Vai al contenuto

Finta pelle

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Passaggi di produzione similpelle in poliuretano:
1) Tessuto in cotone
2) Fissione su tessuto di poliuretano aromatico in DMF
3) Trasferimento di rivestimento
4) Finitura con la formulazione poliuretanica solvente

La finta pelle, o similpelle e a volte vinilpelle,[1] è una pelle sintetica: può essere un tessuto impregnato o spalmato con resine poliuretaniche (chiamata commercialmente "pelle PU"[2]) o completamente sintetica (senza supporto in tessuto); può avere un aspetto simile alla pelle naturale o al cuoio, un aspetto più tecnico, o una fantasia e si presta molto alle personalizzazioni.[3]

Non va confusa con l'ecopelle, che è un cuoio a ridotto impatto ambientale.

Esistono diverse tipologie di finta pelle, con finiture lisce e generalmente molto lucenti o ruvide (simili a gomma) e di solito più opache.
Inoltre possono essere impresse venature o caratteristiche superficiali, simili alle pelli naturali: rispetto alla queste ultime, infatti, la finta pelle presenta una trama omogenea e, anche in caso di trama doppia, presenta un andamento omogeneo che non è tipico delle pelle naturale. Inoltre, la finta pelle non presenta le anomalie che possono essere presenti in quella naturale, come le lesioni lasciate dalle ferite.
I colori vanno dall'imitazione del naturale, sia in tinta unita sia con sfumature e macchie a imitazione del vero, o in colori e disegni che seguono i dettami della moda.

Presenta le seguenti caratteristiche:

  • facile pulizia
  • facile cucitura
  • formato a rotolo
  • idrorepellenza
  • leggerezza
  • resistenza all'usura

La finta pelle è utilizzata nel settore calzaturiero, per la pelletteria di borse, custodie e valigie, nell'abbigliamento, in tappezzeria, per rivestimenti di poltrone e sedie, nel mondo della legatoria e del packaging.

A partire dal secondo dopoguerra, la finta pelle ebbe larghissimo utilizzo per sostituire il tradizionale cuoio nella copertura delle selle motociclistiche e dei sedili e interni delle automobili; per tali usi era molto diffusa la denominazione "sky", "skai",[4] o "scai", derivante dal marchio "Skai" con il quale l'azienda tedesca Konrad Hornschuch AG di Weißbach fu tra le prime a commercializzare questo tipo di prodotto. In Italia, un prodotto analogo ma frequentemente utilizzato con goffratura geometrica al posto della texture pelle è il Resinflex prodotto dalla omonima ditta torinese.

  1. ^ Treccani.it Similpelle
  2. ^ https://coryum.it/blogs/news/pelle-pu-significato
  3. ^ Ecopelle: cos'è e quanto dura
  4. ^ Skai, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85075577 · GND (DE4137836-2 · J9U (ENHE987007560510205171
  Portale Moda: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di moda