultimo quarto di stagione regolare porta anche all'esonero di Sormani: gli subentra Giovanni Stroppa, che traghetta i sudtirolesi al 10º posto con 47 punti guadagnati.

Ancora Stroppa viene chiamato a guidare i biancorossi (che dopo la partenza di Hannes Kiem alla volta della Virtus Bolzano affidano la fascia di capitano ad Hannes Fink) nella stagione 2015-2016, che si rivela però all'insegna della metà classifica: il girone A viene concluso al decimo posto.

Per la stagione 2016-2017 la squadra viene affidata a William Viali: la squadra palesa un rendimento altalenante, navigando attorno a metà classifica. Una crisi di rendimento induce la società a cambiare la guida tecnica: il subentrante Alberto Colombo riesce a conseguire la salvezza con due giornate d'anticipo sulla naturale conclusione del campionato (anche grazie a un filotto di quattro vittorie di fila).

Nell'estate 2017 l'ingresso del competente direttore sportivo Aladino Valoti prelude a una rifondazione della parte sportiva: la rosa viene riallestita con elementi d'esperienza (il portiere Daniel Offredi e il difensore Kévin Vinetot) e molti giovani, mantenendo però l'ossatura di base costituita da Hannes Fink, Cia e Fabian Tait. In panchina viene chiamato Paolo Zanetti, all'esordio da allenatore di prima squadra dopo tre anni trascorsi nelle giovanili della Reggiana. Le scelte della società si rivelano fruttuose e il Südtirol si propone quale squadra di vertice del girone B di Serie C: trascinata dalle 13 reti del 27enne attaccante italo-svizzero Rocco Costantino (prelevato dalla Vis Pesaro dopo una lunga permanenza in squadre dilettantistiche) la compagine biancorossa si mantiene nelle zone alte della classifica e infine riesce a chiudere la stagione regolare al secondo posto alle spalle del solo Padova. Il piazzamento consente la qualificazione diretta ai quarti di finale dei play-off, dove i sudtirolesi eliminano la Viterbese Castrense (pareggio esterno per 2-2 all'andata e vittoria per 2-0 al ritorno in casa), ma si arrendono in semifinale al Cosenza (vittoria per 1-0 in casa e sconfitta per 2-0 in Calabria).

Nell'annata 2018-2019 la squadra, sempre guidata dal tecnico Paolo Zanetti, viene parzialmente rifondata dal nuovo direttore sportivo Paolo Bravo: tra le finestre di calciomercato e la stagione si registrano le partenze di Offredi, Costantino, Cia e Procopio, cui fanno riscontro gli acquisti di Tommaso Morosini, Gianluca Turchetta, Caio De Cenco, Simone Mazzocchi e vari altri elementi di buona prospettiva. Il Südtirol si piazza al 6º posto del girone B al termine della stagione regolare, ottenendo così la qualificazione alla successiva fase play-off: nel primo turno sconfigge la Sambenedettese per 1-0, ma viene eliminata al secondo turno dal Monza a seguito del pareggio per 3-3 in trasferta, che promuove i brianzoli in virtù del miglior piazzamento in classifica. Nel mentre si segnala l'avvio dei lavori di ristrutturazione dello stadio Druso, promossi dalla società in accordo con le istituzioni locali, al fine di ammodernare la struttura e portarla a collimare con gli standard strutturali della Serie B: grazie alla posa di alcune tribune posticce, lo stadio rimane tuttavia agibile anche in presenza del cantiere.

L'opera di rifondazione prosegue anche nel 2019-2020 con una decisa campagna di innesti, che tra gli altri porta in biancorosso il portiere Tommaso Cucchietti, il difensore Mario Ierardi, il centrocampista Daniele Casiraghi e l'attaccante Matteo Rover. In panchina, a seguito della fine del rapporto con Paolo Zanetti (passato all'Ascoli), viene richiamato Stefano Vecchi. La stagione regolare (chiusa anzitempo per il dilagare della pandemia di COVID-19 in Italia) vede il Südtirol piazzarsi quarto e successivamente perdere il primo turno dei playoff nazionali (giocato a porte chiuse eccezionalmente presso la Raiffeisen Arena di Bressanone) contro la Triestina.

Vecchi viene confermato in panchina anche per il 2020-2021: la rosa a sua disposizione viene nuovamente riassortita, ché alle partenze (tra gli altri) di Tommaso Cucchietti, Tommaso Morosini, Mario Ierardi e Luca Berardocco, fanno riscontro gli innesti del portiere Giacomo Poluzzi, del centrocampista Leandro Greco e dell'attaccante Raphael Odogwu. Nuovamente i biancorossi si propongono ai vertici del girone, battagliando lungo tutta la stagione con Padova e Perugia per la promozione diretta, che sfuma solo alla penultima giornata: il terzo posto finale consente al Südtirol di accedere al primo turno dei playoff nazionali, conclusi con l'eliminazione al secondo turno nazionale contro l'Avellino.

