Fritz Dennerlein

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Fritz Dennerlein
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 92 kg
Pallanuoto
Squadra Canottieri Napoli
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati mondiali 0 1 0
Campionati europei 0 0 2
Giochi del Mediterraneo 3 1 0
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Nuoto
Specialità stile libero, farfalla e staffette
Squadra Canottieri Napoli
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati europei 0 1 1
Giochi del Mediterraneo 4 0 0
Universiadi 3 2 1
Campionati italiani 38 14 7

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 7 agosto 2011

Fritz Dennerlein, vero nome Federico Dennerlein detto Fritz (Portici, 14 marzo 1936Napoli, 3 ottobre 1992), è stato un pallanuotista, nuotatore e allenatore di pallanuoto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da padre tedesco e madre romena, fu allenato dal fratello maggiore Costantino Dennerlein, detto "Bubi". Fu contemporaneamente pallanuotista e nuotatore, arrivando in nazionale in entrambe le discipline. Frequentò l'ISEF di Napoli dal 1959 al 1962, diplomandosi il 10 novembre del medesimo anno.

Fritz Dennerlein vinse il suo primo titolo nazionale assoluto di nuoto nel 1953, con la staffetta 4x200 stile libero della Canottieri Napoli, con la quale si ripeté l'anno successivo e giunse in finale ai Campionati Europei di Torino. Ai Giochi del Mediterraneo del 1955 vinse la medaglia d'oro nella pallanuoto. Nel 1956 vinse ancora il titolo di campione assoluto nella 4x200 e fu convocato per le Olimpiadi di Melbourne.

Ai Giochi olimpici, con Paolo Galetti, Guido Elmi ed Angelo Romani, Dennerlein compose il quartetto della staffetta 4x200 stile libero che per la prima volta raggiunse una finale olimpica, classificandosi al settimo posto[1]. Nella pallanuoto, si classificò al quarto posto, con la Nazionale italiana. L'anno dopo giunsero i primi due titoli assoluti individuali, nei 100 e nei 400 stile libero.

Nel 1958 Dennerlein vinse il suo primo "scudetto" di pallanuoto con la Canottieri Napoli e, nel nuoto, la medaglia d'argento nella 4x200 stile libero (con Angelo Romani, Paolo Galletti e Paolo Pucci) e quella di bronzo nella 4x100 mista (con Gilberto Elsa, Roberto Lazzari e lo stesso Pucci) agli "Europei" di Budapest. Agli "assoluti" si dovette accontentare di un solo titolo, quello della staffetta 4x100 mista.

Con il ritiro dall'agonismo del fratello maggiore, Fritz Dennerlein cominciò a dedicarsi alla specialità preferita di "Bubi": lo stile a farfalla[2]. I risultati furono travolgenti. Vinse la medaglia d'oro nei 200 farfalla sia ai Giochi del Mediterraneo di Beirut 1959 sia alle Universiadi di Torino. In entrambi i casi vinse le medaglie d'oro delle staffette 4x200 stile libero e 4x100 mista, così come ai Campionati assoluti 1959. A Beirut fu anche medaglia d'argento nella pallanuoto. Il 12 luglio 1959 batté il record europeo dei 100 farfalla e due giorni dopo si ripeté con quello dei 200 farfalla. Ai campionati primaverili 1960 ritoccò nuovamente il record europeo dei 200 farfalla, portandolo a 2'18"0 e agli "assoluti" vinse ben cinque medaglie d'oro (200 e 400 stile libero, 200 farfalla e staffette 4x200 stile libero e 4x100 mista).

Questi risultati molto lusinghieri indussero Dennerlein a puntare tutto sui 200 farfalla alle imminenti Olimpiadi di Roma, con l'obiettivo di diventare il primo nuotatore italiano a conquistare una medaglia olimpica. Rinunciò quindi alla convocazione nella squadra di pallanuoto e fu un peccato perché i suoi compagni riuscirono a vincere la medaglia d'oro anche senza di lui. Nei 200 farfalla, invece, Dennerlein, pur battendo nuovamente il suo record continentale (2'16"0), fu superato da tre nuotatori extraeuropei e dovette accontentarsi del quarto posto[2]. Tale risultato fu però la miglior prestazione di un italiano alle Olimpiadi, nel nuoto maschile, sino alla medaglia di bronzo di Stefano Battistelli, a Seul 1988. Nella staffetta 4x100 mista Dennerlein raggiunse comunque la finale olimpica, classificandosi al sesto posto, insieme a Giuseppe Avallone, Roberto Lazzari e Bruno Bianchi. Nella 4x200, con Paolo Galletti, Angelo Romani e Bruno Bianchi, si fermò alle semifinali.

