Quartieri di Brescia

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La città di Brescia è suddivisa amministrativamente in 33 quartieri in ognuno dei quali si eleggono degli organismi di rappresentanza, a carattere consultivo e propositivo, denominati consigli di quartiere.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La ripartizione dei 30 quartieri di Brescia nelle cinque circoscrizioni di Brescia attive dal 2007 al 2013

La suddivisione in quartieri fu riconosciuta dal consiglio comunale cittadino nel luglio 1972 in risposta alle forme spontanee di autogoverno di prossimità nate qualche anno prima in alcune zone della città, come San Polo e Mompiano. Con l'approvazione del regolamento, avvenuto nell'aprile 1975, ai consigli di quartiere venne riconosciuta la consultazione obbligatoria in alcuni ambiti dell'amministrazione cittadina, come il bilancio di previsione, il piano regolatore generale e la concessione di licenze edilizie.

Recependo la legge 278/1976, nell'aprile del 1977 il comune fu riorganizzato in nove circoscrizioni, mentre i quartieri vennero mantenuti come sottodivisioni con finalità puramente statistiche. I primi consigli di circoscrizione furono nominati dal consiglio comunale e rimasero in carica fino alle amministrative del 1980, quando i nuovi furono eletti direttamente dai cittadini.

Nel 2007, la Giunta Corsini decise di ridurre il numero delle circoscrizioni portandole a cinque, con le seguenti denominazioni: Nord, Centro, Est, Ovest e Sud.

Con le modifiche apportate dalla legge 42/2010, il comune di Brescia fu costretto a sopprimere le circoscrizioni. I cinque consigli circoscrizionali, eletti nel 2008, rimasero in funzione fino alla naturale scadenza del consiglio comunale, avvenuta nel giugno 2013.

Per non privare la città di una forma di governo di prossimità, nell'ottobre 2013 la Giunta Del Bono manifestò l'intenzione di voler restituire alcune funzionalità ai quartieri dotandoli di consigli, eletti dai cittadini, e di assemblee a partecipazione diretta. Nel luglio 2014 il consiglio comunale votò a favore della proposta ed attuò alcune rettifiche di confine. In quell'occasione fu soppresso il quartiere di San Polo che venne sostituito da quattro nuovi quartieri: San Polo Case, San Polo Cimabue, San Polo Parco e Sanpolino. A fini statistici, i 33 quartieri sono stati radunati in cinque zone che riprendono la precedente suddivisione delle cinque circoscrizioni.

Elenco quartieri[modifica | modifica wikitesto]

Nome quartiere Anno fondazione Circoscrizione
(1977-2007)
Circoscrizione
(2007-2013)
Zona
(dal 2014)
Note
Borgo Trento 1972 Nord Nord
Brescia Antica 1972 Centro Centro
Buffalora 1972 Est Est
Caionvico 1972 Est Est
Casazza 1972 Nord Nord
Centro Storico Nord 1972 Centro Centro
Centro Storico Sud 1972 Centro Centro
Chiesanuova 1972 Sud Sud
Chiusure 1972 Ovest Ovest
Crocifissa di Rosa 1972 Centro Centro
Don Bosco 1972 Sud Sud
Fiumicello 1972 Ovest Ovest
Folzano 1972 Sud Sud
Fornaci 1972 Sud Sud
Lamarmora 1972 Sud Sud
Mompiano 1972 Nord Nord
Porta Cremona-Volta 1972 Sud Sud
Porta Milano 1972 Centro Centro
Porta Venezia 1972 Centro Centro
Primo Maggio 1972 Ovest Ovest
San Bartolomeo 1972 Nord Nord
San Polo 1972 Est Soppresso nel 2014
San Polo Case 2014 Est
San Polo Cimabue 2014 Est
San Polo Parco 2014 Est
San Rocchino 1972 Nord Nord
Sanpolino 2014 Est
Sant'Eufemia della Fonte 1972 Est Est
Sant'Eustacchio 1972 Nord Nord
Urago Mella 1972 Ovest Ovest
Villaggio Badia 1972 Ovest Ovest
Villaggio Prealpino 1972 Nord Nord
Villaggio Sereno 1972 Sud Sud
Villaggio Violino 1972 Ovest Ovest

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.

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