Cronistoria

Cronistoria del Fussball Club Südtirol[6]
  • 1974 - Nel quartiere di Millan a Bressanone viene fondato lo Sport Verein Milland.
  • 1974-1977 - Attività a livello locale ed amatoriale.
  • 1977 - Il 15 settembre, la società si affilia alla F.I.G.C. iscrivendosi al campionato di Terza Categoria Bolzano col numero di matricola 68395.
  • 1977-1979 - Il club disputa i campionati di Terza Categoria organizzati dal Comitato Provinciale FIGC di Bolzano.
  • 1979 - La società non si iscrive a nessun campionato e rimane inattiva.
  • 1980 - Il 25 agosto, il sodalizio si riaffilia alla F.I.G.C. ripartendo dalla Terza Categoria.

  • 1980-1981 - 8º nel girone M della Terza Categoria Bolzano.
  • 1981-1982 - 8º nel girone L della Terza Categoria Bolzano.
  • 1982-1983 - 1º nel girone M della Terza Categoria Bolzano. Promosso in Seconda Categoria.
  • 1983-1984 - 3º nel girone D della Seconda Categoria Trentino-Alto Adige.
  • 1984-1985 - 8º nel girone D della Seconda Categoria Trentino-Alto Adige.
  • 1985-1986 - 1º nel girone D della Seconda Categoria Trentino-Alto Adige. Promosso in Prima Categoria.
  • 1986-1987 - 11º nel girone C della Prima Categoria Trentino-Alto Adige.
  • 1987-1988 - 7º nel girone C della Prima Categoria Trentino-Alto Adige.
  • 1988-1989 - 3º nel girone C della Prima Categoria Trentino-Alto Adige.
  • 1989-1990 - 2º nel girone C della Prima Categoria Trentino-Alto Adige.

  • 1990-1991 - 1º nel girone C della Prima Categoria Trentino-Alto Adige dopo aver vinto lo spareggio.[8] Promosso in Eccellenza.[9]
  • 1991-1992 - 9º nel girone unico dell'Eccellenza Trentino-Alto Adige.
  • 1992-1993 - 5º nel girone unico dell'Eccellenza Trentino-Alto Adige.
  • 1993-1994 - 12º nel girone unico dell'Eccellenza Trentino-Alto Adige.
  • 1994 - La società trasferisce la sede amministrativa (ma non quella legale) da Bressanone a Varna.
  • 1994-1995 - 16º nel girone unico dell'Eccellenza Trentino-Alto Adige. Retrocesso in Promozione.
  • 1995 - Il club cambia denominazione in Football Club Südtirol-Alto Adige.
  • 1995-1996 - 1º nel girone B della Promozione Trentino-Alto Adige. Promosso in Eccellenza.
  • 1996-1997 - 1º nel girone unico dell'Eccellenza Trentino-Alto Adige. Promosso nel Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1997-1998 - 11º nel girone C del Campionato Nazionale Dilettanti.
Semifinale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
  • 1998-1999 - 7º nel girone C del Campionato Nazionale Dilettanti. Ammesso nella nuova Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Turno preliminare della Poule Scudetto.

  • 2000 - La società cambia denominazione in Fussball Club Südtirol S.r.l., optando per giocare le gare interne a Bolzano (ove vengono progressivamente trasferite tutte le attività e la sede amministrativa). La sede legale resta momentaneamente a Bressanone.
  • 2000-2001 - 11º nel girone A della Serie C2.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo posto in Supercoppa di Lega di Seconda Divisione.

Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale in Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2018-2019 - 6º nel girone B della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off.
Quarto turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2019-2020 - 4º nel girone B della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off.
Terzo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.

  • 2020-2021 - 3º nel girone B della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off nazionali.
Secondo turno di Coppa Italia.

Colori e simboli

Colori

La bandiera della provincia autonoma di Bolzano.

I colori del Südtirol sono il bianco e il rosso, mutuati dalla storica simbologia araldica della provincia e della città di Bolzano (e prima ancora del Tirolo storico). Generalmente nella maglia casalinga predomina il bianco, in quelle di cortesia (una o due, a seconda dei contratti di sponsorizzazione) risultano esser stati adottati i colori rosso, nero e blu.

Differenti sono stati i template scelti nel corso degli anni per le casacche da gioco: nella stagione d'esordio venne adottata una casacca a fasce bianco-rosse[10], dopodiché sono prevalse soluzioni con una tinta dominante sull'altra. La soluzione più durevole (e dunque iconicamente associata al club) è quella progettata nel 2013 dal designer Antonino Benincasa (già autore del logo dei XX Giochi olimpici invernali) per conto dello sponsor tecnico Garman, poi votata online dai tifosi del club e successivamente rimasta in uso fino alla stagione 2016-2017[11]:

  • divisa di casa in gran parte bianca, con impresso sul torso un motivo a scacchi romboidali bianco-rossi che si allunga in diagonale verso la spalla destra e copre tutto il relativo lato della divisa. Pantaloncini bianchi con inserti simmetrici rossi, così come i calzettoni. Numeri e scritte in rosso.
  • divisa da trasferta rossa, decorata sul torso da motivi spiroidali bianchi che si allungano fino alle maniche. Pantaloncini rossi con inserti bianchi, così come i calzettoni. Numeri e scritte in bianco.

