Fiat 131 Abarth Rally

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Fiat 131 Abarth Rally
La 131 Abarth Rally nella sua originale livrea gialloblù Olio Fiat (1976-1977)
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  FIAT
Classe Gruppo 4
Sostituisce Fiat 124 Abarth Rally
Descrizione tecnica
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4190 mm
Larghezza 1720 mm
Altezza 1360 mm
Passo 2490 mm
Peso 980 kg
Altro
Avversarie Ford Escort RS1800
Risultati sportivi
Debutto Campionato del mondo rally 1976
Piloti Markku Alén
Walter Röhrl
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
75 18
Campionati costruttori 3
Campionati piloti 2
Note 46 podi conquistati

La Fiat 131 Abarth Rally è una versione elaborata dalla Abarth della berlina Fiat 131, costruita tra il 1976 e il 1978 in 400 esemplari.

Lungamente utilizzata nel Campionato mondiale rally, la "131 Abarth" è riuscita a conquistare tre mondiali costruttori, una Coppa FIA Piloti ed un mondiale piloti, tutti tra il '76 e il 1982.[1]

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

La "131 Abarth Rally" nacque dall'esigenza di sostituire l'ormai obsoleta "124 Abarth Rally".

In un primo tempo, per la nuova vettura da rally, l'Abarth aveva approntato un prototipo su base Fiat X1/9. Quando arrivò l'ordine di interrompere il progetto, Bertone era già pronto alla produzione dei 500 esemplari necessari all'omologazione nel Gruppo 4, ma la dirigenza FIAT decise di puntare sull'evoluzione della "131", allo scopo di promuovere l'immagine della sua nuova berlina media sul mercato internazionale.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il prototipo 031[modifica | modifica wikitesto]

Il prototipo "031" vittorioso nel 1975 al Giro automobilistico d'Italia.

La FIAT assegnò il compito di sviluppare la sua nuova arma per le competizioni su strada agli ingegneri dell'Abarth, da anni divenuta una sorta di reparto corse interno al gruppo FIAT, ed è nel 1975 che apparve la prima elaborazione, basata sulla versione a due porte Fiat 131.

Si tratta del prototipo Fiat Abarth 031 che, a parte le linee della carrozzeria, ha poco a che vedere con la 131 di serie: il motore è il 3.2 V6 della 130 con cubatura aumentata a 3.481 cm³ e alimentato da tre carburatori Weber; la potenza arriva a 270 CV a 6.800 giri/min, che consente alla 031 di sfiorare i 260 km/h, e il cambio è uno ZF cinque marce transaxle. Il design venne curato dal Centro Stile Bertone di Caprie. Nelle mani di Giorgio Pianta, questo prototipo vince il Giro d'Italia del 1975, e l'esperienza maturata con esso sarà fondamentale per lo sviluppo della futura 131 Abarth Rally.[2]

La 131 Abarth Rally[modifica | modifica wikitesto]

Con un ricco bagaglio di esperienze nutrite negli anni precedenti, gli ingegneri dell'Abarth si misero quindi al lavoro sulla 131 berlina a 2 porte. Per prima cosa si decide di alleggerire la scocca che era decisamente più pesante delle sue concorrenti in resina sintetica, materiale che viene scelto per sostituire porte, cofani e parafanghi; poi vengono aggiunti dei passaruota maggiorati, per ospitare gli pneumatici Pirelli P7 195/40 VR15, e grandi spoiler per garantire la necessaria deportanza; delle grandi prese d'aria sul cofano e sulle fiancate provvedono invece alle esigenze di raffreddamento degli organi meccanici. Così modificata la Abarth Rally conserva solo il passo della vettura di serie rispetto alla quale è più corta, più bassa e più larga.

Il motore è un inedito quattro cilindri in linea che ha qualche punto di contatto con quello della Fiat 132 e della Lancia Beta e sfrutta solo parzialmente la precedente esperienza con la 124 Abarth Rally. Inedita è anche l'architettura della testata in lega leggera che, insieme alla classica distribuzione a due alberi in testa, presenta, per la prima volta su una Fiat di serie, le quattro valvole per cilindro. L'alimentazione è affidata a un carburatore doppio corpo Weber. Il cambio è un cinque marce ad innesti frontali, che consente cambiate rapide e precise, per cui sono previsti tre rapporti al cambio e otto rapporti al ponte. Particolare anche lo schema delle sospensioni che davanti ricalcano quelle della 131 standard e dietro sono più simili a quelle della X1/9.

