Associazione Sportiva Lavello

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USD Lavello
Calcio
Gialloverdi, Ofantini, U Lavidd
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, verde
Inno noi siAmo Lavello
Alessandro Mancuso (2021)
Dati societari
Città Lavello
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza Basilicata
Fondazione 1932
Rifondazione1963
Rifondazione1993
Rifondazione2008
Presidente Bandiera dell'Italia Vincenzo Caputo
Allenatore Bandiera dell'Italia Principio Caprioli
Stadio Franco Pisicchio
(1.200 posti)
Sito web www.lavellocalcio.it
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello, meglio nota come Lavello, è una società calcistica italiana con sede a Lavello, in provincia di Potenza. Milita in Eccellenza, quinto livello del campionato italiano. Ha come colori sociali il giallo e il verde, gli stessi dell'effigie comunale.

È il quarto sodalizio, in ordine di tempo, a costituire la massima espressione calcistica dell'omonimo comune. Il primo, l'U.S. Lavello, fu fondato nel 1932 e partecipò solo a campionati regionali fino alla fine degli anni cinquanta, mentre subito dopo l'Associazione Sportiva Lavello, esistita almeno fino a fine anni ottanta, partecipò a tredici campionati dilettantistici interregionali. In totale, le partecipazioni alla massima serie dilettantistica fra i sodalizi avvicendatisi ammontano a venti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Per le rappresentative cittadine avvicendatesi negli anni, al momento non ci sono riscontri abbastanza chiari o formali riguardo a una tradizione o una storia condivise, né tanto meno risultano legami giuridici, sebbene le ultime tre posseggono gli stessi colori sociali. La U.S.D. Lavello presenta stemmi affini alla Polisportiva F.C. Lavello, con la torre ardente, simbolo del comune ofantino;[1][2][3] effigie già utilizzata dall'U.S. Lavello perlomeno nella stagione 1952-53. Un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno pubblicato all'indomani dello scioglimento del 2008,[4][5] avvalorerebbe una storia comune. Infine, l'ultimo club è stato fondato nel 2008 proprio in risposta allo scioglimento del precedente.

Gli inizi del calcio lavellese (1932-1956)[modifica | modifica wikitesto]

La prima società di calcio della cittadina fu l'Unione Sportiva Lavello, fondata nel 1932. Dalla stagione 1933-1934 risultò affiliata alla FIGC e partecipò a competizioni locali fino al 1949, quando fu organizzato il primo torneo ufficiale lucano in Seconda Divisione. Se ne perdono le tracce nel 1956, dopo aver disputato in tutto tre campionati nella massima categoria regionale.

L'Associazione Sportiva Lavello (anni sessanta-1987)[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1963-1964 l'Associazione Sportiva Lavello militante in Seconda Categoria, secondo livello regionale, ottenne la promozione in Prima Categoria. Alla quinta stagione consecutiva nella massima serie lucana, dopo aver primeggiato nel girone B da imbattuta e aver vinto lo spareggio promozione con l'U.S. Pisticci, il Lavello fu promosso in Serie D. Nella stessa stagione gli ofantini vinsero anche la Coppa Disciplina dedicata ad Alfredo Viviani. I gialloverdi militarono in Interregionale per dieci anni consecutivi, quasi tutti gli anni settanta, per poi farvi immediato ritorno nel 1981 ed alternando nei restanti cinque anni, il campionato nazionale per tre stagioni a quello di Promozione regionale. Nel 1987, dopo la doppia retrocessione dall'Interregionale alla Prima Categoria regionale, il club attraversò una grave crisi finanziaria e fu affidato al sindaco della città ofantina.[6] Nonostante questa operazione, l'AS Lavello non si iscrisse a nessun campionato e al suo posto fu ripescata la Baragianese.[7]

Sempre dalla Gazzetta del Mezzogiorno, sappiamo che una società lavellese citata come "ex grande" e quindi molto probabilmente l'AS Lavello, partecipò alla Terza Categoria potentina dal 1988 al 1991; non abbiamo però conferma che fosse esattamente la stessa squadra.