Col passaggio alle sponsorizzazioni Boxeur Des Rues prima e Mizuno poi, l'elemento qualificante delle maglie interne (sempre impostate su base bianca) è diventata un'ampia fascia rossa che ne taglia trasversalmente il torso, poi nel 2021 si è tornati a una maglia interna perlopiù bianca con soli profili rossi.

Simboli ufficiali

Stemma

Il primo stemma della squadra (adottato fino al 2003) consisteva nel semplice lettering della ragione sociale a caratteri stampatelli bianchi e rossi, con sovrapposto un pallone da calcio sulla parte destra (e le lettere sotto di esso sfalsate orizzontalmente).

Nel 2003 subentrò un nuovo stemma costituito da un cerchio decorato con un motivo a scacchi romboidali bianchi e rossi, con al centro un pallone da calcio e circondato da una corona circolare a sua volta bianca e rossa, contenente il nome della squadra (F.C. Südtirol-Alto Adige). La società stessa ammise che, nelle sue forme, il simbolo intendeva evocare quello Bayern Monaco, squadra che storicamente gode di larga popolarità in provincia di Bolzano[12].

Dal maggio 2016 il club ha rivisitato il logo: ferma restando la forma circolare, ne è stato modificato il contenuto. La scaccatura bianco-rossa interna è sostituita da un reticolato bianco su fondo rosso (che comunque ricalca il previgente motivo), mentre il disegno del pallone da calcio viene reso tridimensionale. Viene inoltre modificata la dicitura apposta nella corona circolare esterna: nella metà superiore (rossa) appare la ragione sociale F.C. Südtirol, mentre in quella inferiore (bianca) è inscritto il nome Bolzano-Bozen, al fine di meglio rimarcare il rapporto della squadra con la città capoluogo dell'Alto Adige.

Inno

Dal 2016 inno ufficiale della squadra è il brano bilingue (italiano e tedesco) Mitten in den Bergen gibt es einen Ort - Dalle vette al campo un'eco va, scritto, musicato e cantato da Lukas Tait insieme ad altri musicisti altoatesini[1][13].

Strutture

Stadio

Lo stadio Druso prima dei lavori di ristrutturazione
Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Druso.

Nelle prime stagioni di esistenza l'allora SV Milland adottava quale campo interno il Fussballplatz Milland di Bressanone, campo da calcio del proprio quartiere d'appartenenza, situato sul Lungo Isarco Sinistro e dotato di piccole tribune a terrapieno.

Col cambio di denominazione in FC Südtirol arrivò un primo trasferimento al lido di Bressanone, praticamente dirimpetto a Millan (sulla sponda opposta dell'Isarco), il cui campo era dotato di strutture più capienti.

Nel 2000 si verificò un doppio trasferimento: dopo aver giocato alcune partite alla Sportzone di Termeno sulla Strada del Vino (campo dalle caratteristiche analoghe a quello di Bressanone), il passaggio tra i professionisti rese necessario reperire un terreno di maggiore capienza. La scelta ricadde inevitabilmente su Bolzano, unico comune altoatesino dotato di una struttura confacente.

Tale soluzione ebbe tuttavia risvolti problematici: nel 2007 la Federcalcio ingiunse al Südtirol di fare ritorno a Bressanone, ove era rimasta la sede legale. Il braccio di ferro si risolse solo con la concessione di un'apposita deroga, sanandosi del tutto solo nel 2011, allorché il Südtirol trasferì anche il proprio domicilio formale nel capoluogo altoatesino.

Nei vari casi, dal terzo millennio l'autentica sede delle gare interne dei biancorossi è lo stadio Druso, maggiore arena scoperta della città di Bolzano, capace di accogliere 3 500 spettatori e dotato di un terreno di gioco da 105 m × 63 metri circondato da una pista di atletica leggera[14]. A decorrere dall'aprile 2019, su istanza del club, l'impianto è in via di ammodernamento e ampliamento, a seguito del quale la capienza verrà portata a collimare coi requisiti minimi della Serie B; le tribune vengono ricostruite, allungate fino a bordo campo (previa eliminazione della pista di atletica) e dotate di maggiori comfort e vari servizi al pubblico, preservando al contempo la fisionomia architettonica originaria. Per gran parte dell'intervento lo stadio è rimasto aperto alle partite: la fase apicale dei lavori, sul finire del 2020, ha tuttavia obbligato il Südtirol a spostarsi transitoriamente allo stadio Lino Turina di Salò (BS).

Centro di allenamento

Uno dei campi del FCS Center di Appiano; sullo sfondo una delle palazzine che ospitano gli uffici societari.