La 131 Abarth Rally nelle competizioni[modifica | modifica wikitesto]

Fiat 131 Abarth Rally Corsa
Una 131 Abarth Rally Corsa nella livrea tricolore Alitalia ereditata dalla Lancia Stratos (1978-1979)
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  FIAT
Categoria Rally
Classe Gruppo 4
Squadra FIAT
Sostituisce Fiat 124 Abarth Rally Corsa
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio monoscocca in acciaio
Motore anteriore longitudinale, 4 cilindri in linea
Trasmissione trazione posteriore e cambio a 5 marce con innesti frontali con differenziale autobloccante
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4190 mm
Larghezza 1720 mm
Altezza 1360 mm
Passo 2490 mm
Peso 980 kg
Altro
Avversarie Ford Escort RS 1800; Ford Escort RS 2000
Risultati sportivi
Debutto Rally 100.000 Trabucchi 1975
Piloti Walter Röhrl, Markku Alén, Timo Salonen, Attilio Bettega, Sandro Munari, Jean-Claude Andruet
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
50 (nel WRC) 18 (nel WRC)
Campionati costruttori 3
Campionati piloti 1

Sin dalle origini, il progetto della Abarth Rally doveva servire da base per un'elaborazione destinata all'uso agonistico e i 400 esemplari stradali erano necessari per l'omologazione nel Gruppo 4 della versione Corsa.

Le modifiche a cui fu sottoposta la versione stradale furono piuttosto consistenti e la trasformarono in una macchina molto diversa da quella in vendita nei concessionari. Ad esordire in gara, a soli otto mesi dall'inizio della progettazione, è una vettura sperimentale con il 1,8 l 16V della 124 Spider con una potenza di poco superiore ai 200CV e diverse modifiche nel telaio. Tuttavia la versione definitiva della Abarth Rally Corsa, potendo contare sulla base della versione stradale ormai completata, adotta il due litri della 131 Abarth stradale ma con un impianto di iniezione indiretta Kugelfischer in luogo del carburatore Weber. Le altre modifiche riguardarono l'adozione di un differenziale autobloccante e di diverse modifiche al pacchetto sospensioni oltre che di diversi altri particolari che le consentirono di dominare la scena internazionale fino al 1980. Il risultato finale è una vettura che può erogare potenze superiori ai 215 CV nella prima versione del 1975 ma che arriveranno a superare i 230 CV negli anni successivi.

La 131 Abarth Rally di Maurizio Verini e Mario Mannucci al Rally dell'Elba 1978, portata in gara dal Jolly Club in una particolare livrea grigiorossa Ricambi Originali Fiat.

La prima apparizione della 131 Abarth Rally Corsa avvenne nel 1975 in due gare del Campionato italiano rally: il Rally 100.000 Trabucchi e il Rally delle Valli Piacentine dove vinse dopo aver dominato la gara. L'anno successivo è quello dell'esordio nel panorama internazionale e la 131 non fallisce l'esordio al Rally dell'Isola d'Elba (valido per il campionato europeo) dove conquista una doppietta con gli equipaggi Alen-Kivimaki e Bacchelli-Rossetti. Alen e Kivimaki concederanno il bis al Rally dei 1000 Laghi valido per il mondiale.

Il 1977 è l'anno della consacrazione, la 131 domina nel Mondiale: memorabile il Rally di Corsica dove cinque 131 figurano ai primi otto posti della classifica finale e il mondiale costruttori è praticamente in tasca anche grazie alle 5 vittorie stagionali. Notevoli anche le affermazioni nei circuiti italiano ed europeo dove la 131 conquista innumerevoli piazzamenti e vittorie. La 131 si ripeterà nel mondiale anche nel 1978 inscenando una lotta senza quartiere con le Ford Escort RS che però dovranno cedere alla supremazia della Fiat che conquista ben 5 vittorie oltre alla Coppa FIA Piloti del duo Alen-Kivimaki a fine stagione; il 1978 è anche l'anno del titolo italiano conquistato da Vudafieri-Mannini.

