Forte Poggio Pol

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Forte Poggio Pol
Werk Nugent
Forti del gruppo di Rivoli e di Pastrengo
Interno del forte in una foto d'epoca
Ubicazione
StatoBandiera dell'Impero austriaco Impero austriaco
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàPastrengo, Verona
IndirizzoVia Telegrafo
Coordinate45°29′24.26″N 10°48′38.28″E / 45.490073°N 10.810633°E45.490073; 10.810633
Informazioni generali
TipoFortezza
Costruzione1859-1861
Primo proprietarioEsercito imperiale austriaco
Informazioni militari
UtilizzatoreEsercito imperiale austriaco
Regio Esercito
Armamento16 pezzi di artiglieria di diverso calibro
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Il Forte Poggio Pol, originariamente chiamato Forte Nugent, è un forte costruito dall'Austria tra il 1859 e il 1861. È posto sul colle Poggio Pol, nel comune di Pastrengo, in direzione est rispetto all'abitato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questo forte, come gli altri della zona, fu costruito su espresso volere del feldmaresciallo Radetzky e fu progettato dalla k.k. Genie-Direktion di Verona.

Costruito tra il 1859 e il 1861, faceva parte del gruppo di Pastrengo che aveva lo scopo di proteggere la città di Verona qualora le truppe nemiche fossero riuscite ad aggirare le difese di Peschiera, come era poi accaduto nel 1848.

Nel 1866, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, il forte passò sotto il controllo del Regio Esercito, assumendo il nome di Forte Poggio Pol.

In buono stato di conservazione, oggi ospita un ristorante.

Architettura e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le postazioni di barbetta del forte, si notano i gabbioni fascinati a protezione tra una postazione e l'altra. Sullo sfondo la stazione del telegrafo e il forte Leopold.

La pianta del forte è praticamente pentagonale e la muratura è in pietra viva, con particolari molto curati.

Simile agli altri forti del gruppo, aveva una capacità di tiro in grado di battere la zona tra Bussolengo e Pescantina.

Sul ramparo superiore erano presenti varie postazioni di artiglieria, alcune protette da un muro a cannoniera. Erano presenti anche delle postazioni in barbetta, sul fianco sinistro, divise tra di loro con delle protezioni costituite da gabbioni fascinati riempiti di terra.

All'interno del forte vi erano numerose stanze, sia per l'alloggiamento per la guarnigione, sia utilizzate come magazzini, laboratori, stalle, ecc. Questo permetteva ai soldati qui alloggiati di poter vivere autonomamente per periodi relativamente lunghi.

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Armamento principale:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Garau, Augusto Garau, Forti - Rocche e Castelli della Provincia di Verona, Verona, Provincia di Verona Turismo.
  • Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.
  • AA. VV, Il Quadrilatero: nella storia militare, politica, economica e sociale dell'Italia risorgimentale, Verona, Comune di Verona, 1967.
  • A. Sandrini e P. Brugnoli, Architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea, Verona, Banca popolare di Verona, 1994.
  • AA. VV., Verona. La città e le fortificazioni, Roma, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]