Dal 2012 tutte le selezioni societarie svolgono le sedute di allenamento presso il centro sportivo di Maso Ronco (anche noto come FCS Center), ubicato nella località Monticolo del comune di Appiano sulla Strada del Vino (BZ), il cui intervento di ristrutturazione ed ampliamento (attuato a lotti tra il 2003 e il 2018) è stato patrocinato dal sodalizio stesso[15].

Inaugurato nella sua completezza il 7 aprile 2018[16], il centro (esteso su una superficie di 47248 ) dispone di quattro campi da calcio regolamentari (due in erba naturale, due in erba sintetica), di un campo da calcio a 5 (in erba sintetica) e di due campi da beach volley, tutti recintati e dotati di illuminazione. Gli edifici di pertinenza ospitano locali di servizio (spogliatoi, palestra, ambulatori medici, magazzini, lavanderia), aree aperte al pubblico (sale conferenze, esercizi di ristorazione e il negozio ufficiale della squadra) e uffici amministrativi del club altoatesino[17]. La proprietà sulla struttura in sé è ripartita tra il club e il municipio di Appiano[7].

Il FCS Center è altresì la sede delle partite interne delle selezioni giovanili del Südtirol militanti nei campionati Berretti, Allievi e Giovanissimi[17].

Strutturalmente connessi al centro sono anche i sette campi da tennis outdoor e indoor gestiti dal Tennisclub Rungg e i due bocciodromi indoor in capo al Club Amatori Boccia Eppan[18].

Il centro di Maso Ronco viene altresì sfruttato da alcune società calcistiche minori del territorio di Appiano, nonché dalla nazionale di calcio della Germania, che vi ha più volte preparato le partecipazioni alla Coppa del Mondo FIFA[18].

Società

Il Südtirol ha un assetto amministrativo da public company, atipico per gli standard del calcio italiano. Il pacchetto azionario della società a responsabilità limitata non ha un vero investitore di riferimento: il 90% delle quote è suddiviso tra una trentina di soci (sia soggetti fisici che giuridici) e la partecipazione più elevata avocata a un singolo individuo (nello specifico, l’imprenditore Hans Krapf[19]) arriva al 25% del totale. Il residuo 10% è detenuto dall'AFC Südtirol-FCD Alto Adige, associazione sportiva dilettantistica cui fanno capo le squadre giovanili del sodalizio biancorosso, aperta alle affiliazioni di comuni cittadini, che ne fanno un esempio di azionariato popolare[20][21]. Al 2018 le adesioni a quest'ultima sono circa 700.

Il club impone inoltre un tetto massimo allo stipendio dei calciatori, che nel 2015 si attestava a 40.000 euro annui pro capite, e destina per statuto almeno il 30% del budget societario annuale (3,5 milioni di euro nel 2015) alla gestione del settore giovanile[20],

Organigramma societario

In carica al 29 luglio 2020

Staff dell'area amministrativa[21]
  • Bandiera dell'Italia Walter Baumgartner - Presidente e membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Johann "Hans" Krapf - Vicepresidente vicario e membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Dietmar Pfeifer - Amministratore delegato e membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Gerhard Comper - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Werner Gamper - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Reinhold Eisenstecken - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Markus Kuntner - Presidente del collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Hannes Pircher - Sindaco
  • Bandiera dell'Italia Rudolf Stocker - Sindaco
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Polonioli - Commissario alla vigilanza
  • Bandiera dell'Italia Paolo Bravo - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Hannes Fischnaller - Direttore operativo
  • Bandiera dell'Italia Gianluca Leonardi - Responsabile amministrativo
  • Bandiera dell'Italia Emiliano Bertoluzza - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Verena Pattis - Segreteria organizzativa
  • Bandiera dell'Italia Manuel Insam - Delegato marketing e social media
  • Bandiera dell'Italia Daniele Magagnin - Responsabile comunicazione
  • Bandiera dell'Italia Lorenzo Buzzi - Delegato alla sicurezza, stadio e biglietteria
  • Bandiera dell'Italia Emilio Bordoni - Responsabile eventi e service liaison officer
  • Bandiera dell'Italia Alex Schraffl - Responsabile settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Leotta - Coordinatore tecnico attività agonistica
  • Bandiera dell'Italia Dino Ciresa - Coordinatore tecnico attività di base
  • Bandiera dell'Italia Daniel Ochner - Responsabile scuola calcio
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Damo - Responsabile scouting
  • Bandiera dell'Italia Andrea Bressan - Responsabile settore femminile

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • ?-2009 Duka, Würth e Südtirol
  • 2009-2014 Duka e Südtirol
  • 2014-2015 Duka e Südtirol, poi anche SEL
  • 2015-2016 Duka, Südtirol e SEL (poi divenuto Alperia)
  • 2016-2017 Duka, Südtirol e Alperia
  • 2017-2018 Duka, Südtirol e Alperia, poi anche Mataloni (nei playoff)
  • 2018-2020 Duka, Südtirol e Alperia
  • 2020-2021 Duka, Südtirol, Alperia e TopHaus, poi anche Mataloni (nei playoff)

Settore giovanile

Il settore giovanile del Südtirol, avocato all'associazione sportiva dilettantistica AFC Südtirol-FCD Alto Adige (che è al contempo controllata e azionista della "società madre") è basato a Maso Ronco e gestisce squadre militanti nei campionati Berretti, Allievi Nazionali, Allievi under-16 Serie C, Giovanissimi Nazionali, Giovanissimi Professionisti (nelle divisioni regionali di Lombardia e Veneto), Esordienti e Pulcini, nonché nei campionati provinciali under-11, under-10, under-8 e under-9 gestiti dal Verband der Sportvereine Südtirols (VSS, associazione delle società sportive dilettantistiche altoatesine).