Il 1979 è un anno di transizione: la Fiat, dopo aver ridotto il budget alla squadra corse da cui non ha lo sperato ritorno promozionale, decide la partecipazione ufficiale a soli tre appuntamenti del mondiale uno dei quali vedrà la 131 ancora vittoriosa con i soliti Alen-Kivimaki. Il 1980 è invece l'anno di Walter Röhrl, questi regalerà alla 131 la sua prima ed unica vittoria al Montecarlo, dove salirà sul podio anche l'equipaggio svedese Waldegård-Thorszelius, e alla fine della stagione avrà conquistato altre quattro vittorie e due secondi posti che gli permetteranno di vincere il Campionato Piloti, istituito per la prima volta nel 1979, e che daranno alla Fiat il suo terzo titolo costruttori.

Una 131 Rally Abarth al tramonto della carriera, nei colori aziendali biancoblù di Fiat (1980-1982)

Le stagioni 1981-1982 sono le stagioni del declino. Appagata dai trionfi degli anni precedenti e a causa dell'età della 131, la Fiat ha infatti deciso di ritirarsi dalle corse e consacrare ai rally unicamente il marchio Lancia, che sta preparando con l'Abarth la vettura che sostituirà la 131 nei circuiti internazionali. La 131, grazie alle scuderie private, riesce comunque a conquistare ancora una vittoria al Rally del Portogallo e alcuni piazzamenti nel 1981, e un settimo posto all'Acropolis Rally del 1982.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie[modifica | modifica wikitesto]

1975[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally 100.000 Trabucchi (Bacchelli - Rossetti)
  • Rally dell'Isola d'Elba (Alen - Kivimaki)

1976[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally San Giacomo (Verini - Russo)

1977[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally del Portogallo (Alen - Kivimaki)
  • Rally di Nuova Zelanda (Bacchelli - Rossetti)
  • Rally del Canada (Salonen - Andreasson)
  • Rally di San Remo (Andruet - Delferrier)
  • Rally di Corsica (Darniche - Mahé)
  • Rally di Antibes (Andruet - Delferrier)
  • Rally Colline Romagna

1978[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally del Portogallo (Alen - Kivimaki)
  • Rally di Finlandia (Alen - Kivimaki)
  • Rally di Grecia (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally del Canada (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally di Corsica (Darniche - Mahé)

1979[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally di Finlandia (Alen - Kivimaki)
  • Rally del Brasile (Alen - Kivimaki)

1980[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally di Monte Carlo (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally del Portogallo (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally di Argentina (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally di San Remo (Röhrl - Geistdorfer)
  • Rally di Finlandia (Alen - Kivimaki)

1981[modifica | modifica wikitesto]

  • Rally del Portogallo (Alen - Kivimaki)

1982[modifica | modifica wikitesto]

  • Trofeo Rally Nazionale (Zanussi - Bernacchini)

Risultati completi nel WRC[modifica | modifica wikitesto]