La Polisportiva Football Club Lavello (1993-2008)[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni duemila emerse nel calcio regionale la Polisportiva Football Club Lavello, fondata nel 1993 con matricola numero 82338.[8] Nel 2004 fu promossa in Serie D e l'anno successivo raggiunse il 5º posto nel proprio girone interregionale, segnando il miglior piazzamento raggiunto da una formazione lavellese in una competizione nazionale (il miglior posizionamento in Interregionale dell'A.S. Lavello era stato il 7º posto nelle stagioni 1971-1972 e 1974-1975). Nella stessa stagione i giallo-verdi vennero eliminati ai play-off dal Sorrento, dopo aver vinto per 1-0 in casa e perso 2-1 in trasferta. Nella stagione 2007-2008, coinvolto in gravi problemi societari, il club lucano fu retrocesso in Eccellenza dopo una stagione deficitaria in cui la squadra ofantina ha conquistato 5 punti (ridotti a 3 dopo l'abbandono del campo nella partita col Francavilla, terminata 7-0), e successivamente rinunciò ad iscriversi al massimo campionato regionale.

Unione Sportiva Dilettantistica Lavello (dal 2008)[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 2008 venne fondata con matricola numero 921852 l'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello,[9] che ripartì dalla Terza Categoria lucana con colori sociali granata.[10] Dopo aver raggiunto l'Eccellenza nel 2014, la squadra fu affidata ad una nuova gestione nel 2016.[11] Nel 2020 raggiunse la Serie D, campionato a cui prese parte per tre stagioni.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del calcio a Lavello
  • 1932: Fondazione dell'Unione Sportiva Lavello.
  • 1932-1949: Attività calcistica a livello locale e non ufficiale.
  • 1949-1950: 2º nel girone A della Seconda Divisione lucana. Accede alla Seconda Fase dove termina 2º nel girone B. Ammesso in Prima Divisione.
  • 1950-1951: 1º nel girone A della Prima Divisione lucana. Perde lo spareggio per il 1º posto contro la Juventina Potenza (0-1).
  • 1951-1952: 7º nel girone A della Prima Divisione lucana con il nome Libertas Lavello. Retrocesso in Prima Divisione, diventata la seconda categoria regionale.
  • 1952-1953: 3º nel girone A della Prima Divisione lucana con il nome Torre Ardente Lavello.
  • 1953-1954: 3º nel girone B della Prima Divisione lucana con il nome Savoia Lavello.
  • 1954-1955: 2º nel girone C della Prima Divisione lucana con il nome CRAL Lavello. Promosso in Promozione.
  • 1955-1956: 4º nel girone unico della Promozione lucana.
  • dal 1956 al 1958: non partecipa ad alcun campionato.
  • 1958-1959: 1º nel girone A (lavellese) della Seconda Categoria lucana.
  • dal 1959 al 1963: non partecipa ad alcun campionato.

  • 1963: fondazione della Associazione Sportiva Lavello, che si iscrive al campionato di Seconda Categoria Basilicata.
  • 1963-1964: 1º nel girone C della Seconda Categoria lucana. Promosso in Prima Categoria.
  • 1964-1965: 1º nel girone C della Prima Categoria lucana. Perde per ritiro lo spareggio con l'Orazio Flacco.
  • 1965-1966: 2º nel girone C della Prima Categoria lucana.
  • 1966-1967: 1º nel girone B della Prima Categoria lucana. Perde per sorteggio lo spareggio-promozione contro l'Eraclea Policoro.
  • 1967-1968: 2º nel girone A della Prima Categoria lucana.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1968-1969: 1º nel girone A della Prima Categoria lucana. Vince lo spareggio-promozione contro il Pisticci. Promosso in Serie D.
Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1969-1970: 10º nel girone H della Serie D.
  • 1970-1971: 14º nel girone H della Serie D.
  • 1971-1972: 7º nel girone H della Serie D.
  • 1972-1973: 11º nel girone G della Serie D.
  • 1973-1974: 8º nel girone G della Serie D.
  • 1974-1975: 7º nel girone G della Serie D.
  • 1975-1976: 14º nel girone H della Serie D.
  • 1976-1977: 15º nel girone H della Serie D.
  • 1977-1978: 8º nel girone H della Serie D.
  • 1978-1979: 16º nel girone E della Serie D, retrocesso in Promozione.
  • 1979-1980: 1º nel girone unico della Promozione lucana. Promosso in Serie D.
  • 1980-1981: 15º nel girone E della Serie D, ammesso al nuovo campionato Interregionale.
  • 1981-1982: 16º nel girone L dell'Interregionale, retrocesso in Promozione.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1982-1983: 12º nel girone unico della Promozione lucana.
  • 1983-1984: 8º nel girone unico della Promozione lucana.
  • 1984-1985: 1º nel girone unico della Promozione lucana. Promosso in Interregionale.
  • 1985-1986: 16º nel girone L dell'Interregionale, retrocesso in Promozione.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1986-1987: 16º nel girone unico della Promozione lucana, retrocesso in Prima Categoria.
  • 1987-1988: non partecipa ad alcun campionato.