Nel 1961 Dennerlein vinse altre quattro medaglie d'oro agli "assoluti" (200 e 400 stile libero, 200 farfalla e staffetta 4x200 stile libero). L'anno dopo ebbe un diverbio con il Presidente federale Luigi Durand de la Penne e non fu convocato ai Campionati europei. Polemicamente, allora, Dennerlein gareggiò a Monte Carlo quasi in contemporanea con la gara "europea" dei 200 farfalla e batté nuovamente il primato continentale, portandolo a 2'12"6[2].

Nel 1963 vinse il suo secondo "scudetto" di pallanuoto con la Canottieri Napoli al quale aggiunse il titolo di capocannoniere del Campionato. Fu alfiere dell'Italia ai Giochi del Mediterraneo di Napoli 1963 e durante la cerimonia d'apertura lesse il giuramento degli atleti.[3] Fu oro nei 200 farfalla.

Ha concluso la carriera nel nuoto con i Campionati assoluti del 1963, portando a casa altri tre ori (200 farfalla, 400 misti e staffetta 4x200)[4]. Gareggiò ancora nella pallanuoto alle Olimpiadi di Tokyo 1964, ripetendo il medesimo risultato (quarto posto) delle Olimpiadi di otto anni prima.

Dopo il ritiro divenne allenatore di pallanuoto, prima del Circolo Canottieri Napoli e quindi della squadra nazionale italiana per sette anni. Come allenatore della nazionale di pallanuoto vinse un argento mondiale (1986), in una tiratissima finale con la Jugoslavia [2] di Ratko Rudić conclusasi 12-11 al quarto tempo supplementare ma si rifece l'anno successivo vincendo l'oro ai Giochi del Mediterraneo di Latakia 1987.

Morì nel 1992 all'età di 56 anni in un tragico incidente motociclistico[2] sulla rampa d'accesso dell'autostrada Salerno-Napoli[5]. Le sue spoglie sono conservate presso il cimitero acattolico di Santa Maria della Fede di Napoli.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

A lui è dedicata la piscina olimpica situata nel complesso della Mostra d'Oltremare e dal 15 luglio 2012 il tratto di mare dalla Marina di Vico a Capo la Gala, chiamato il "Miglio Azzurro Fritz Dennerlein" della città di Vico Equense, dove il campione, da giovane, si allenava e dove, dopo il 1947, si era trasferito.

L'11 dicembre 2016 la società napoletana di nuoto a lui dedicata A.N.D Fritz Dennerlein, fondata dal suo ex atleta Riccardo Siniscalco, in collaborazione con Ciro Porzio, Maurizio Mastrorilli e Andrea Siniscalco organizzano in suo onore il "1º Trofeo Fritz Dennerlein" valido per il Circuito Supermasters FIN.

Nel 2019 gli è stato intitolato, in occasione delle Universiadi svoltesi a Napoli, il Palazzetto dello Sport nel quartiere Barra.[6][7]

Primati[modifica | modifica wikitesto]

Ha stabilito cinque primati europei nel nuoto, qui elencati:

Tempo prova Data Manifestazione Luogo
1'01"8 100 m farfalla 12 luglio 1959 - Bandiera della Francia Parigi
2'19"5 200 m farfalla 14 luglio 1959 - Bandiera della Francia Parigi
2'18"0 200 m farfalla 24 aprile 1960 Camp. primaverili Bandiera dell'Italia Roma
2'16"0 200 m farfalla 2 settembre 1960 Giochi olimpici Bandiera dell'Italia Roma
2'12"6 200 m farfalla 23 agosto 1962 [8] Bandiera di Monaco Montecarlo

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès da pallanuotista[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès da giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Sequenza di immagini dove Federico Dennerlein illustra la tecnica del tiro a colonnello
1956 Melbourne - Bandiera dell'Australia Australia: 4º in classifica finale, 2 vittorie e 3 sconfitte nel girone finale
1964 Tokyo - Bandiera del Giappone Giappone: 4º in classifica finale, 3 vittorie e 3 sconfitte nel girone finale
1958 Budapest - Bandiera dell'Ungheria Ungheria: 4º in classifica finale, 4 vittorie e 2 sconfitte
1955 Barcellona - Bandiera della Spagna Spagna: Oro, 3 vittorie 0 sconfitte
1959 Beirut - Bandiera del Libano Libano: Argento, 2 vittorie 1 sconfitta
1963 Napoli - Bandiera dell'Italia Italia: Oro, 3 vittorie 1 pareggio

Palmarès da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

1984 Los Angeles - Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti: 7º, 4 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta
1988 Seul - Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud: 7º, 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte
1986 Madrid - Bandiera della Spagna Spagna: Argento, 5 vittorie e 2 sconfitte
1985 Sofia - Bandiera della Bulgaria Bulgaria: 4º, 4 vittorie e 2 sconfitte
1987 Strasburgo - Bandiera della Francia Francia: Bronzo, 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta
1989 Bonn - bandiera Germania Ovest: Bronzo, 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta
1987 Latakia - Bandiera della Siria Siria: Oro, 4 vittorie 0 sconfitte

Palmarès da nuotatore[modifica | modifica wikitesto]

