Fiat Industrial

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Fiat Industrial
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
ISINIT0004644743
Fondazione1º gennaio 2011 a Torino
Chiusura29 settembre 2013 (divenuta CNH Industrial)
Sede principaleTorino
SettoreMetalmeccanica
ProdottiVeicoli industriali pesanti
Veicoli militari
Autobus
Macchine per l'agricoltura
Macchine per le costruzioni
Motori industriali e marini
Fatturato25,8 miliardi [1] (2012)
Utile netto921milioni [1] (2012)
Dipendenti68.257[1] (2012)

Fiat Industrial è stato un gruppo industriale italiano, attivo dal 2011 al 2013; dalla sua fusione con CNH Global, ha dato origine al nuovo gruppo CNH Industrial.[2]

Era nato dalla scorporo da Fiat Group delle attività relative a macchine agricole e per l'edilizia, ai veicoli industriali e alla parte industrial & marine del settore Fiat Powertrain Technologies.

Il core business del gruppo era focalizzato sulla produzione di veicoli industriali pesanti e militari, autobus, macchine per l'agricoltura e le costruzioni, e motori industriali e marini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Gruppo Fiat e CNH Industrial.

Il 21 aprile 2010, in occasione dell'assemblea degli azionisti di Fiat Group, l'amministratore delegato Sergio Marchionne presentò il piano industriale del Gruppo relativo al quinquennio 2010-2014: il piano prevedeva lo scorporo da Fiat Group delle attività agricole, industriali e powertrain (relative alla sola divisione industrial & marine), per farle confluire nella nuova Fiat Industrial; contestualmente, per la gestione dei settori auto, componentistica, sistemi di produzione ed editoria, venne prevista la creazione della nuova Fiat S.p.A. Per entrambe le società nate dalla scissione era già prevista la quotazione alla Borsa di Milano.[3]

Il progetto di scissione del Gruppo viene completato il 1º gennaio 2011; da questa data Fiat Industrial diventa operativa, con Marchionne che ne assume la carica di presidente. La società opera in tutti i principali paesi del mondo, con 64 stabilimenti[1] in cui lavorano 68.257 dipendenti.[1]

Il 29 settembre 2013, a seguito di un nuovo rimpasto all'interno della holding, Fiat Industrial si fonde con CNH Global, dando vita al nuovo gruppo CNH Industrial.[2]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito web ufficiale del gruppo.[4]

Il presidente di Fiat Industrial è stato Sergio Marchionne. Il gruppo era formato dalla società holding Fiat Industrial S.p.A. (quotata presso la Borsa Italiana a partire dal 3 gennaio 2011), le cui attività industriali e produttive erano organizzate in tre settori operativi.

Macchine per l'agricoltura e le costruzioni[modifica | modifica wikitesto]

CNH era nata dall'esperienza di marchi che in Europa e negli Stati Uniti avevano fatto la storia della meccanizzazione agricola e dello sviluppo delle macchine per le costruzioni. Operava nel campo dei trattori e delle macchine agricole con i marchi Case IH, New Holland Agriculture e Steyr Traktoren, delle macchine per le costruzioni con i marchi Case e New Holland Construction, e forniva servizi finanziari a supporto dei propri clienti finali e dei concessionari.

Settori

Attività powertrain[modifica | modifica wikitesto]

FPT Industrial era il settore dedicato alla progettazione, produzione e vendita di motopropulsori per applicazioni veicolari industriali, on-highway e off-highway, nonché di motori per applicazioni marine e power generation.

Settori

Veicoli industriali[modifica | modifica wikitesto]

Il settore dei veicoli industriali era rappresentato da Iveco che si occupava di progettare, produrre e vendere una gamma completa di veicoli industriali pesanti con i marchi Iveco, autobus granturismo e urbani con i marchi Iveco Bus, e veicoli antincendio e veicoli per impieghi speciali con i marchi Iveco, Astra e Magirus. Iveco offriva inoltre servizi di finanziamento alla rete di vendita e di noleggio a clienti.

Settori

Azionisti[modifica | modifica wikitesto]

Il numero di azioni ordinarie era di 1.222.568.882. Il maggior azionista è stata la Exor. L'azionariato per partecipazioni rilevanti superiori al 2% era così suddiviso:[1]

Capitale ordinario
Capitale votante

Stabilimenti[modifica | modifica wikitesto]

Continente numero
Europa (esclusa Italia) 23
Italia 14
NAFTA 10
Mercosur 9
Resto del mondo 8
Totale 64

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Relazione Finanziaria Annuale. Al 31 dicembre 2012 (PDF), su fiatindustrial.com, 31 dicembre 2012.
  2. ^ a b Cnh Industrial debutta oggi a Wall Street e Milano: al via la fusione tra Fiat Industrial e Cnh, in ilsole24ore.com, 30 settembre 2013.
  3. ^ The Five Year Plan (PDF), su fiatgroup.com, fiatgroup.com, 21 aprile 2010. URL consultato il 22 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2010).
  4. ^ Struttura, su fiatindustrial.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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