Frittella

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Frittelle
Origini
Luogo d'origineBandiera non conosciuta sconosciuto
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principaliUova
Sale o Zucchero
Zucchero a velo
Latte
Olio
Farina
Lievito
Vanillina
VariantiDolci o salate
Frittelle di mele servite con confettura, gelato e panna

Per frittella si intende una vivanda di forma solitamente tondeggiante e schiacciata che si prepara friggendo una porzione di pasta semiliquida che può essere unita ad altri ingredienti. Può essere sia dolce che salata.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questo piatto, anticamente diffuso in gran parte del Mediterraneo, si dice che fosse conosciuto ai tempi dell'Antica Roma, e probabilmente ancor prima di essa. Infatti gli antichi romani chiamavano questi dolci frictilia[2]. In seguito il piatto ebbe nuovo sviluppo in terra spagnola per poi diffondersi ovunque.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia svariate regioni lo annoverano tra i propri piatti tipici o a marchio P.A.T. o Dop e ognuno dà a questa pietanza un diverso nominativo. Consumate abitualmente o durante le festività, le frittelle vengono mangiate in molti paesi del mondo.

A Venezia le frìtołe ebbero un successo clamoroso fino a che furono nominate dolce nazionale della Repubblica Serenissima, in tutto il territorio veneto, (dal Trentino all'Istria), divennero presto amate da tutti. La ricetta delle frittelle (1300) viene identificata come il più antico documento di cucina veneziana. Viene custodito nella Biblioteca Nazionale Casanatense a Roma.

Non venivano preparate da chiunque, ma solo dai cosiddetti maestri fritoleri. Il mestiere dei fritoleri era una vera e propria corporazione che si era divisa il territorio nella propria area di esclusività, vi si poteva entrare solo avendo un padre "fritolero" e questa strategia permise alla corporazione di sopravvivere fino alla fine del diciannovesimo secolo[3].

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Le frittelle dolci sono estremamente semplici da preparare: In una ciotola mescolare il burro, la vanillina, lo zucchero, la farina, le uova, la scorza del limone, il lievito, il sale e il liquore. La densità varia a seconda delle ricette, da liquida[4] (da versare quindi nell'olio a cucchiate) a solida, da lavorare a palline. In una pentola con olio abbondante friggere fino a che le frittelle non diventano gonfie e ottengono un bel colorito dorato.

Quindi occorre posare le frittelle su un piatto di portata e magari cospargerle, se dolci, con zucchero semolato, zucchero a velo, miele o sciroppo d'acero. A piacere, è possibile aggiungere ingredienti ulteriori per dare luogo a frittelle di riso o frittelle di mele. Classiche farcite di crema pasticcera, crema allo zabaione, e ancora con cioccolato, crema al pistacchio o confetture.

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Altri paesi[modifica | modifica wikitesto]

Ricorrenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ frittella, in Treccani.it – Sinonimi e contrari, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  2. ^ Gastrosofia carnevale e frittelle, su taccuinistorici.it. URL consultato il July 6, 2017.
  3. ^ Ricetta Frittelle rinascimentali, su taccuinistorici.it. URL consultato il July 6, 2017.
  4. ^ Frittella in vocabolario Treccani, su treccani.it. URL consultato il 31 agosto 2021.
  5. ^ Preparate in Val Trebbia nel territorio delle Quattro province attorno al 19 marzo, accompagnano la festa con il tradizionale Falò serale: Farsò Frittelle di San Giuseppe. Dolci della festa del Papà. Ricetta.
  6. ^ Frittelle di Sant0Antonio, su mbnews.it. URL consultato il 31 agosto 2021.
  7. ^ Simili a panzerotti ma più piccole
  8. ^ Frittelle, su GialloZafferano.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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