Franca Rame

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Template:Membro delle istituzioni italiane Franca Rame (Villastanza, 18 luglio 1929) è un'attrice teatrale italiana ed autrice di testi per il teatro.

Figlia d'arte (il padre Domenico era un attore da generazioni e la madre Emilia Baldini fu prima maestra poi attrice) è nata in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, maggiormente legate al teatro dei burattini e delle marionette, risalenti al 1600.

Debuttò nel mondo dello spettacolo appena nata: fu subito impiegata, infatti, per i ruoli da infante nelle commedie allestite dalla compagnia di giro familiare.

Nel 1950, assieme ad una delle sorelle, decise di prodursi nella rivista: nella stagione 1950-'51 viene, infatti, scritturata nella compagnia primaria di prosa di Tino Scotti per lo spettacolo "Ghe pensi mi" di Marcello Marchesi, in scena al Teatro Olimpia di Milano.

Il 24 giugno 1954 ha sposato l'attore Dario Fo a Milano nella basilica di Sant'Ambrogio. Dall'unione il 31 marzo 1955 nasce a Roma il figlio Jacopo.

Nel 1958, insieme col marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (il marito è il regista ed il drammaturgo del gruppo, la Rame la prima attrice e l'amministratrice) che, negli anni seguenti, otterrà grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbraccia l'utopia sessantottina, esce dal circuito dell'ETI, fonda il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso per rispondere alla domanda del pubblico, si separa per divergenze politico-ideologiche assieme al marito: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune (impegnato come Nuova Scena nei circoli Arci e nei luoghi fino ad allora non deputati per lo spettacolo dal vivo come le case del popolo, le fabbriche e le scuole occupate, ecc.), con cui interpreta spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci. Si ricordano almeno Morte accidentale di un anarchico e Non si paga! Non si paga. Insieme al marito Dario Fo ha sostenuto l'organizazzione Soccorso Rosso Militante.

A partire dalla fine degli anni anni settanta la Rame partecipa al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione come Tutta casa, letto e chiesa, Grasso è bello!, La madre.

Nel marzo del 1973, Franca Rame , dietro suggerimento di ufficiali dei carabinieri della divisione Pastrengo, viene rapita da esponenti della estrema destra e subisce violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro Lo stupro, del 1981. Dopo 25 anni è stata depositata la sentenza del processo, tempo che ha permesso di arrivare alla prescrizione del reato.

Nelle elezioni politiche del 2006 si candida capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell'Italia dei Valori. Viene eletta senatrice in Piemonte. Antonio Di Pietro l'ha proposta come Presidente della Repubblica, ma è stata sostenuta soltanto da Idv. Ha più volte annunciato le proprie dimissioni da parlamentare, non condividendo gli orientamenti governativi.[1]

Note

Bibliografia

  • Concetta D'Angeli; Simone Soriani. Coppia d'arte – Dario Fo e Franca Rame. Con contributi critici su Franca Rame a firma di Concetta D'Angeli, Luciana d'Arcangeli e Silvia Varale. Pisa, Edizioni Plus, 2006.
Piastrella autografata da Franca Rame sul muretto di Alassio

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