1976 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN GRE MOR FIN ITA FRA GBR Punti WCC
Fiat Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia 6 12 1 Ret Ret 20 8
Bandiera dell'Italia Verini - RussoBandiera dell'Italia Ret 43
Bandiera dell'Italia Bacchelli - Rossetti Bandiera dell'Italia Ret Ret 11
1977 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN NZ GRE FIN CAN ITA FRA GBR Punti WCC
Fiat Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia Ret Ret 1 3 Ret Ret Ret Ret 136 1
Bandiera della Francia Andruet - Delferrier Bandiera del Belgio 2 4 Ret 1 Ret
Bandiera della Finlandia Lampinen - Andreasson Bandiera della Svezia 4 4 4 2 7
Bandiera della Finlandia Mäkinen - LiddonBandiera del Regno Unito Ret Ret Ret Ret 11
Bandiera dell'Italia Bacchelli - Rossetti Bandiera dell'Italia Ret Ret 1 Ret Ret 3 17
Bandiera della Finlandia Salonen - Markkula Bandiera della Finlandia 2 1 Ret
Bandiera della Germania Röhrl - Pitz/Geistdorfer Bandiera della Germania Ret Ret Ret Ret Ret
Bandiera dell'Italia Verini - RussoBandiera dell'Italia Ret 5 Ret 2 7 Ret
Bandiera dell'Italia Fassina - Mannini Bandiera dell'Italia 3
Bandiera della Francia Darniche - Mahé Bandiera della Francia Ret 1
Bandiera della Francia Vincent - Calvier Bandiera della Francia 5
Bandiera della Francia Mouton - Conconi Bandiera della Francia 8
1978 Squadra[3] Equipaggio MON SVE KEN POR GRE FIN CAN ITA IRL FRA GBR Punti. WCC
Fiat Bandiera della Germania Röhrl -Geistdorfer Bandiera della Germania 4 Ret 1 1 Ret 6 134 1
Bandiera della Francia Darniche - Mahé Bandiera della Francia 5 1
Bandiera della Francia Andruet - "Biche" Bandiera della Francia 6 2
Bandiera dell'Italia Verini - Rossetti/BernacchiniBandiera dell'Italia 8 2
Bandiera della Spagna Servia - BrustenegaBandiera della Spagna 12
Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia 3 1 2 1 2
Bandiera della Finlandia Lampinen - Andreasson Bandiera della Svezia 6 5
Bandiera della Finlandia Salonen - Markkula Bandiera della Finlandia Ret 2 Ret
Bandiera dell'Italia Munari - Sodano/Mannucci Bandiera dell'Italia Ret Ret Ret 3
Bandiera della Finlandia Valtaharju - Antilla Bandiera della Finlandia Ret
Bandiera della Francia Vinatier - Jacob Bandiera della Francia Ret
Bandiera della Francia Mouton - Conconi Bandiera della Francia 5
1979 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN GRE NZL FIN CAN ITA FRA GBR IRL Punti. WCC
Fiat Bandiera della Germania Röhrl -Geistdorfer Bandiera della Germania DNS 8 2 8 92 3
Bandiera della Francia Andruet - "Biche" Bandiera della Francia 4 Ret
Bandiera dell'Italia Bettega - PerissinotBandiera dell'Italia 3
Bandiera della Spagna Servia - BrustenegaBandiera della Spagna Ret
Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia 3 4 3 1 6
Bandiera dell'Italia Munari - Maiga Bandiera dell'Italia 10
Bandiera della Finlandia Gronholm - Rehnström Bandiera della Finlandia 4
Bandiera della Finlandia Toivonen - Salonen Bandiera della Francia Ret
Bandiera della Francia Mouton - Conconi Bandiera della Francia 7 5
1980 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN GRE ARG FIN NZL ITA FRA GBR IRL Punti. WCC
Fiat Bandiera della Germania Röhrl -Geistdorfer Bandiera della Germania 1 1 5 1 2 1 2 Ret 133 1
Bandiera della Francia Andruet - "Biche" Bandiera della Francia Ret Ret
Bandiera dell'Italia Bettega - Bernacchini/MannucciBandiera dell'Italia Ret 8 Ret 6 Ret Ret
Bandiera dell'Argentina Reutemann - PerissutiBandiera dell'Italia 3
Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia Ret 2 3 Ret 1 Ret Ret
Bandiera dell'Italia Munari - Jauber Bandiera della Francia 6
Bandiera della Svezia Waldegaard - Thorzolelius Bandiera della Svezia 3 3
Bandiera dell'Italia Vudafieri - Penariol Bandiera dell'Italia Ret
Bandiera della Francia Mouton - Arrii Bandiera della Francia 7 5
Bandiera della Francia Darniche - Mahé Bandiera della Francia Ret
1981 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN FRA GRE ARG BRA FIN ITA GBR IRL Punti. WCC
Fiat
Bandiera dell'Italia Bettega - PerissinotBandiera dell'Italia Ret 3 Ret 65 5
Bandiera della Finlandia Alen - Kivimaki Bandiera della Finlandia 7 1 2 2 9
Bandiera dell'Italia Cerrato - Guizzardi Bandiera dell'Italia 11 Ret 8
Bandiera della Finlandia Aho - Wolff Bandiera della Finlandia 15
Bandiera dell'Italia Vudafieri - Bernacchini Bandiera dell'Italia Ret
1982 Squadra[3] Equipaggio MON SVE POR KEN FRA GRE NZL BRA FIN ITA IRL GBR Punti. WCC
Fiat
Bandiera della Grecia Moschoutis - "Silef"Bandiera della Grecia 7 10 11
Bandiera dell'Italia Noberasco - Cianci Bandiera dell'Italia Ret
Bandiera dell'Italia Carello - ? Ret