  • 1988-1989: 2º nel girone D della Terza Categoria lucana.[12] La Forentum Lavello, già attiva a livello giovanile, si iscrive invece in Seconda Categoria lucana e chiuderà al 12º posto nel girone A.
  • 1989-1990: 7º nel girone D della Terza Categoria lucana. Forentum Lavello 8º nel girone B di Seconda Categoria lucana.
  • 1990-1991: 9º nel girone D della Terza Categoria lucana. L'anno seguente non si iscriverà ad alcun campionato. Forentum Lavello 5º nel girone B di Seconda Categoria lucana, promossa o ripescata in Prima Categoria.
  • 1991-1992: Forentum Lavello 11º nel girone A di Prima Categoria lucana.
  • 1992-1993: Forentum Lavello 3º nel girone A di Prima Categoria lucana.
1993: fondazione della Polisportiva Football Club Lavello, che si iscrive al campionato di Terza Categoria Basilicata.
  • 1993-1994: Forentum Lavello esclusa dopo 4 rinunce dal girone A di Prima Categoria lucana. Retrocessa in Seconda Categoria.
    FC Lavello promosso in Seconda Categoria.

  • 1994-1995: Pol. FC Lavello 1º nel girone B della Seconda Categoria lucana. Promosso in Prima Categoria[13].
  • 1995-1996: 1º nel girone A di Prima Categoria lucana. Promosso in Promozione.
  • 1996-1997: 12º nel girone unico della Promozione lucana.
? di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 1997-1998: 12º nel girone unico della Promozione lucana.
? di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 1998-1999: 12º nel girone unico della Promozione lucana.
? di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 1999-2000: 16º nel girone unico della Promozione lucana, retrocesso in Prima Categoria.
? di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2000-2001: 4º nel girone A di Prima Categoria lucana.
  • 2001-2002: 2º nel girone A di Prima Categoria lucana. Promosso in Promozione.
  • 2002-2003: 1º nel girone unico della Promozione lucana. Promosso in Eccellenza.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2003-2004: 1º nel girone unico dell'Eccellenza lucana. Promosso in Serie D.
Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2004-2005: 5º nel girone G della Serie D. Perde la semifinale dei play-off contro il Sorrento.
Secondo turno di Coppa Italia Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2006-2007: 15º nel girone H della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out contro l'Ebolitana.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2007-2008: 18º nel girone H della Serie D. Retrocesso in Eccellenza e non iscrittosi. Dichiarato inattivo dal Comitato Regionale FIGC della Basilicata, con seguente decadenza dell'affiliazione.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.

  • 2008: fondazione dell'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello che si iscrive in Terza Categoria.
  • 2008-2009: 1º nel girone C di Terza Categoria Potentina. Promosso in Seconda Categoria
3º nella coppa Prime Classificate di Terza Categoria Potentina.
  • 2009-2010: 2º nel girone A di Seconda Categoria lucana. Perde i play-off contro il Ruoti.
  • 2010-2011: 4º nel girone A di Seconda Categoria lucana.
  • 2011-2012: 2º nel girone A di Seconda Categoria lucana. Vince il triangolare promozione contro Paternicum e Real Senise. Promosso in Prima Categoria.
  • 2012-2013: 2º nel girone A di Prima Categoria lucana. Vince lo spareggio contro il Brienza. Promosso in Promozione.
  • 2013-2014: 2º nel girone unico della Promozione lucana. Vince i play-off contro il Tursi Rotondella. Promosso in Eccellenza.
Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2014-2015: 10º nel girone unico dell'Eccellenza lucana.
Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2015-2016: 7º nel girone unico dell'Eccellenza lucana.
Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2016-2017: 7º nel girone unico dell'Eccellenza lucana.
Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2017-2018: 7º nel girone unico dell'Eccellenza lucana.
Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2018-2019: 2º nel girone unico dell'Eccellenza lucana. Vince i play-off regionali contro il Melfi. Perde la semifinale dei play-off nazionali contro il Brindisi.
Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2019-2020: 1º nel girone unico dell'Eccellenza lucana. Promosso in Serie D.
Finalista di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
  • 2020-2021: 6º nel girone H della Serie D.
  • 2021-2022: 16º nel girone H della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out contro il Rotonda.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2022-2023: 17º nel girone H della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
Trentaduesimi di Coppa Italia Serie D.
  • 2023-2024: nel girone unico di Eccellenza lucana.
Quarti di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

La "Torre Ardente"; nella stagione 1952-53 disputò la Prima Divisione lucana.