La promozione di giocatori dalle giovanili alla prima squadra è prassi regolare e consolidata: sono emersi in questo modo talenti quali Joachim De Gasperi, Michael Cia e Manuel Fischnaller, che hanno successivamente lasciato il club per militare in varie squadre professionistiche italiane[20].

Settore femminile

Istituito nel 2018 in conformità con le direttive della Federazione Italiana Giuoco Calcio per i club professionistici maschili[22], il settore femminile del Südtirol consiste in tre squadre giovanili di categoria Juniores, Under-15 e Pulcini[23].

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del F.C. Südtirol.
Allenatori
Presidenti
Sport Verein Milland
  • 1974-1980 Bandiera dell'Italia Ubald Comper
  • 1980-1995 Bandiera dell'Italia Manfred Schölzhorn
FC Südtirol-Alto Adige
  • 1995-1997 Bandiera dell'Italia Hanns Huber
  • 1997 Bandiera dell'Italia Luciano Giua
  • 1997-2006 Bandiera dell'Italia Leopold Goller
  • 2006-2009 Bandiera dell'Italia Werner Seeber
  • 2009- Bandiera dell'Italia Walter Baumgartner

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del F.C. Südtirol.

Capitani

  • ... (1974-2004)
  • Bandiera dell'Italia Hannes Kiem (2004-2015)
  • Bandiera dell'Italia Hannes Fink (2015-)

Palmarès

Competizioni interregionali

2009-2010 (girone A)
1999-2000 (girone C)

Competizioni regionali

1996-1997
1995-1996 (girone B)
1990-1991 (girone C)
1985-1986 (girone D)

Competizioni provinciali

1982-1983 (girone M)

Altri piazzamenti

Secondo posto: 2017-2018 (girone B)
Terzo posto: 2020-2021 (girone B)
Terzo posto: 2013-2014 (girone A)
Terzo posto: 2002-2003 (girone A), 2003-2004 (girone A)
Secondo posto: 1989-1990 (girone C)
Terzo posto: 1988-1989 (girone C)
Terzo posto: 1983-1984 (girone D)
Terzo posto: 2010
Semifinalista: 1997-1998

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Campionati su base nazionale e interregionale
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Lega Pro Prima Divisione 4 2010-2011 2013-2014 12
Lega Pro 3 2014-2015 2016-2017
Serie C 5 2017-2018 2021-2022
Serie C2 8 2000-2001 2007-2008 10
Lega Pro Seconda Divisione 2 2008-2009 2009-2010
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1997-1998 1998-1999 3
Serie D 1 1999-2000
Campionati su base regionale e provinciale[24]
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Eccellenza 5 1991-1992 1996-1997 5
II Promozione 1 1995-1996 6
Prima Categoria 5 1986-1987 1990-1991
III Seconda Categoria 3 1983-1984 1985-1986 3
IV Terza Categoria 5 1977-1978 1982-1933 5

Partecipazione alle coppe

Coppa Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 9 2010-2011 2020-2021 9
Coppa Italia Serie C 11 2000-2001 2019-2020 20
Coppa Italia Lega Pro 9 2008-2009 2016-2017
Supercoppa di Lega di Seconda Divisione 1 2010 1
Coppa Italia Serie D 1 1999-2000 1
Poule Scudetto 1 1999-2000 1

Statistiche individuali

Hans Rudi Brugger, recordman di presenze in maglia biancorossa.

In grassetto i giocatori ancora in attività con la maglia del Südtirol alla data dell'ultimo aggiornamento (6 dicembre 2020); si computano solo le gare ufficiali.