E = primato europeo

Giochi Olimpici 200 m farfalla --- 4×200 m st. libero 4×100 m mista
1956 Melbourne
Bandiera dell'Australia Australia
--- --- 7º - 8'46"2
frazione: 2'09"8
---
1960 Roma
Bandiera dell'Italia Italia

2'16"0 - E
--- 6º - 8'38"1
frazione: 2'11"6
6º - 4'17"2
frazione: 1'01"4
Campionati europei 200 m farfalla --- 4×200 m st. libero 4×100 m mista
1954 Torino
Bandiera dell'Italia Italia
--- --- 8º - 9'06"0
frazione: 2'17"2
---
1958 Budapest
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
--- --- Argento: 8'41"2
frazione: 2'10"2
Bronzo: 4'21"9
frazione: 1'04"6
Giochi del Mediterraneo 200 m farfalla --- 4×200 m st. libero 4×100 m mista
1959 Beirut
Bandiera del Libano Libano
Oro
2'26"7
--- Oro: 8'50"0
:
Oro: 4'27"1
:
1963 Napoli
Bandiera dell'Italia Italia
Oro
2'18"7
--- --- ---
Universiade 200 m farfalla 4×100 m st. libero 4×200 m st. libero 4×100 m mista
1959 Torino
Bandiera dell'Italia Italia
Oro
2'21"9
--- Oro: 8'53"1
:
Oro: 4'20"4
:
1963 Porto Alegre
Bandiera del Brasile Brasile
Argento
2'16"
Bronzo: 3'49"8
:
--- Argento: 4'15"1
:

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

25 titoli individuali e 13 in staffette, così ripartiti:

  • 3 nei 100 m stile libero
  • 4 nei 200 m stile libero
  • 6 nei 400 m stile libero
  • 1 nei 100 m farfalla
  • 9 nei 200 m farfalla
  • 2 nei 400 m misti
  • 1 nella staffetta 4×100 m stile libero
  • 6 nella staffetta 4×200 m stile libero
  • 6 nella staffetta 4×100 m mista

nd= non disputati

Anno Edizione st.libero
100 m
st.libero
200 m
st.libero
400 m
st.libero
1500 m
farfalla
100 m
farfalla
200 m
misti
400 m
st.libero
4×100 m
st.libero
4×200 m
mista
4×100 m
1951 Estivi - - - - nd - nd nd 3 nd
1952 Estivi - - 3 - nd - nd nd - nd
1953 Estivi - 2 - - nd - nd nd 1 -
1954 Primaverili 2 nd 1 nd - nd nd - nd nd
1954 Estivi - - - - nd - nd nd 1 -
1955 Primaverili - nd 2 nd - nd nd 1 nd -
1955 Estivi - 2 - - nd - nd nd - -
1956 Primaverili - nd - - nd 1 nd nd - -
1956 Estivi - - - - nd - nd nd 1 2
1957 Primaverili 1 nd 1 - nd - nd nd - -
1957 Estivi - 1 1 - nd - nd nd 2 -
1958 Primaverili - nd 2 2 nd - nd nd - -
1958 Estivi 3 - - - nd - nd nd 3 1
1959 Primaverili - nd - - nd 1 nd nd - 2
1959 Estivi - - - - nd 1 nd nd - 1
1960 Primaverili - 1 - - nd 1 nd nd - 1
1960 Estivi - 1 1 - nd 1 nd nd 1 1
1961 Primaverili - - - - - - nd nd - -
1961 Estivi - 1 1 - - 1 nd nd 1 -
1962 Primaverili 1 - 1 nd - 1 - - nd 2
1962 Estivi 1 - - - - 1 1 - - 1
1963 Primaverili - - - nd 1 - - - nd 1
1963 Estivi 2 - - - - 1 1 2 1 -
1964 Primaverili - - - nd - - - - nd -
1964 Estivi - - - - - - - 2 2 3

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le prime volte del nuoto italiano, su nuotounostiledivita.it. URL consultato il 31 marzo 2020.
  2. ^ a b c d e Fritz Dennerlein su Enciclopedia dello Sport
  3. ^ «Via» ai Giochi del Mediterraneo alla presenza di Segni e Leone, in Corriere della Sera, 21 settembre 1963.
  4. ^ Mario Gherarducci, Fritz Dennerlein chiude in bellezza. Ha conquistato altri due titoli italiani, Corriere della Sera, 26 agosto 1963, p. 9
  5. ^ E' MORTO DENNERLEIN - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 3 luglio 2022 (archiviato il 12 aprile 2020).
  6. ^ Barra, la piscina gioiello dell'Universiade chiusa da 10 mesi, su La Repubblica, 9 maggio 2020. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  7. ^ Napoli Est, altri lavori al PalaDennerlein di Barra mai riaperto dopo le Universiadi, su Il Mattino, 9 maggio 2020. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  8. ^ Nuoto.it Archiviato l'11 novembre 2005 in Internet Archive.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]