Colori[modifica | modifica wikitesto]

La divisa di gioco tradizionale del Lavello è composta da una maglia a strisce verticali giallo e verde o a tinta unita verde con richiami gialli. I giocatori dell'US Lavello indossarano una divisa bianca e blu, evoluta poi nei colori blucerchiati.

La seconda maglia è tradizionalmente bianca con inserti verdi e gialli di vario tipo; per la maglia di riserva si sono avute diverse varianti nel corso degli anni.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Numerosi sono gli stemmi che hanno rappresentato le compagini lavellesi, quasi tutti accomunati dalla Torre Ardente, effigie della città.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio Franco Pisicchio ha una capienza di circa 1200 posti ed è situato lungo la SS 93. Ammodernato negli anni 80, è dotato di pista di atletica. Nel 2021 vennero realizzati altri interventi strutturali e il manto fu trasformato in erba sintetica. Lo stadio è intitolato a Francesco Pisicchio, calciatore lavellese scomparso prematuramente negli anni novanta.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Non è dato sapere se ci sia stato qualche rapporto fra la prima Unione Sportiva Lavello e l'A.S. Lavello né quando, eventualmente, sia stata sciolta la prima ed istituita la seconda società. Non vi è peraltro certezza riguardo al mese ed anno di preciso scioglimento della società più giovane.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Si riporta l'elenco degli allenatori e dei presidenti del Lavello dall'anno di fondazione in poi

Allenatori
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia ? Covino
  • 1969-1970 Bandiera dell'Italia ? Daddato[14]
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia ? ?
  • 1971 Bandiera dell'Italia ? Tomasin[15][16]
  • 1971-1973 Bandiera dell'Italia ? Ranieri[17][18]
  • 1973-1974 Bandiera dell'Italia ? ?
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Silvio Paciello
  • 1975-1976 Bandiera dell'Italia ? Tomasin
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia ? ?
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Enzo Cavallaro (1ª-4 dicembre)
Bandiera dell'Italia Dante Bendin (11 dicembre-34ª)
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Dante Bendin
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Silvio Padello
  • 1980-1981 Bandiera dell'Italia Enzo Cavallaro
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia ?
  • 2001-2003 Bandiera dell'Italia Giovanni Pucci
  • 2003-2004 Bandiera dell'Italia Vito Fanelli
  • 2004-2005 Bandiera della Serbia Ranko Lazic
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Giovanni D'Alessio (precamp.)
    Bandiera dell'Italia Pasquale Arleo (1ª-9ª)
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Fioriello (10ª-20ª)
    Bandiera dell'Italia Principio Caprioli (21ª-34ª)
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Vito Larocca (1ª-2ª)
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti (3ª)
    Bandiera dell'Italia Principio Caprioli (4ª-17ª)
    Bandiera dell'Italia Alberto Urban (18ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti (30ª-34ª)
  • 2007-2008 Bandiera dell'Italia Salvatore Ciullo (1ª-4ª)
    Bandiera dell'Italia Principio Caprioli (5ª-10ª)
    Bandiera dell'Italia Armando Gregory Inglese (11ª-34ª)
  • 2011-2014 Bandiera dell'Italia Massimiliano Tarricone
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Principio Caprioli
  • 2016-2019 Bandiera dell'Italia Giuseppe Alberti
  • 2019-2020 Bandiera dell'Italia Alberigo Volini
  • 2020-2021 Bandiera dell'Italia Karel Zeman
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Adolfo Sormani (1ª-10ª)
    Bandiera dell'Italia Karel Zeman (11ª-38ª)
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Karel Zeman
  • 2023-2024 Bandiera dell'Italia Giuseppe De Stefano (1ª-4ª)
    Bandiera dell'Italia Rino Ciardiello (5ª)
    Bandiera dell'Italia Principio Caprioli (6ª-)
Presidenti
  • 1936-1937 Bandiera dell'Italia ? Damiano
  • 1949-1950 Bandiera dell'Italia ? Di Noia
  • 1955-1956 Bandiera dell'Italia Michele Coviello
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia ? D'Andrea
  • 1969-1972 Bandiera dell'Italia ? Mazzarelli[19][20]
  • 1972-1977 Bandiera dell'Italia Michele Ferrara[21]
  • 1977-1979 Bandiera dell'Italia Domenico Lizzadro
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia ? ?
  • 1980-1982 Bandiera dell'Italia Giuseppe Petrarulo
  • 2001-2004 Bandiera dell'Italia Raffaele Gentile
  • 2004-2006 Bandiera dell'Italia Mauro Antonio Robbe
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Nicola Bitetto
  • 2007-2008 Bandiera dell'Italia Vito Gerardi
  • 2008-2010 Bandiera dell'Italia
  • 2011-2013 Bandiera dell'Italia
  • 2013-2015 Bandiera dell'Italia Giuseppe Petrarulo
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Francesco Di Ciommo
  • 2016-2018 Bandiera dell'Italia Gaetano Pallottino
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Antony Pace
  • 2019-2023 Bandiera dell'Italia Vincenzo Caputo