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Fiat 131 Abarth Rally (Tra parentesi i dati della versione Corsa)
Configurazione
Carrozzeria: Berlina Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4190 × 1720 (1820) × 1360 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2490 mm Carreggiate: anteriore 1460 (1520) - posteriore 1492 mm Altezza minima da terra:
Masse a vuoto: 980 (da 950 a 1.020) kg
Meccanica
Tipo motore: 4 cilindri in linea Cilindrata: (alesaggio 84 mm, corsa 90 mm) 1.995 cm³
Distribuzione: a 16 valvole con 2 alberi a camme in testa comandati da cinghia dentata Alimentazione: carburatore a doppio corpo Weber 34ADF (iniezione meccanica indiretta Kugelfischer)
Prestazioni motore Potenza: 140 CV (DIN) a 6.400 giri/min (220 CV a 7.500 giri/min) / Coppia: 176,6 Nm a 3.800 giri/min (225,6 NM a 5750 giri/min)
Frizione: monodisco a secco Cambio: a 5 marce con innesti frontali e differenziale autobloccante
Telaio
Corpo vettura monoscocca in acciaio
Sterzo a cremagliera
Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti, schema MacPherson con molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici e barre stabilizzatrici / posteriori: a ruote indipendenti con montanti telescopici tipo MacPherson, bracci oscillanti inferiori, ammortizzatori idraulici telescopici e barra stabilizzatrice
Freni anteriori: a disco autoventilanti / posteriori: a disco (con duplici pompa e circuito, dotati di ripartizione regolabile dal posto guida)
Pneumatici Pirelli P7 195/50 VR15 (P7 283/35 per l'asfalto o P7 205/6 VR15 per terra o neve)
Prestazioni dichiarate
Velocità: 190 km/h Accelerazione:

Le Volumetrico Abarth[modifica | modifica wikitesto]

La 131 Racing Volumetrico Abarth

Nel 1978, quando si esaurirono i 400 esemplari previsti, la 131 Abarth Rally uscì definitivamente dai listini FIAT. Per rivedere una 131 col marchio dello Scorpione occorre attendere il 1981, quando la FIAT decise di produrre in serie limitata due diversi modelli, la 131 Racing Volumetrico Abarth, su base Racing 2000/TC seconda serie, e la 131 Supermirafiori Volumetrico Abarth su base Supermirafiori 2000/TC terza serie.

Entrambi i modelli erano caratterizzati dall'utilizzo di un compressore volumetrico a lobi, soluzione che la FIAT ha sempre prediletto in luogo del turbocompressore. Rispetto alla vettura di serie, le altre modifiche riguardarono motore, cambio, freni e sospensioni per far fronte alla maggiore potenza del motore che raggiunge i 140 CV. Oltre a queste modifiche, l'Abarth offre anche un kit di elaborazione post-vendita dedicato. Rispetto alla Abarth Rally, la Racing Volumetrico Abarth è esteticamente più sobria e si distingue dalla vettura di serie solo per le scritte sulla coda e per i nuovi cerchi in lega marcati Abarth oltre che per alcuni dettagli interni. La Supermirafiori Volumetrico Abarth è invece caratterizzata dalla carrozzeria a quattro porte. Nessuno di questi due modelli ebbe una carriera sportiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fiat, All-time team statistics, su juwra.com. URL consultato il 4 dicembre 2011.
  2. ^ FIAT ABARTH SE031, su voltaracing.com. URL consultato il 26 settembre 2013.
  3. ^ a b c d e f g Con il nome generico di «Fiat» si intendono, in generale, anche squadre private o delle filiali estere della casa torinese, come ad esempio la Fiat France.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV, Abarth: il mito dello scorpione dalle origini alla rinascita, Editoriale Domus, Milano 2010
  • Beppe Miliani - Mauro Parra, Fiat 131 Abarth Rally (ediz. italiana e inglese), Saradecals Edizioni, 2017

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fiat 131 Abarth Rally, su automobilismo.it, 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2014).