Record di presenze[25]
  • 368 Bandiera dell'Italia Hans Rudi Brugger (1998-2011)
  • 276 Bandiera dell'Italia Hannes Fink (2006-)
  • 244 Bandiera dell'Italia Fabian Tait (2014-)
  • 243 Bandiera dell'Italia Hannes Kiem (2002-2003; 2004-2015)
  • 201 Bandiera dell'Italia Andrea Servili (2002-2008)
  • 194 Bandiera dell'Italia Alessandro Furlan (2010-2017)
  • 169 Bandiera dell'Italia Luca Lomi (1999-2003; 2004-2006; 2009)
  • 165 Bandiera dell'Italia Alessandro Campo (2009-2015)
  • 159 Bandiera dell'Italia Marco Martin (2009-2015)
  • 150 Bandiera dell'Italia Michael Cia (2004-2007; 2014-2018)
Record di reti
  • 40 Bandiera dell'Italia Manuel Fischnaller (2007-2009; 2010-2012; 2014-2015; 2020-)
  • 31 Bandiera dell'Italia Alessandro Campo (2009-2015)
  • 25 Bandiera dell'Italia Ettore Gliozzi (2015-2017)
  • 24 Bandiera dell'Italia Rocco Costantino (2017-2019)
  • 20 Bandiera dell'Italia Daniele Casiraghi (2019-)
  • 18 Bandiera dell'Italia Tommaso Morosini (2018-2020)
  • 15 Bandiera dell'Italia Simone Mazzocchi (2018-2020)
  • 15 Bandiera dell'Italia Fabian Tait (2014-)
  • 14 Bandiera dell'Italia Hannes Fink (2006-)
  • 13 Bandiera dell'Italia Simone Corazza (2013-2014)

Tifoseria

Storia

L'origine storico-geografica del Südtirol gioca un ruolo determinante nel configurarne il seguito di pubblico[26].

Il club è infatti nato a metà anni 1970 in un territorio ove il seguito popolare nei confronti del calcio è inferiore rispetto a quello di cui godono altre discipline, quali ad esempio hockey su ghiaccio e sport invernali in genere. Ciò si lega strettamente all'assenza, in ambito regionale, di una significativa tradizione pedatoria: nessuna squadra del Trentino-Alto Adige è mai riuscita a partecipare a un campionato nazionale di massima serie e solo due (il Bolzano e il Trento) hanno sporadicamente raggiunto la seconda divisione tra il 1928 e il 1948. Il tifo calcistico locale tende inoltre a rivolgersi in massima parte verso le squadre di Serie A, oppure al Bayern Monaco (ciò in riferimento alla comunità di madrelingua tedesca, che per via della particolare comunanza culturale con la Baviera trova più naturale seguire la Bundesliga rispetto ai campionati italiani)[7].

In aggiunta, la società ha subìto un radicale cambio d'identità, sia per via della ridenominazione (da Milland a Südtirol), che soprattutto per la decisione di trasferirne la sede nel capoluogo provinciale, ove già esisteva una società di più antica tradizione (il Bolzano, fondato nel 1931 e scioltosi al termine della stagione 2014-2015 per far spazio alla Virtus Bolzano, che in parte ne ha rilevato l'identità). Nondimeno l'intenzione di rappresentare l'intera provincia autonoma di Bolzano risulta di difficile attuazione per via delle caratteristiche geo-morfologiche del territorio, ove molte località sono ubicate in posizioni impervie e distano anche diverse ore di macchina dal capoluogo: le comunità vallive trovano pertanto più agevole interessarsi alle varie squadrette locali, militanti nei campionati dilettantistici dall'Eccellenza in giù. Dal canto suo la società ha mostrato nel corso della propria storia un comportamento ambivalente: dopo aver trascorso circa un ventennio qualificandosi col solo toponimo provinciale, nell'annata 2015-2016 ha per la prima volta rivendicato apertamente la propria "natura bolzanina", includendo il nome della città nello stemma sociale, al fine di avvicinarsi maggiormente alla popolazione del capoluogo (che per il 75% è di madrelingua italiana)[27].

Tali fattori storico-sociali hanno ostacolato la formazione di un solido seguito di tifosi: i supporters biancorossi, pur denotando una costante crescita nel corso degli anni, risultano numericamente contenuti. In ciò gioca certamente un ruolo anche la natura dei campi interni adottati nel corso della storia del club, tutti antiquati e/o incapaci di accogliere grandi volumi di pubblico. Dacché il Südtirol gioca allo stadio Druso l'affluenza media sugli spalti gravita attorno alle 1000 unità, con un picco di 1581 spettatori raggiunto nell'annata d'esordio assoluto in terza serie (2010-2011). Raramente una partita del Südtirol ha portato l'arena bolzanina a far registrare il tutto esaurito: ciò è avvenuto esclusivamente in occasione di incontri particolarmente prestigiosi e laddove la squadra ha sfiorato la promozione in Serie B. Per contro i periodi segnati da rendimenti agonistici inferiori hanno diradato le presenze sulle gradinate del Druso, portandole anche al di sotto delle 1000 unità[28].

Concausa della difficoltà del Südtirol ad attrarre pubblico è anche la peculiare situazione plurilinguistica della provincia di Bolzano: si ritiene che da un lato la popolazione di lingua e cultura tedesca (largamente maggioritaria nel territorio altoatesino) fatichi a riconoscersi in un club che non rivendica in via prioritaria la propria appartenenza a tale sostrato culturale e non privilegia in modo deciso la presenza in rosa di giocatori locali (adducendo ad esempio quanto praticato dall'Athletic Bilbao nei Paesi Baschi); d'altro canto la popolazione italiana, che si stima sia maggioritaria nell'ambito del tifo biancorosso, avrebbe remore a riconoscersi appieno in una squadra percepita come di "matrice" preponderantemente tedesca (nel nome sociale e nella dirigenza) e troppo flebile nel richiamarsi alla città di Bolzano[26]. Quest'ultima posizione è altresì rilanciata da determinati esponenti politici locali di destra, che altresì contestano il ruolo della provincia autonoma di Bolzano come finanziatrice (attuata tramite il "marchio ombrello" di promozione turistica Südtirol) e tacciano il club di contiguità politica con l'area egemone della politica altoatesina[29]. Dal canto proprio, il Südtirol si sempre dichiaratamente attestato su posizioni neutrali riguardo alle questioni etniche e politiche[26], ambendo anzi ad essere uno strumento di integrazione intercomunitaria e interculturale.