Palmares[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1966-1967 (girone B), 1968-1969 (girone B)
1979-1980, 1984-1985
2003-2004, 2019-2020

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Si fa presente che sono sommate le partecipazioni delle diverse squadre succedutesi nel tempo; la più titolata, l'AS Lavello, ha disputato 13 campionati nel massimo campionato dilettantistico fra gli anni settanta e i primi anni ottanta.

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie D 12 1969-1970 2022-2023 12
Serie D 6 1978-1979 2007-2008 8
Campionato Interregionale 2 1981-1982 1985-1986

Partecipazioni alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia Serie D 6 2004-2005 2022-2023 6
Coppa Italia Dilettanti 4 1967-1968 1985-1986 4

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Il tifo organizzato è portato avanti dai gruppi Ultras Lavello 2003 e Gioventù Lavellese.

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Il derby più sentito è quello con la Vultur Rionero, la cui rivalità è sorta nel 2003-2004 in Eccellenza[22]. Altre rivalità accese sorte negli anni duemila sono quelle con il Francavilla in Sinni e l'Oraziana Venosa, alimentate anche del gemellaggio tra i sinnici e gli oraziani. Sentito anche il derby col Matera. L'unico gemellaggio è con i tifosi del Montescaglioso, nato a partire dal 24 febbraio 2019.[23][24] Sono presenti simpatie per il Melfi e il Canosa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lo stemma del F.C. Lavello mostrato sul sito "sassilive" il 2 marzo 2008. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
  2. ^ Lo stemma dell'U.S.D. Lavello mostrato sul profilo Facebook del club. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
  3. ^ Lo stemma dell'U.S.D. Lavello mostrato sul sito "Basilicatagol" il 22 luglio 2015. Archiviato il 12 agosto 2018 in Internet Archive. -URL consultato il 6 agosto 2018 -
  4. ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 132, 143, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 agosto 2008. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  5. ^ L'anzidetto articolo della Gazzetta del Mezzogiorno parla di «76 anni di storia calcistica cancellati con un colpo di spugna».
  6. ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 22 luglio 1987. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  7. ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 settembre 1987. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  8. ^ Lega Pro COMUNICATO UFFICIALE N. 13/L DEL 21 NOVEMBRE 2013 - URL consultato il 13 ottobre 2023 -
  9. ^ Copia archiviata (PDF), su figc.it. URL consultato il 12 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2018).
  10. ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 157, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 4 settembre 2008. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  11. ^ Cambio al vertice societario. -URL consultato il 4 ottobre 2023 -
  12. ^ Ignota la reale identità di questa società, cioè se si tratti della stessa "A.S. Lavello" o di altri sodalizi. Tuttavia nella Gazzetta del Mezzogiorno del 20 ottobre 1988 l'autore scrive che "si rivede il Lavello in Terza Categoria, una ex grande".
  13. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 ottobre 1994, 10 marzo e 10 giugno 1995.
  14. ^ (IT) Archivio Gazzetta del Mezzogiorno, pp. 11, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 1º settembre 1969. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  15. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 novembre 1971, p. 14.
  16. ^ Ricompare poi in un articolo del 3 gennaio, del 20-27 marzo, 24 aprile, 8 maggio e 18 settembre 1972, è quindi poco chiaro.
  17. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 11 novembre e 13 dicembre 1971, p. 8 e 14.
  18. ^ Ricompare poi in un articolo del 2 novembre 72.
  19. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 6 giugno 1970, p. 8.
  20. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 settembre 1971, p. 13.
  21. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno, 12 giugno 1972, p. 20.
  22. ^ Rivalità Vultur-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -
  23. ^ Gemellaggio Montescaglioso-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -
  24. ^ Gemellaggio Montescaglioso-Lavello. -URL consultato il 14 ottobre 2023 -

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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