Flash mob

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Un flash mob (o flashmob[1], dall'inglese flash, lampo, inteso come evento rapido, improvviso, e mob, folla) è un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (posta elettronica, reti sociali) o telefonia cellulare. Le regole dell'azione di norma vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che questa abbia luogo, ma se necessario possono essere diffuse con un anticipo tale da consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente.

In Europa, il primo evento del genere si svolse in Italia, a Roma, nel luglio 2003[2][3]. Eventi simili si erano già verificati a New York, San Francisco e Tokyo.

Caratteristiche

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Alla nascita, il fenomeno dei flash mob non ha scopi precisi, se non quello di spezzare la quotidianità dei partecipanti e del pubblico casuale con un evento fuori dall'ordinario. Nato quindi anche con uno spirito di purificazione, in quanto si propone un'azione priva di ritorno economico (in primis) per chiunque, il termine non è usato per eventi e performance organizzate a fini politici, commerciali, di lucro o di protesta. Successivamente però, il modus operandi del flash mob e il termine stesso è stato utilizzato sempre più spesso per motivazioni pubblicitarie o politiche, ad esempio per organizzare una protesta lampo come nel caso di Firenze, dove si è svolta una lettura collettiva contro la legge 133, del nono articolo della Costituzione, oppure il caso di Ceccano, dove è stato creato un cordone umano attorno ai binari del treno e ricreata una simulazione di allarme atomico per promuovere la campagna in favore dei referendum abrogativi del 2011. Quest'abitudine da parte del mondo del marketing e della pubblicità di inglobare e usare ogni nuovo fenomeno sociale a proprio favore, senza neanche provare prima a capirlo, in questo caso ha di fatto snaturato l'idea che la massa ha del flash mob.[senza fonte]

Ragazzi intenti in una battaglia con i cuscini (Pillow Fight)

Per quanto riguarda le battaglie con i cuscini (in inglese pillow fight), e i gavettoni, spesso queste manifestazioni non vengono considerate veri e propri flash mob, in quanto eventi con origini precedenti al fenomeno e un'identità più forte rispetto alle altre tipologie di flash mob. Di fatto però, soprattutto nel caso dei pillow fight, benché i partecipanti conoscano subito l'"attrezzatura necessaria", questi eventi condividono in pieno lo spirito del fenomeno. Ad esempio, la Roman Pillow Fight, giunta nel 2014 alla nona edizione, ogni aprile porta, in piazza Santa Maria in Trastevere, una ricorrenza accolta ormai quasi come una tradizione. Le mobilitazioni di massa che hanno precisi scopi sono chiamate invece smart mobs, termine utilizzato nella teorizzazione del fenomeno ad opera del sociologo Howard Rheingold nel suo Smart Mobs: The Next Social Revolution.

Tipi di flash mob

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Freeze o Frozen

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Nel freeze flash mob (dall'inglese freeze - congelato, immobile) i partecipanti, a un segnale o un orario convenuto, si fermano restando immobili fino al segnale di fine evento (generalmente la durata è di tre minuti).

Protesta a Londra contro l'ampliamento dell'aeroporto di Heathrow

Nei Silent rave i partecipanti si radunano sul posto stabilito dotati di lettori musicali e cuffiette ballando nel più completo silenzio, ognuno la propria musica.

Nello Human Mirror si reclutano svariate coppie di gemelli e si cerca di ricreare delle situazioni speculari. In Italia il più importante si è svolto a Trieste nel 2008, organizzato dall'Associazione Iazadi, con sette coppie di gemelli omozigoti.

I massive flash mob sono flash mob che hanno come caratteristica quella di radunare migliaia di persone in modo pacifico, nello stesso luogo e nello stesso momento riempiendo piazze, parchi o monumenti. I partecipanti possono anche fare cose differenti come ballare, cantare, sedersi a terra, leggere, l'importante è che tutto avvenga nello stesso momento e riempiendo il luogo designato.

Il fashion mob concettualizza gli elementi classici della sfilata di moda: un tappeto, i modelli e un pubblico. Il primo nel suo genere si è svolto durante la settimana della moda di Milano nel 2019, organizzato da Grosso Andrea, designer torinese.