In virtù di quanto sopra, l'esistenza di formazioni della tifoseria dichiaratesi d'ispirazione ultras ha costantemente avuto carattere effimero ed estemporaneo: a decorrere dalla prima stagione professionistica (2000-2001) si sono "accavallati" sulla tribuna Canazza dello stadio Druso svariati gruppuscoli d'ispirazione ultras, con sigle quali Ultras Boys, Centurie Biancorosse, Forever Alto, Fedelissimi, The Rulers[30], Eagles Supporters, all'occorrenza "rafforzati" da esponenti del tifo al seguito di altri sport cittadini (in primis dall'Hockey Club Bolzano). La longevità maggiore si riscontra tra le Centurie Biancorosse e gli Eagles Supporters; loro tratto comune è inoltre la matrice etnica spiccatamente italiana, a riprova della preminenza di tale gruppo linguistico nell'ambito della tifoseria a seguito del club.

Ancor più netta è la situazione nelle gare in trasferta, ove il contingente biancorosso al seguito degli altoatesini fatica talvolta a raggiungere l'ordine delle decine di unità; al centinaio si è arrivati sporadicamente, solo in occasione di gare di cartello e/o in località geograficamente vicine all'Alto Adige.

Gemellaggi e rivalità

Pur in tali limiti di consistenza, la tifoseria del Südtirol può annoverare alcuni rapporti di amicizia e inimicizia.

Unico gemellaggio conosciuto è quello che legò la "curva" biancorossa al gruppo Head Out del Sassuolo[30]. Viene poi segnalato un rapporto di amicizia col gruppo di sostenitori viterbesi Antichi Valori, instaurato a seguito delle partite valide per i play-off di Serie C 2017-2018, che hanno visto opporsi le due compagini.

Tra le rivalità spiccano per "calore" quelle contro le maggiori squadre corregionali, ovvero Trento e Mezzocorona; estendendo lo sguardo a tutto il Triveneto, si sono registrati screzi nei confronti del Bassano[31].

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Fussball Club Südtirol 2020-2021.

Rosa 2021-2022

Aggiornata al 31 agosto 2021.[32]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Giacomo Poluzzi
Bandiera dell'Italia D Alessandro Fabbri
Bandiera dell'Italia D Marco Curto
Bandiera della Francia D Kévin Vinetot
Bandiera dell'Italia D Alessandro Malomo
Bandiera dell'Italia A Davide Voltan
Bandiera dell'Italia C Emanuele Gatto
Bandiera dell'Italia A Raphael Odogwu
Bandiera dell'Italia C Hannes Fink (capitano)
Bandiera dell'Italia A Manuel Fischnaller
Bandiera dell'Italia P Daniel Theiner
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Daniele Casiraghi
Bandiera dell'Italia A Matteo Rover
Bandiera dell'Italia D Giovanni Zaro
Bandiera dell'Italia C Fabian Tait
Bandiera dell'Italia P Gabriel Meli
Bandiera dell'Italia C Marco Moscati
Bandiera dell'Italia D Simone Davì
Bandiera dell'Italia D Filippo De Col
Bandiera dell'Italia A Leonardo Candellone
Bandiera dell'Italia C Marco Beccaro
Bandiera dell'Italia C Jérémie Broh

Staff tecnico

Aggiornato al 18 luglio 2021.[32]

Staff dell'area tecnica
Area tecnica
  • Bandiera della Croazia Ivan Javorčić - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Leandro Greco - Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Alberto Berselli - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Massimo Marini - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Emiliano Bertoluzza - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Marco Sabato - Osservatore
Area sanitaria
  • Bandiera dell'Italia Paolo Cadamuro - Responsabile sanitario
  • Bandiera dell'Italia Mario Endrizzi - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Luca Franzoi - Recupero infortuni
  • Bandiera dell'Italia Gabriele Vanzetta - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Norberto Bizzo - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Luca Palmino - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Gabriella Paiatto - Magazziniere