In tempi brevissimi il fenomeno di massa del flash mob ha investito tutto il mondo: il primo risale al 2002 a New York chiamato No Pants Subway Ride, per poi diffondersi anche in Europa e in altri paesi. Gli autori di quel particolare flash mob, appartenenti al gruppo Improv Everywhere, sono a oggi tra i più attivi e creativi in questo settore, organizzando almeno una decina di flash mob ed eventi pubblici ogni anno.

Il primo flash mob europeo si è svolto in Italia, a Roma, il 24 luglio 2003. Oltre 300 persone si sono date appuntamento in Via del Corso, per poi invadere il negozio di libri e dischi Messaggerie Musicali. I partecipanti, saliti al piano superiore (reparto informazioni della libreria), hanno subissato i commessi con richieste di informazioni su titoli inesistenti, generando disorientamento tra il personale e gli addetti alla vigilanza, fino alla conclusione sancita da un lungo applauso.[4]

Il flash mob con maggior numero di mobbers, quindi con più partecipanti, è quello tenutosi a Rio de Janeiro il 28 luglio 2013: circa 1200 vescovi e circa 3 milioni di persone[5] si sono riunite alla Giornata Mondiale della Gioventù sulla spiaggia di Copacabana per seguire i passi di danza fatti dai giovani animatori brasiliani dello spettacolo. Gli artisti che sono riusciti a far ballare insieme i vescovi e i giovani sulla spiaggia sono stati i Fly, Glaucia e il gruppo Hg[6].

Nel Marzo del 2008 a Palermo, più di mille persone hanno simulato un'invasione aliena in Piazza Castelnuovo. Durante l'esibizione i partecipanti - "ipnotizzati" - hanno marciato da un lato a l'altro della piazza in direzione di un finto alieno che li attirava a sé. L'8 settembre 2009 a Chicago, in occasione del concerto Oprah's 24 Kickoff Party, condotto da Oprah Winfrey, durante l'esibizione dei Black Eyed Peas con I Gotta Feeling, il pubblico ha iniziato gradualmente a ballare a ritmo di musica, seguendo passi ben precisi e programmati allo scopo di creare uno spettacolo di grande effetto. L'8 dicembre 2009 a Napoli è stato fatto un flash mob sociale contro la camorra. Circa trecento persone in piazza del Gesù sono cadute a terra come colpite da uno sparo. Il 4 ottobre 2009 a Napoli un gruppo di giovani si è radunato in Piazza del Plebiscito in onore del celebre cantante scomparso Michael Jackson, organizzati con telecamere ed impianto audio, si è scatenato nella coreografia della canzone Beat It, la performance è stata ripetuta durante la stessa mattina in altri 4 punti del centro della città, facendo a ogni spostamento più proseliti.

Il 5 marzo l'UNICEF Italia decide di lanciare il movimento giovanile "Younicef" attraverso un flash mob, il primo nazionale in 30 piazze in contemporanea. L'evento è preceduto dall'anteprima a Sanremo in pieno festival della canzone.[7] Il 29 maggio 2010 si è avuto il più grande flash mob, durante l'Eurofestival a Oslo, che ha coinvolto 18.000 persone alla Telenor Arena di Oslo, oltre ad altre migliaia di persone in varie città dell'Europa.[8]

Il 10 novembre 2012 si sono riuniti circa trentamila ragazzi in piazza del Popolo, che hanno ballato sulle note di Gangnam Style[9] e, a quanto si evince dai video sul web, non hanno seguito una coreografia precisa, ogni membro del gruppo si muoveva più o meno a proprio piacimento e, soprattutto, compatto, senza alcuno spazio che li dividesse, come fossero un'unica entità.[10]

Il flash mob nel cinema

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Il flash mob è stato reso ulteriormente famoso in Italia con il film Notte prima degli esami - Oggi, del 2007, nel quale gli attori Carolina Crescentini e Nicolas Vaporidis partecipano a due flash mob a Roma, il primo ingaggiando una battaglia con i cuscini a Trastevere, il secondo ballando completamente nudi sul ponte di Castel Sant'Angelo. Anche nel film Amici di letto i protagonisti Justin Timberlake e Mila Kunis partecipano a due flash mob: il primo a Times Square e il secondo alla Grand Central Station a New York.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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