Note

  1. ^ a b (PDF) NEWS - fc-suedtirol.com, 1° mag 2016
  2. ^ Dato a novembre 2020 - capienza ridotta in attesa del termine della ristrutturazione.
  3. ^ Il nome può essere scritto anche Fußball Club o Fussballclub
  4. ^ G.m.b.H. - S.r.l.
  5. ^ Cfr. partita IVA 01659300212 su https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva
  6. ^ a b c Storia - FC Südtirol - Alto Adige, su FC-Suedtirol.com. URL consultato il 20 novembre 2019.
  7. ^ a b c Le ambizioni del Fussball Club Sudtirol - Il Post, 22 ago 2018
  8. ^ Spareggio disputato a Ora contro il Naturno (0-0; 3-1 d.c.r.)
  9. ^ Il regolamento campionati stilato dal Comitato Regionale Trentino-Alto Adige prevedeva l'ammissione diretta in Eccellenza della migliore prima classificata dei 4 gironi di Prima Categoria più le prime 12 classificate del girone unico della Promozione Regionale 1990-91 (con i rimanenti 2 o 3 posti da assegnare secondo classifica di merito stilata dal Comitato Regionale).
  10. ^ Maglia celebrativa - fc-suedtirol.com
  11. ^ L'orgoglio tirolese nelle divise 2013-2014 dell'FC Südtirol firmate Garman - passionemaglie.it, 17 ott 2013. Consultato il 25 ago 2014
  12. ^ «Südtirol Bolzano? Idea da valutare» - Alto Adige, 1° apr 2016
  13. ^ Inno - fc-suedtirol.com (archiviato il 28 maggio 2019)
  14. ^ Stadio Druso - fc-suedtirol.com, consultato il 17 lug 2014.
  15. ^ LEGAPRO. ARRIVANO I SOLDI PER IL CENTRO SPORTIVO DI MASO RONCO TARGATO FC SÜDTIROL. BAUMGARTNER:”ABBIAMO LA TRANQUILLITA' ECONOMICA PER AFFRONTARE LA SERIE B” Archiviato il 24 luglio 2014 in Internet Archive. - fsm.bz.it, 20 mar 2013
  16. ^ A Maso Ronco il nuovo centro sportivo dell’Fc Südtirol - altoadigeinnovazione.it, 8 apr 2018
  17. ^ a b FCS Center - fc-suedtirol.com
  18. ^ a b Impianto sportivo a maso Ronco - eppan.eu
  19. ^ Vola il Südtirol: nato per i giovani, è pronto per la B - La Gazzetta dello Sport, 9 ott 2019
  20. ^ a b c Il calcio impossibile della lega pro - inchieste.repubblica.it, 4 mag 2015
  21. ^ a b Organigramma - fc-suedtirol.com, consultato il 20 nov 2019.
  22. ^ Alto Adige/Südtirol al femminile - trentinolibero.it, 31 ago 2018
  23. ^ Squadre femminili - fc-suedtirol.com
  24. ^ In Trentino-Alto Adige la FIGC è organizzata in due comitati provinciali (Trento e Bolzano), che cooperano solo nell'organizzare il campionato di Eccellenza
  25. ^ Club 100 - fc-suedtirol.com
  26. ^ a b c Weder deutsch noch italienisch - Die Zeit, 6 dic 2017
  27. ^ Alto Adige - la difficile convivenza tra tedeschi e italiani, su www.viaggio-in-austria.it. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  28. ^ FC SUDTIROL - veneziaunited.com, 4 feb 2014
  29. ^ Gli imprenditori: noi ci crediamo - Corriere dell'Alto Adige, 20 nov 2019
  30. ^ a b the-rulers.tk, su www.therulers.altervista.org. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2011).
  31. ^ Due giovani tifoserie: Bassano-Alto Adige, Lega Pro | Sport People, su www.sportpeople.net. URL consultato il 19 settembre 2018.
  32. ^ a b Prima squadra - fc-suedtirol.com

Bibliografia

  • Antenisco Gianotti, Sergio Braghini, Almanacco del calcio regionale Trentino Alto Adige, Tipografia Presel, Bolzano, 1993.
    Ha pubblicato le classifiche finali di tutti i campionati Trentino-Alto Atesini dal 1948 al 1992-1993 fino alla Seconda Categoria.
  • Nicola Binda, Roberto Cominoli, Uomini e gol, Tribuna Sportiva, Novara, varie edizioni.
    Risultati, presenze e reti di tutti i campionati italiani dalla Serie A alla Serie D e le classifiche finali dei campionati Berretti, Primavera, Eccellenza (dal 1991-1992 a oggi) e Promozione (dal 1993-1994 a oggi) tratte dai comunicati ufficiali editi da ogni Lega e Comitato Regionale.
  • Carlo Fontanelli, Alessandro Lanzarini, Un anno nel pallone, Mariposa Editrice, Fornacette, 1996, 1997 e 1998.
    Risultati e classifiche fino al campionato di Promozione.
  • Carlo Fontanelli, Annogol, Geo Edizioni, Empoli, dal 2000 al 2009.
    Risultati e classifiche dalla Serie A fino al campionato di Seconda Categoria dalla stagione 1998-1999 alla stagione 2007-2008.
  • Panini Edizioni, Almanacco illustrato del calcio, Panini Edizioni S.p.a., Modena, dal 1970 a oggi.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio